Recensione EA Sports FC24 | (PS5) | It’s in the game!

ATTENZIONE: L’ audiovisione di questo breve video di soli 3 secondi potrebbe far scendere qualche lacrimuccia.

È passato qualche anno ormai dall’ultima volta che abbiamo sentito la storica intro di FIFA “z n gheim” eppure, non so come, ogni volta che la ascolto mi affiorano alla mente ricordi felici.

Ricordi del me adolescente che passava le giornate a sfidare gli amici in multiplayer – rigorosamente locale – seduti sul divano tra una chiacchiera e l’altra.

Queste quattro parole – perché si, effettivamente sono quattro – mi suonano sempre così familiari. Così come familiare è la parola adatta per descrivere questo FC24, il nuovo simulatore calcistico di EA Sports.


Nel 2022, dopo tante speculazioni e leak che ne facevano percepire il timore, si è arrivati alla separazione tra EA Sports ed i collaboratori di lunga data della FIFA; il mancato rinnovo dell’accordo sulle licenze in-game ha messo fine ad una partnership lunga quasi tre decenni e che ha dato vita a una delle serie di videogiochi più remunerative di tutti i tempi, con oltre 30 versioni principali.

I giochi targati FIFA ed EA Sports sono rapidamente diventati IL sinonimo di calcio ed è per questo che con l’annuncio del cambio di nome in EA Sports FC tutti i fan erano comprensibilmente incuriositi, se non addirittura intimoriti, per il futuro della serie.

Dopo tanto clamore e speculazioni il primo capitolo della nuova era, EA FC24, è finalmente arrivato sugli scaffali dei negozi. Forse non ha portato quella ventata d’aria fresca che qualcuno si aspettava e può ancora annoverare qualche problemino di vecchia data, ma non è detto che tutto questo sia un male.

Dopotutto, le sensazioni familiari solitamente non sono sinonimo di brutto.
Al contrario, di qualcosa che si conosce, che piace e che si ricorda con piacere.

Un nuovo taglio di capelli

A parte un paio di nontroppofortunate iterazioni, la serie FIFA è sempre stata il gold standard per quanto riguarda la grafica in-game: dai volti dei calciatori, ai dettagli del campo di gioco passando per la corporatura di ogni atleta incluso nel pacchetto. EA FC24 continua questa tendenza riconfermandosi il miglior simulatore calcistico in circolazione – attendo trepidante UFL per capire se porterà qualcosa di diverso alla grande tavola calcistica – grazie ai nuovi menu rivisitati, al pacchetto grafico principale così come grazie al suo realismo – attualmente senza pari.

I giocatori sono davvero ricchi di dettagli, con corporature che ne rispecchiano la reale controparte; la folla, le intro prepartita e l’illuminazione degli stadi sono state aggiornate per rendere l’esperienza della partita ancora più coinvolgente, e questa attenzione ai dettagli si nota anche dopo il calcio di inizio: le nuove animazioni ed i piccoli ritocchi apportati alla collaudatissima formula di gioco fanno si che ogni passaggio, tiro o tackle sembri uscito direttamente da veri calciatori di massima serie.

A tal proposito, nonostante le aggiunte vere e proprie possano sembrare poche non è detto che non siano significative. Il nuovo Scatto Controllato permette agli esterni d’attacco più estrosi di correre al loro ritmo pur mantenendo la palla attaccata al piede, consentendo di attaccare l’area di rigore con tutta la velocità di Kylian Mbappe o di un Douglas Costa (dei bei tempi andati). Segnatevi le mie parole, questo nuovo dribbling entrerà dal d1 nel meta del gioco e vi rimarrà come punto fermo.

L’altra grande novità – e, dal mio punto di vista personale, è una novità estremamente gradita – è il passaggio filtrante di precisione che va un po’ a sostituire e migliorare quello che prima si chiamava “passaggio manuale”.
Questo tipo di tecnica elimina qualsiasi tipo di assistenza e permette di decidere manualmente dove giocare la palla tramite un indicatore sullo schermo. È difficile da padroneggiare, soprattutto nei momenti più concitati di una partita, ma t unagliare a metà una difesa a catenaccio con nient’altro che un passaggio fa sentire tutti molto Andrea Pirlo.

