I videogiochi di oggi dovrebbero ispirarsi alle scelte radicali che si facevano negli anni ottanta per uno dei papà di Fallout: le sue dichiarazioni fanno riflettere

primo piano di tim cain con sullo sfondo il primo fallout
I videogiochi di oggi dovrebbero ispirarsi alle scelte radicali che si facevano negli anni ottanta per uno dei papà di Fallout: le sue dichiarazioni fanno riflettere (Player.it)

L’industria videoludica si sta avvicinando alla fine di un altro anno molto complesso per le software house e i publisher e giorno dopo giorno si sente sempre di più l’esigenza o la voglia di vedere questo sistema rivoluzionarsi per divenire più sano di quanto non lo sia adesso: è proprio in questo frangente che esperti del settore fanno le loro continue proposte e ipotesi sulla strada che l’industry attuale dovrebbe percorrere per risollevarsi.

Nelle ultime settimane abbiamo assistito alle dichiarazioni di Strauss Zelnick sul fatto che i videogiochi moderni dovrebbero seguire l’esempio di Mafia: Terra Madre e successivamente anche quelle dell’ex capo di PlayStation Studios il quale ha dichiarato che le aziende del settore videoludico dovrebbero concentrarsi su progetti più piccoli e contenuti, il che sembra essere diventato un vero e proprio mantra degli ultimi tempi.

screenshot del primo gioco di fallout
I GDR moderni devono seguire l’esempio dei titoli degli anni ’80 dice il creatore di Fallout (Player.it)

Negli ultimi giorni anche un’altra personalità di spicco dell’industria videoludica è intervenuta sulla questione in maniera nettamente più drastica: parliamo di Tim Cain, co-creatore della serie di Fallout, il quale in uno dei suoi ultimi video caricati su YouTube ha fornito la sua personale idea su come svoltare il futuro dell’industria, ovvero ispirarsi alle creazioni degli anni ’80 agli albori della storia dei videogiochi.

I videogiochi moderni dovrebbero concentrarsi sull’efficienza secondo Tim Cain

Tim Cain, all’interno del suo video su YouTube, ha criticato aspramente i progetti dell’industria videoludica moderna sottolineando che non hanno un reale obiettivo e cercano di essere appaganti per tutti, soprattutto perché non si concentrano su un solo segmento di gameplay o su un singolo e puro genere, ma cercano di unire insieme più elementi per cercare di piacere a tutti e rendere il gioco più vario e longevo.

Il co-creatore di Fallout a dir la verità non ha allargato il discorso a tutti i videogiochi, ma solamente agli RPG di cui lui è esperto sottolineando che la maggior parte dei giochi di ruolo moderni non si concentrano su una singola cosa per farla rendere al massimo dell’efficienza, ma mettono insieme tanti ingredienti che, per forza di cose, perdono di qualità: Cain ha paragonato questa situazione a un buffet culinario dove la priorità è la quantità di pietanze e non la loro qualità.

Nel fare queste dichiarazioni Tim Cain ha poi aggiunto che i giochi di ruolo moderni dovrebbero ispirarsi a quelli del passato remoto dell’industria videoludica, ovvero quelli degli anni ’80: in quel caso si faceva di necessità virtù e visto che gli hardware erano molto meno potenti e anche la conoscenza e gli strumenti degli sviluppatori erano agli albori si puntava molto di più sull’efficienza di rendere singoli elementi di gameplay al massimo piuttosto che puntare sulla quantità di elementi.