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Un inatteso competitor nel mondo del gaming “handheld”, ha messo una certa preoccupazione Nintendo per un periodo. Poi, la svolta.
Il mercato attuale delle console, si è ritrovato ad affrontare una serie di cambiamenti importanti, che hanno costretto le grandi aziende ad adattarsi a un mondo in continua evoluzione, sempre più votato alla velocità. Forse proprio per questa necessità di avere sempre qualcosa da giocare, anche durante i tempi morti della giornata, gli ultimi anni hanno registrato un’esplosione delle console portatili, come non se ne vedeva un po’.
Volgendo lo sguardo al passato, furono tante le compagnie a puntare su questo tipo di console. Basti pensare a Sony PlayStation, che con PSP prima e PS Vita poi, tentò di intercettare quel pubblico di Nintendo, che cercava un’alternativa ai vari Game Boy e DS. Proprio Nintendo però, che in questo campo ha sempre giganteggiato, ha dovuto affrontare un periodo di incertezza e paura e il motivo… sono i cellulari.
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Mai, mai scorderai l’attimo, Nintendo che tremò
A rivelare un retroscena decisamente interessante, che lascia intuire come anche le compagnie monolitiche come Nintendo, affrontino in realtà con un certa incertezza, sono stati Kit Ellis (ex social media marketing specialist e original content creator presso Nintendo) e Krystal Yang (PR manager), durante una puntata del loro podcast Kit & Krystal.
Durante una delle ultime puntate del podcast, puntata decisamente speciale vista anche la presenza dell’ex capo di PlayStation, Shuhei Yoshida, è venuto fuori proprio l’argomento console portatili. In particolare, fu Krystal Yang a inaugurare la conversazione, riferendo di come, durante il periodo di massima crescita dei giochi per cellulari e tablet, Nintendo iniziò ad avere una reale paura.
Ciò che, secondo Yang, fece scattare il terrore nei cuori dei direttori di Nintendo, fu un momento in particolare in cui diverse figure dirigenziali, video un bambino giocare a un videogioco direttamente sul suo tablet. La sensazione, secondo Yang, fu quella di sentirsi rimpiazzati. In questo senso, Yoshida ha rincarato la dose, parlando di come dei dispositivi più “eclettici”, tendano a sostituire dispositivi dedicati a un singolo compito, un po’ come accaduto con le fotocamere.
C’è da dire che la paura di Nintendo, si è placata con l’uscita della prima Switch, dato che la formula ibrida risultava totalmente inedita e immediata. Oggi poi, il mercato delle handheld è sicuramente in crescita e tutti cercano di ritagliarsi la propria fetta, tra console con all’interno sistemi operativi come Windows 11, dimostrazioni di potenza, soluzioni di continuità (Steam Deck, PS Portal, Xbox ROG Ally) e tanto altro. La morale di questa storia però, è che anche a giganti dell’industria, ogni tanto, una scossa di paura male non fa.
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