La vera magia, però, avviene sotto il cofano.
Il cuore pulsante di EA FC24 è la tecnologia HypermotionV che, grazie alla raccolta di dati volumetrici di oltre 180 partite giocate nelle migliori competizioni mondiali, insegna all’algoritmo proprietario di machine learning del gioco come renderizzare e riprodurre fedelmente le movenze in campo dei giocatori rendendoli così riconoscibili anche solo dal loro scatto verso il pallone.

I dati volumetrici di HypermotionV influenzano, ovviamente, tutti i 22 in campo, restituendo così un vero e proprio movimento di squadra sia in attacco che in difesa ed hanno reso possibile l’upgrade del sistema di corsa dei nostri beniamini sul rettangolo verde; AcceleRATE 2.0 ha reso le partite di EA FC24 realistiche grazie a ben 4 archetipi di accellerazione che coprono un maggior numero di “stili di movimento” dei giocatori e che finalmente rendono giustizia a tutti i tipi di corporatura perché non è possibile che fino a FIFA23 un armadio come Lukaku avesse uno scatto esplosivo pari a quello di un mingherlino come Politano.

Grazie a questi cambiamenti e ritocchi le partite hanno un ritmo più lento – forse compassato – rispetto al passato. Per carità ci sono ancora mille opportunità per eseguire trick stilosi e tiri “da casa mia” ma ho notato che cercare pazientemente di costruire una azione da gol premia più che tener premuto il dorsale posteriore e correre senza motivo palla al piede verso la porta.

Titolare o fuori rosa?

Una delle modalità di EA FC24 che finalmente ha ricevuto la necessaria attenzione è la modalità Carriera che negli ultimi anni è sempre stata considerata come “di secondo piano” rispetto alla modalità Ultimate Team. I fan del gioco offline saranno felici di sapere che la carriera da allenatore, in particolare, ha ricevuto il più grande update degli ultimi anni.

Ogni manager inizia il proprio percorso scegliendo una visione tattica, una filosofia calcistica che detta dei paradigmi sui quali si fonderà lo stile di gioco della propria squadra.

Tiki-Taka?
Gegenpress?
Palla lunga e pedalare?

A voi la scelta.

Ad aiutare l’allenatore da quest’anno vi è tutta una squadra di collaboratori che possono essere più o meno in linea con lo stile di gioco scelto – e che rappresentano una delle più grandi migliorie apportate alla modalità Carriera: scegliere il giusto collaboratore nella giusta area di campo apporta dei boost alle statistiche di squadra, che non fanno mai male.

Dei collaboratori beneficia anche tutta la sezione pre-partita che adesso permette di assegnare diversi programmi di allenamento a singoli giocatori che si concentrano su diverse caratteristiche e di leggere un rapporto pre-match sulla squadra avversaria, in modo da poter modificare il sistema di gioco e prendere le giuste contromisure sfruttando i punti deboli degli avversari.

Non è di certo Football Manager, ma la somma di tutte queste piccole aggiunte risulta in una modalità Carriera Allenatore che offre un certo grado di profondità. Per competere con il manageriale di Sports Interactive ce ne vuole di strada ma devo dire che, quando si parla di FIFA EA FC24, mettersi a sedere in panchina e guidare la propria squadra non è mai stato così gratificante.

Vecchi Scarpini

È un peccato che la carriera da giocatore, invece, non abbia ricevuto lo stesso trattamento di quella da Manager. Chi preferisce creare il proprio avatar e portarlo dall’essere un potenziale Golden Boy fino alla vittoria del Pallone d’Oro si ritroverà di fronte ad una esperienza piuttosto… ehm… familiare.

L’unica novità quest’anno è rappresentata dalla presenza di un agente già assegnato all’inizio di ogni percorso da calciatore e che svolge un ruolo fondamentale nel decidere la direzione da intraprendere durante la carriera. Tramite l’agente si può scegliere la squadra per cui si vuole arrivare a giocare e, completando una serie di task – che possono andare dal mantenere una determinata media voto, segnare gol, fornire assist ed altro ancora – durante il corso della stagione, facilitare il trasferimento verso la stessa.

Da un lato questa caratteristica aggiunge un po’ di pepe alla modalità e viene anche fornito un obiettivo a lungo termine per il quale lavorare, dall’altro viene tolta tutta la sorpresa nel vedere quante e quali squadre presentano offerte per il proprio Io virtuale.

Rimangono inalterati anche il sistema di personalità presente in FIFA 23, così come le attività extra-campo rappresentate dal fare acquisti o pagare il pullman per la trasferta ai tifosi.

