Con l’annuncio ufficiale dell’uscita di Silksong, tantissimi giocatori si sono riversati in massa su Steam, per rigiocare il titolo da cui tutto ebbe inizio: Hollow Knight!
Chi videogioca da tanti anni, non troverà poi così strano tornare su vecchi titoli, di tanto in tanto. Le motivazioni possono essere le più disparate: c’è chi vuole rivivere una storia che lo aveva appassionato, chi vuole riprovare l’ebrezza di un combat system che lo aveva gasato, chi semplicemente vuole riesplorare un mondo particolarmente affascinante. Ma cosa succederebbe se, contemporaneamente, migliaia di giocatori decidessero di tornare su un gioco, nello stesso momento?

Già in passato, casi simili si sono verificati, con persone che si organizzavano per ripopolare i server di un titolo, magari poco prima che venissero chiusi o come semplice iniziativa. Ricordo con nostalgia l’iniziativa (diventanta quasi una tradizione) del “Return to Lordran”, durante la quale centinaia di giocatori tornavano a popolare il primo Dark Souls, tra invasioni e jolly cooperation varie. Adesso però, pare che la stessa cosa sia successa su un titolo totalmente single player, anche se il motivo è abbastanza intuibile.
Parlare a Hollow Knight affinché Silksong intenda
Era il 2017, i metroidvania non erano ancora inflazionati come lo sono oggi e molti guardavano al genere con un certo distacco, ritenendolo troppo complesso e arzigogolato. Poi però, un piccolo team indipendente, pubblica un gioco che cattura subito una nutrita folla di persone, grazie a un’estetica curatissima, dei personaggi affascinanti (seppur di poche parole), un combattimento che a tanti sapeva quasi di Soulslike e mappe interconnesse nei modi più fantasiosi. Team Cherry con Hollow Knight stava scrivendo una pagina di storia.
In tanti, da quel giorno, hanno iniziato ad attendere in maniera spasmodica l’agognato DLC “Silksong”, basato su uno degli NPC più enigmatici del titolo, Hornet. Col passare del tempo, Silksong è diventato un vero e proprio meme di internet: in tanti ricorderanno l’immagine del Cavaliere protagonista di HK con naso rosso da pagliaccio e parrucca multicolore, a simboleggiare un po’ quel Team Cherry che in sparutissime occasioni caldeggiava l’arrivo del DLC e un po’ quei giocatori, che continuavano a crederci.

Ma finalmente, Silksong pare essere reale: negli scorsi giorni infatti, in tanti hanno potuto metterci le mani sopra durante i giorni della Gamescom e subito dopo, è arrivata la data d’uscita ufficiale: 4 settembre 2025. L’effetto dell’annuncio non poteva essere che un ritorno d’entusiasmo incredibile tra la community di appassionati, che per tutta risposta, hanno ripopolato il gioco originale!
Negli scorsi giorni infatti, su Steam Hollow Knight è arrivato a picchi di più di 26mila giocatori in contemporanea, una cifra incredibilmente alta per un gioco uscito nel 2017, che non ha altro se non il single player. L’entusiasmo per Silksong è palpabile ed è normale che i giocatori vogliano approfittare di queste (circa) due settimane, quantomeno per riprendere la mano col gioco e per immergersi nuovamente nella ricca e complessa lore che accompagna il nostro piccolo cavaliere. Silksong è sempre più vicino…

