Il momento giusto per far uscire un remake? Lo spiega la scienza

remake

Recenti studi hanno dimostrato che esiste un periodo ottimale per l’uscita del remake di un videogioco, seguendo alcune regole.

Gli ultimi anni hanno visto l’affermarsi nel mercato videoludico di remake e remastered di ogni tipo. Un fenomeno che, per molti, dimostra una sempre crescente carenza di idee nell’industria, più propensa a cercare “guadagni facili” riproponendo titoli che sicuramente avranno impatto grazie al fattore nostalgia. Non a caso uno dei titoli del momento è Final Fantasy VII Rebirth, pur se atipico come remake e ben lungi dal riproporre solo una versione tecnicamente aggiornata del vecchio titolo.

Diversi i remake di Resident Evil, che con il quarto capitolo dell’anno scorso hanno toccato il loro apice o Demon Souls Remake che è stato per almeno due anni l’unico titolo per cui valesse la pena sostituire la PS4 per una PS5. Anche Nintendo non è da meno, con costanti rifacimenti di IP storiche come Pokémon e Super Mario. Senza contare poi le remastered che, spesso, come nel caso di The Last of Us, vengono pubblicate anche pochi anni dopo l’uscita del titolo.

Esiste una regola? I giocatori potrebbero non essere interessati a giocare più volte lo stesso gioco, malgrado le migliorie tecniche.

Il periodo ideale

Secondo un nuovo rapporto dell’analista IDG Consulting e di Strategic Game Consulting, esiste un periodo ideale per il rifacimento di un gioco. Esiste, inoltre, un periodo ideale anche per le rimasterizzazioni dei giochi, che è diverso da quello dei remake. Ecco cosa suggeriscono i dati di vendita.

Dead Space Remake

IDG sull’argomento ha esaminato i dati di vendita di remake e remastered per identificare il periodo in cui è più probabile che abbiano successo. È emerso che i remake completi hanno ottenuto i migliori risultati in media quando sono stati rilasciati tra gli 11 e i 15 anni dopo il gioco originale. I giochi rilasciati tra i 16 e i 20 anni dopo l’originale si sono piazzati a un passo dalla performance ottimale. I numeri calano drasticamente dopo 21 anni, suggerendo che i remake di giochi più vecchi non hanno la stessa probabilità di avere successo commerciale.

Probabilmente con un lasso di tempo così esteso il titolo è troppo “lontano” e molti giocatori potrebbero persino non ricordarlo, venendo meno l’effetto nostalgia.

Tempi brevi

Per quanto riguarda i remake più recenti, il rapporto si è imbattuto in dati limitati, poiché gli sviluppatori non sono così propensi a rifare completamente i giochi più recenti.

Storicamente, gli sviluppatori preferiscono rifare giochi che hanno più di dieci anni, e solo il 4% dei remake nel nostro set di dati ha un intervallo di tempo compreso tra 0 e 5 anni tra l’originale e il remake aggiunge il rapporto

Anche allargando questa finestra, solo due titoli usciti a meno di 10 anni dall’originale sono riusciti a vendere più di due milioni di unità: Il remake di The Last of Us Part 1 del 2022 e Odin Sphere del 2016: Leifthrasir del 2016.

E le remastered?

Per quanto riguarda le remastered, la finestra è molto più piccola: il rapporto ha rilevato che le rimasterizzazioni di gran lunga più riuscite sono state rilasciate entro cinque anni dal gioco originale. Il rapporto attribuisce gran parte di questo fenomeno ai giochi rimasterizzati per le console next-gen, con un particolare boom di titoli di successo al momento dell’uscita di PS4 e Xbox One.

the last of us parte II remastered copertina

I numeri delle rimasterizzazioni calano drasticamente dopo sei anni, e il rapporto suggerisce che “il gameplay datato delle vecchie rimasterizzazioni fatica a competere con i titoli più moderni”.

In generale, il rapporto suggerisce che il periodo ideale per il remake di un gioco è compreso tra i 10 e i 20 anni e consiglia agli sviluppatori di considerare seriamente i pro e i contro di un remake se il gioco ha meno di 10 anni o più di 20 anni. “I fattori da considerare includono la tenuta del gioco originale nei tempi attuali, la rilevanza del genere, i concorrenti moderni e le nuove tecnologie disponibili”.