Roblox si ingegna per combattere il fenomeno degli adescamenti di minori sulla piattaforma: arrivano nuove norme, ma non tutti ne sono entusiasti.
L’argomento “bambini e videogiochi” rimane, ancora oggi, uno dei più controversi. Si discute tanto su un’attribuzione di responsabilità, tra chi dice che sono le aziende a doversi caricare della preservazione dei più piccoli e chi risponde che sono i genitori coloro da cui dipende l’educazione, e quindi la preservazione, dei figli. Ma al di là di ogni opinione, è chiaro che non è cosa rara che, su determinate piattaforme online, i più piccoli corrano i pericoli più grandi.

E si tratterebbe di un discorso che non si limita ai videogiochi ma che potrebbe essere espanso a tutto lo scibile internettiano, da quando esistevano i primi forum. Adesso che però la consapevolezza del pubblico è aumentata, così come la capacità di riconoscere determinati pericoli, si è giunti al punto in cui le aziende devono fare tutto il possibile per riuscire a riconoscere e prevenire (o estirpare) una situazione di pericolo per i più giovani. Il caso Roblox è probabilmente uno dei più emblematici in questo senso.
Il caso Roblox e le soluzioni dell’azienda
Non troppo tempo fa, Roblox era finito al centro delle cronache (anche generaliste), per un fatto decisamente grave: tramite un documentario intitolato Dangerous Games: Roblox and the Metaverse Exposed, un gruppo di giornalisti, psicologi e politici, esponeva in maniera brutale tutto ciò che accadeva all’interno di Roblox, tra adescamento di minori e tentativi di indottrinamento politico e proselitismo.
Un polverone si era giustamente levato e non ci è voluto molto prima che Roblox Corporation prendesse provvedimenti. Dopo alcune proposte avanzate, si è arrivati a una misura abbastanza stringente, per contingentare gli utenti sulla piattaforma: chiedere una verifica dell’età tramite un software di riconoscimento facciale, che dovrebbe essere in grado di individuare l’età degli utenti.

Ovviamente non si tratterebbe dell’unico metodo: Roblox già presenta dei metodi di identificazione che, in caso di minori, andrebbero ad aggiungersi al Parental Control. In questo modo, si conta di poter offrire una protezione maggiore dato che, secondo l’azienda, vi sarebbe una maggior accuratezza nel calcolo dell’età, che tramite la semplice digitazione di un numero, può essere facilmente bypassato.
La tecnologia di Roblox non punta a restituire l’età esatta degli utenti, quanto più una stima divisa per fasce: minore di 13 anni, compreso tra 13 e 18 anni, superiore a 18 anni. Ogni categoria avrà delle limitazioni diverse. Tra le limitazioni, vi sarà anche l’impossibilità di comunicare tramite chat, tra minori e adulti a meno che questi non dimostrino e confermino, di conoscersi anche nella vita vera o comunque, di essere persone fidate.
Si tratta comunque di un meccanismo criticato da molti, che andrebbe ad annullare la caratteristica dell’anonimato, considerata sacra su internet, tanto che soluzioni simili erano già state bocciate da altre aziende in passato. Adesso però, sono sempre di più quelle che paiono volenterose di munirsi di sistemi di riconoscimento dell’età, visti i crescenti pericoli di internet e la maggior consapevolezza acquisita.
