Gamepass e Xbox Series X: arriva l’aumento, ma è davvero un problema?

game pass e xbox aumentano di prezzo

È la notizia del momento: Microsoft ha aumentato il prezzo del Gamepass e della sua console principale, la Xbox Series X. Quando l’aumento diventerà ufficiale, il servizio ad abbonamento sarà ancora conveniente? Bastano due rapidi calcoli per capire che lo sarà eccome.

Non si sta parlando d’altro in queste ultime ore. Microsoft ha deciso, tra lo sbigottimento di molti, di aumentare il prezzo di Gamepass e della Xbox Series X. La piattaforma di gioco passa da 499,99€ a 549,99€, pochi mesi dopo l’aumento di prezzo della console rivale, la PS5 di Sony. Il mercato a quanto pare lo richiede e così Microsoft si è adeguata.

Lo stupore di molti deriva da vecchie dichiarazioni di Phil Spencer, boss della divisione Xbox, che allontanavano “per il momento” un aumento di prezzo. Ora il momento, per l’appunto, è arrivato, cosa che in realtà non dovrebbe lasciare sorpresi più di tanto, anche se un rincaro nel bel mezzo della generazione non si era mai visto.

Le difficoltà che le aziende hanno dovuto affrontare nel periodo pandemico hanno lasciato strascichi che a conti fatti dovranno essere ripagati dai giocatori stessi. Brutto o bello che sia, così stanno le cose. Anche il Gamepass aumenta di prezzo, nonostante l’acquisizione di Activision Blizzard non sia stata ancora portata a termine, fattore che sembrava imprescindibile affinché avvenisse questa lievitazione dei prezzi.

L’aumento fa sorgere una domanda: è ancora conveniente abbonarsi a Gamepass?

Gamepass: quando e come aumenterà di prezzo

Microsoft ha annunciato l’aumento del prezzo di Game Pass, ma i giocatori di PC non devono preoccuparsi troppo (almeno per ora). Tutti i piani subiranno un rincaro, tranne proprio quello che riguarda solo i giocatori PC.

Dal 6 luglio la versione base di Xbox Gamepass passerà da 9,99€ al mese 10,99€, portando i giocatori a pagare solo un euro in più, mentre Gamepass Ultimate – il piano che consente di giocare sia da console sia da PC utilizzando anche il Cloud gaming e che dà accesso al catalogo EA Play – passerà da 12,99€ al mese a 14,99€, con un rincaro di due euro. Se siete solo giocatori di PC, però, non avete nulla di cui preoccuparvi, perché il prezzo di quella versione rimarrà invariato.

Va notato che Xbox Cloud Gaming è disponibile solo se si dispone di un abbonamento Ultimate, quindi se siete giocatori PC che giocano sfruttando il cloud, potreste comunque essere interessati. Questi aumenti di prezzo, inoltre, non entreranno in vigore prima del 13 agosto se siete attualmente abbonati al servizio.

Microsoft stessa ha ribadito che questa revisione dei costi non ha nulla a che vedere con la possibilità di portare in porto l’acquisizione di Activision Blizzard.

Questi adeguamenti dei prezzi di Game Pass non sono correlati all’accordo con Activision Blizzard e sono intesi ad adattarsi alle condizioni del mercato locale

È ancora conveniente abbonarsi al Gamepass?

L’aumento di prezzo di Gamepass e Gamepass Ultimate potrebbe mettere in dubbio la convenienza dell’abbonamento una volta che le nuove tariffe entreranno in vigore. Partendo dal presupposto che ognuno deve decidere in base alla propria disponibilità economica, possiamo affermare con sicurezza che, a conti fatti, abbonarsi sarà ancora conveniente.

I due euro in più del prossimo Gamepass Ultimate non spostano più di tanto perché questi si ripagano facilmente e anche a breve termine. La domanda che bisogna porsi è questa: “Mi conviene pagare l’abbonamento o acquistare singolarmente ogni prodotto che mi interessa al suo interno?“. La risposta è scontata: è sempre meglio abbonarsi, perché un singolo gioco, anche indie, costa più di 14,99€.

Nell’ultimo quadrimestre del 2023 e per tutto il 2024, verranno aggiunti al catalogo tantissimi giochi first party già annunciati più quelli di terze parti che ogni mese vengono inseriti per rimpinguare l’offerta.

Se anche non fossimo interessati a tutti i titoli proposti, ne basterebbe uno per ripagare la spesa, come avviene esattamente adesso, visto che, appunto, i due euro in più, non spostano di una virgola la situazione. In caso di mesi di magra, invece, basterà non rinnovare.