Star Wars: The Old Republic lascerà BioWare?

The Old Republic sarà ancora fatto da bioware

Brutte notizie per i fan della galassia lontana lontana: il tempo di BioWare con Star Wars: The Old Republic potrebbe essere giunto al suo termine.

Star Wars: The Old Republic potrebbe presto essere affidato a un nuovo studio, in modo che BioWare possa concentrarsi sui suoi prossimi RPG per giocatore singolo.

Logo di  Star Wars: The Old Republic

Chi sarà il nuovo sviluppatore di The Old Republic

Molti giocatori, soprattutto i più giovani, probabilmente neanche sanno che il MMORPG Star Wars: The Old Republic esiste ancora e ormai va avanti dal dicembre 2011. Nonostante siano passati più di 10 anni dal lancio, sembra proprio che il gioco non tramonterà presto, e per un buon motivo: The Old Republic ha guadagnato oltre 1 miliardo di dollari nel corso della sua esistenza.

Star Wars: The Old Republic è un MMO free-to-play che vi permetterà di essere il protagonista della vostra saga. Potrete scegliere non solo di impersonare un Jedi o un Sith, ma anche un cacciatore di taglie e tanti altri ruoli iconici del mondo creato da George Lucas. Detto questo, anche se le avventure dei giocatori di The Old Republic continueranno, questo non vuol dire che non ci siano grandi cambiamenti all’orizzonte.

Da BioWare a Broadsword

Secondo un recente rapporto diffuso da IGN, BioWare è pronta a passare il suo MMO a tema Star Wars ad un altro studio, così da poter concentrare le proprie risorse sui giochi single-player dedicati ai propri franchise. Vi ricordiamo che attualmente lo studio canadese è al lavoro non solo su Dragon Age: Dreadwolf, ma sta sviluppando anche il nuovo Mass Effect, annunciati rispettivamente nel 2018 e nel 2020, ma le informazioni che abbiamo su entrambi i titoli sono ancora piuttosto vaghe.

Alcune classi di Star Wars: The Old Republic

Il piano per The Old Republic prevede che in futuro sarà lo studio Broadsword ad occuparsi dell’MMO, mentre Electronic Arts rimarrà come sempre il publisher. Broadsword ha dimostrato di avere un ottima esperienza in questa tipologia di giochi, avendo nel proprio curriculum titoli MMO come Dark Age of Camelot e Ultima Online. Lo studio di sviluppo è stato fondato nel 2014 dal cofondatore di Mythic Entertainment Rob Denton, in precedenza vicepresidente di EA, addetto alla supervisione dell’etichetta editoriale BioWare all’epoca dell’uscita dell’originale Old Republic.

Secondo le fonti di IGN, l’accordo prevede che circa la metà delle 70-80 persone che fanno attualmente parte del team di sviluppo di The Old Republic, passeranno a Broadsword per continuare a lavorare al gioco. Per quanto riguarda la restante altra metà, pare che potrebbero essere addirittura licenziati se non troveranno altre posizioni all’interno di EA. A confermare buona parte di queste informazioni, sono arrivate direttamente le dichiarazioni di Electronic Arts.

Un isth e un jedi di  Star Wars: The Old Republic si affrontano

“A quasi 12 anni dal lancio, Star Wars: The Old Republic rimane un successo e continua a far crescere la sua comunità dedicata e appassionata. Siamo molto orgogliosi del lavoro svolto dal team e il futuro del gioco e della comunity continua a essere molto luminoso. Stiamo valutando come dare al gioco e alla squadra le migliori opportunità di crescita e di evoluzione, il che include conversazioni con Broadsword, uno studio boutique specializzato nella realizzazione di esperienze online orientate alla comunity. Il nostro obiettivo è fare ciò che è meglio per il gioco e per i suoi giocatori”.

Quanto peserà la mancanza di BioWare?

Senza nulla togliere agli sviluppatori di Broadsword, è difficile pensare che la mancanza dell’esperienza di BioWare non si farà sentire. La software house canadese ha esordito con Shattered Steel del 1996, titolo già dotato di multiplayer, così come i giochi di Baldur’s Gate e l’originale Neverwinter Nights. Ma da Star Wars: Knights of the Old Republic del 2003 fino a Dragon Age II del 2011, lo sviluppatore principalmente si è dedicato a progetti single-player.

Dopo il lancio di The Old Republic del 2011, il multiplayer è tornato nei giochi BioWare. Mass Effect 3 aveva una modalità cooperativa per quattro giocatori, così come Dragon Age: Inquisition del 2014 e Mass Effect: Andromeda del 2017. Lo studio aveva in cantiere molti giochi solo multigiocatore, come Shadow Realms, che però sono stati cancellati per un motivo o per l’altro.

Logo Bioware

Anthem, del 2019, è stato il primo gioco di BioWare, fortemente incentrato sul multiplayer, che non fosse un MMO. Nonostante gli sforzi dello studio per creare un reboot soft denominato Anthem Next, EA ha cancellato lo sviluppo nel 2021. Poco dopo, BioWare ha dichiarato che Dragon Age: Dreadwolf sarebbe stato un titolo per giocatore singolo. Infine, per quanto riguarda il prossimo titolo di Mass Effect, non sappiamo se sarà rigorosamente single-player o se sarà dotato di una modalità cooperativa simile ai titoli precedenti.