Salvatore Montagnolo
L’industria videoludica ci ha permesso di godere di opere originali e idee mai viste prima, ma nel corso degli anni ci sono stati casi in cui sviluppatori si sono fatti prendere un po’ troppo la mano con l’ispirazione creando dei giochi al limite del plagio: un modus operandi che chiaramente mira a sfruttare la popolarità di un brand più famoso e cercare di massimizzare i propri guadagni e i propri numeri basandosi sulle somiglianze estreme tra il proprio gioco e quello di un’altra software house.
Non parliamo solamente di app per cellulari al limite della legalità, ma anche di videogiochi completi che sono stati pubblicati su piattaforme ufficiali: il caso più famoso degli ultimi tempi è quello di Palworld che è stato citato in giudizio da The Pokémon Company e Nintendo, ma anche Sony si è resa protagonista di un episodio simile portando in tribunale gli sviluppatori di Light of Motiram, tacciato di essere un clone di Horizon Zero Dawn e Forbidden West.
Tutto è cominciato lo scorso luglio quando Sony ha deciso di citare in giudizio Tencent per le estreme somiglianze tra Light of Motiram e la serie di Horizon: a distanza di circa due mesi da quel momento è arrivata finalmente la risposta della multinazionale cinese che ha richiesto l’archiviazione del caso sostenendo che Sony abbia voluto speculare sulla vicenda senza avere prove a sufficienza per l’accusa.
Tencent risponde a Sony per le accuse di plagio su Light of Motiram
Facendo un passo indietro è necessario specificare quali accuse sono state mosse da Sony nei confronti di Tencent e degli sviluppatori Polaris Quest: secondo il colosso giapponese, infatti, Light of Motiram avrebbe degli elementi molto simili con la saga di Horizon per quanto riguarda ambientazioni, tematiche, design dei personaggi e scheletro del gameplay e questo, secondo Sony, andrebbe a creare delle ambiguità che consentirebbero a Tencent di trarre vantaggio sfruttando l’IP più famosa.
Tencent, dal canto suo, si è difesa dalle accuse chiedendo addirittura l’archiviazione del caso per mancanza di prove sufficienti provenienti da Sony: la multinazionale cinese, infatti, ha sottolineato che le prove portate dall’accusa sono molto vaghe e generiche e non si soffermano su punti ben specifici; in poche parole, secondo quanto detto da Tencent, si tratta solamente di somiglianze generiche che si possono trovare anche in altri giochi come The Legend of Zelda Breath of the Wild, Far Cry e Outer Wilds.
Sony ha comunque rincarato la dose sottolineando come nel 2024 proprio Tencent aveva proposto alla casa di Tokyo un gioco della serie Horizon che poi è stato respinto e questo potrebbe portare l’asticella della ragione dalla parte dell’accusa, ma è ancora presto: la causa è appena cominciata e potrebbe dilungarsi anche per diversi mesi o anni e chissà se influirà sul futuro di Light of Motiram che dovrebbe uscire per la fine del 2027.