Mini recensione: Fight of Gods, non porgere l’altra guancia (PC)

Mini recensione: Fight of Gods, non porgere l'altra guancia
Oggi vi parliamo di Fight of Gods un picchiaduro in cui le maggiori divinità del mondo si scontrano in un torneo di arti marziali.

Ricordate uno dei primissimi episodi di South Park? Nel ’97 le irriverenti avventure di Cartman e compagni inauguravano la loro prima stagione con uno scontro epico tra Gesù e Babbo Natale sul vero significato del Natale. 23 anni dopo un gruppo di cinesi pazzi ha deciso di farne un picchiaduro e alla festa di schiaffi sono invitati tutte le maggiori divinità e personaggi mitologici del mondo, nasce così Fight of Gods.

Darsene di Santa ragione

L’incipit del gioco è blando come l’interfaccia: Un gruppo di divinità e icone bibliche si incontrano in una dimensione parallela per partecipare ad un torneo di arti marziali senza un motivo valido, chi li avrà portati lì? chi ha organizzato questo torneo? Chi ha pagato la SIAE? Nessuno lo sa (Spoiler il boss finale è un’entità chiamata BOSS, che vi aspettavate Frate Indovino?).

Fight of Gods offre ben 3 modalità di gioco:

  • Arcade in cui potrete affrontare l’avvincente storia.
  • Versus in cui sfidare amici, parenti e sagrestani della vostra diocesi.
  • Online grazie alla quale potrete scoprire che è più facile trovare l’illuminazione che giocatori con cui giocare.

Se volete scoprire la Lore dei diversi personaggi è presente una sezione Bio che vi narrerà vita, morte e soprattutto miracoli delle principali figure religiose così da avere la scusa del “gioco educativo” quando vi sgrideranno perchè non state studiando.

Finite le risate suscitate dallo scontro tra Mosè e Anubi il gioco riserva parecchi pugni negli occhi, i nostri, a causa di una serie di deficit tecnici a partire dall’interfaccia di cui parlavamo prima: Un’accozzaglia stilistica senza capo né coda condito da vere e proprie immagini statiche quando si selezionano alcuni menù. Un’insalata di stili lo sono anche i personaggi che presi singolarmente hanno anche un design interessante (tranne Frejya quella non si può guardare) ma nel contesto cozzano pesantemente tra loro come se fossero dei modelli stock presi da giochi diversi. Infine il gameplay risulta parecchio legnoso complice una imput lag che non merita manco le bestemmie e che si risolve spesso spammando un singolo tasto all’infinito, tanto l’IA non riuscirà a rispondervi.

In conclusione:

Non è che avessi grandi aspettative su questo titolo ma speravo almeno in un so bad it’s so good che allietasse una serata tra amici, e invece niente. Per 13€ c’è sicuramente un panorama indie che li merita molto di più, un vero peccato perchè l’idea di base non manco così brutta ma ancora una volta ci toccherà creare dei personaggi custom su Soul Calibur se vogliamo giocare ad un picchiaduro con le divinità.

Se cercate qualcosa di davvero figo sulla mitologia vi consigliamo gli speciali del buon Pierluigi.