Batman: The Telltale Series Recensione Episodio 2

Dopo un primo episodio prettamente introduttivo, di cui abbiamo già parlato qualche mese fa, Telltale confeziona un secondo capitolo ricco di suspense e scelte difficili che cambieranno per sempre la crociata del cavaliere oscuro. Seguiteci nella recensione di Batman Telltale Series Episodio 2, dove faremo la conoscenza dei Figli di Arkham!

 

Recensione di Simone Alvaro “Guybrush89” Segatori


Crime Alley. Il vicolo che ha dato i tristi natali al difensore di Gotham che noi tutti conosciamo come Batman. Una storia di perdita e di rivalsa, partita da un colpo di pistola davanti agli occhi di un ragazzino che fa ancora i conti con quella terribile notte. E di conti il piccolo Bruce ne ha fatti parecchi, visto che quel proiettile è stato esploso da Bob Kane nell’ormai lontano 1940 e ha continuato a vagare negli anni a seguire senza più fermarsi. Attraversando non solo le pagine dei fumetti ma colpendo media di ogni genere, trasformando e consacrando Batman come uno dei supereroi più famosi della storia. Ultimi artefici di questa trasformazione sono gli sviluppatori di Telltale che ripartono proprio dalla perdita dei genitori di Bruce per inaugurare questo secondo capitolo. Bruce sarà costretto a ricordare l’episodio della morte dei suoi famigliari che per la prima volta non ci vengono presentati come martiri ma come colpevoli, arrivando a minare la fiducia che la città e lo stesso cavaliere oscuro riponeva in loro. Questo porterà Bruce ad interrogarsi sul passato e a diffidare persino delle persone che gli sono sempre state a fianco. Harvey Dent, il Commissario Gordon, il fedele Alfred, nessuno sembra escluso dal piano che i Wayne avevano messo in moto poco prima della loro morte. L’unico che sembra saperne qualcosa è Cobblepot ma come al solito non è facile trattare con il Pinguino che viene presentato nelle nuove vesti Telltale con tanto di maschera. Per venirne a capo Batman dovrà scendere a compromessi con la sua psiche, mettere in dubbio la sua stessa esistenza e stringere accordi con nuovi alleati e qui, una certa gatta ci cova.


Dopo averci presentato il loro universo batmaniano, Telltale continua a mischiare le carte in tavola spiazzando perfino i fan più fedeli dell’uomo pipistrello. Gli sceneggiatori dimostrano di conoscere perfettamente il materiale su cui stanno lavorando e lo plasmano offrendo ai giocatori una nuova visione del cavaliere oscuro. arrivando Telltale non ha solo rivisitato il passato e i nemici del crociato incappucciato ma è arrivato a creare nuovi villain, come l’oscura setta dei Figli di Arkham, un’organizzazione segreta guidata da un misterioso individuo mascherato.


Anche se meno duratura della prima avventura, quasi mezz’ora in meno, questa seconda tranche ci porta con ancora più intensità nel cuore della vicenda offrendo al giocatore molta più azione e un ritmo incalzante pari a quello di un serial televisivo. Il titolo ripropone lo stesso gameplay del primo episodio, senza novità di sorta, ma con scene di combattimento d’impatto e molto coreografiche. La difficoltà di gioco però continua ad essere pressoché inesistente. Il sistema non punisce il giocatore per un QTE sbagliato, se non in un paio di occasioni, ma è possibile pilotare i combattimenti scegliendo ad esempio dove scaraventare un determinato avversario. L’avventura vede anche il ritorno di una versione semplificata della scena con il Bat-Drone, in cui pianificare il combattimento con i nemici mettendoli fuori gioco con gli oggetti dello scenario. Le fasi nella Bat-Caverna con le analisi al computer ci sono sembrate invece delle vere e proprie occasioni mancate per offrire al player qualcosa di più. Telltale avrebbe potuto inserire qualche minigame investigativo o almeno spingere il giocatore a collegare le informazioni esatte invece di relegare la ricerca al computer ad una semplice fase di transizione superabile con un paio di click sullo schermo.


La lavorazione tecnica era invece impeccabile e proprio come abbiamo sottolineato nella recensione del primo capitolo, lo stile grafico Telltale si sposa perfettamente con il genere fumettistico di cui è figlio il cavaliere oscuro. Abbiamo però notato un piccolo problema di synchro nel doppiaggio che speriamo non si ripresenti nei prossimi episodi.


La nostra seconda discesa tra i vicoli della Gotham dipinta da Telltale ci ha soddisfatto pienamente. Gli sviluppatori propongono una storia adulta e oscura dai toni decisamente noir che sapranno intrigare e rapire l’attenzione dei giocatori. Il ritmo complessivo è migliorato molto ma la durata dell’avventura è calata così come la varietà delle cose da fare. Per ora il grande lavoro svolto con la sceneggiatura fa passare in secondo piano la carenza di un gameplay più profondo ma siamo sicuri che Telltale abbia ancora diverse sorprese nascoste sotto il mantello, peccato solo di dover aspettare diversi mesi per vederle!