Purtroppo, in questo caso, il pacchetto è un po’ gramo: si poteva fare di più e il risultato è quello di una modalità in cui tutto è già visto, familiare e tristemente in linea con il passato.

Ultimate Ultimate Ultimate Team

La gallina dalle uova d’oro di EA FC24, nemmeno a dirlo, è e rimarrà sempre la modalità Ultimate Team che ormai è quella più amata, giocata e sognata da tutti, tutti gli anni.

Come il resto del gioco si basa su tutto ciò che è stato fatto negli anni passati ed apporta qualche graditissima modifica.

Dopo averne saggiato le potenzialità in FIFA23, pur potendole utilizzare in tutte le modalità tranne in FUT, questa volta le giocatrici professioniste fanno il loro tanto atteso debutto in Ultimate Team e, sebbene la selezione di squadre e campionati sia esigua rispetto alla controparte maschile, è piacevole vedere finalmente EA integrare a pieno il gioco femminile nella macchina UT.

La possibilità di includere personaggi come Alex Morgan (che è “buggatissima”, sapevatelo) o Alexia Putellas accanto ai vari Mbappe, Haaland e Lewandowski dona nuova linfa vitale alla modalità e apre le porte a numerose opportunità di costruzione di squadre miste. E questo è un bene perché dopo un po’ nelle competitive online degli scorsi anni cominciavano a vedersi sempre gli stessi 11 fotocopia.

L’altra novità di Ultimate Team è rappresentata dalle evoluzioni che permettono al giocatore di dare il proprio tocco personale alle squadre; questo sistema rende possibile trasformare tutte le “carte giocatore” di bassa qualità e che soddisfano certi requisiti in dei veri e propri campioni grazie al raggiungimento di determinati obiettivi in campo.

La prospettiva di farsi in casa i campioni è un qualcosa che (mi) attira molto perché, se sfruttata e supportata a dovere grazie a sempre nuovi percorsi di evoluzione, può portare quella ventata d’aria fresca necessaria anche a svecchiare il meta del fu FIFA e dell’attuale FC24.


Breve nota a margine: non si può dire FIFA/EA FC24 senza dire microtransazioni e senza maledire il famigerato Momentum. Entrambe questecaratteristiche, purtroppo per noi fanno ancora capolino all’interno del titolo: se le microtransazioni con molta pazienza si possono evitare, il Momentum purtroppo sta ancora lì a far maledire questo o quell’altro santo durante i match online. C’è chi si troverà a casa anche in questo EA Sports FC 24 e chi avrebbe preferito fuggire lontano alla ricerca del divertimento vero.

Conclusioni

EA Sports FC24 offre anche quest’anno la versione più completa e soddisfacente dello sport più praticato e più visto al mondo. La giocabilità è stata perfezionata per rendere i 90 minuti sempre più piacevoli ad ogni fischio d’inizio.Una bella revisione della carriera da Allenatore rinvigorisce questa modalità e ne aggiunge una profondità che mancava da tempo e che gli altri – solo eFootball insomma – non hanno.

Ultimate Team fa passi da gigante con l’aggiunta del calcio professionistico femminile ed HypermotionV e tutto quello che non si vede aiutano a rendere graficamente appagante ogni minuto speso in campo.

Tutto bello si, e tutto che restituisce ogni tanto quel feeling particolare. Quello di qualcosa di vissuto, qualcosa di… familiare. EA FC24 è il capostipite di una nuova dinastia di simulatori calcistici targati EA. Sarà per le nuove generazioni quello che per la mia è stato FIFA.

Sarà pur familiare ma, come già detto, non sempre familiare è sinonimo di qualcosa di brutto.

PRO

  • IA rivista
  • Carriera Allenatore finalmente valida
  • HypermotionV rivoluziona le movenze dei giocatori
  • Ultimate Team a squadre miste
  • Le Evoluzioni
  • Familiare

CONTRO

  • Piccoli ritocchi e aggiunte, ma niente di eclatante
  • Sempre la solita (buona) minestra

Se hai letto tutta la recensione (e l'hai letta per davvero tutta senza imbrogliare) puoi cliccare qui sotto per scoprire il voto:

8

Grafica - 8 / 10

Longevità - 10 / 10

Gameplay - 8 / 10

Sonoro - 8 / 10