Cryostasis

Recensione di Fabiano “Deimos” Zaino

Cryostasis è un esclusiva Pc.

packcrypstasisSento un cane che abbaia in lontananza.
Il fuoco appena acceso e gli abiti che indosso non riescono a proteggermi bene dalla tormenta di neve.
Mi sveglio, il focolare si è congelato e l’aria gelida sta iniziando ad intaccarmi la vista: mi sento debole, devo svegliarmi, cercare di capire cosa fare…ecco, questa porticina si apre, vedo un corridoio, provo ad entrare, troverò sicuramente qualcosa con cui scaldarmi.
Vedo un uomo nell’oscurità, mi avvicino per guardare meglio ma scopro che è morto e il suo cuore lampeggia di un rosso acceso, avvicino la mano e parte una strana visione. Sono dentro la sua mente, vedo e sento le cose che vedeva e sentiva lui e adesso…

MEMENTO INSEGNA

Piccolo prologo per mettere subito in chiaro due delle caratteristiche principali di questo Crystasis, il freddo e la possibilità di entrare nella mente delle altre persone, dei morti e dei mostri che ci toccherà affrontare durante il gioco. Il titolo in questione è un FPS con grandi venature horror. Ma etichettarlo come FPS nudo e crudo non è il termine giusto. La storia parla di Alexander Nesterov, un simpatico climatologo chiamato a lavorare all’interno della base Pole 21 ma che si troverà invischiato in una storia allucinante che ha come oggetto una misteriosa rompighiaccio alimentata a energia nucleare.
Quest’ultima una volta combatteva per il suo paese, ma durante una missione pericolosa si é imprigionata dentro una trappola di ghiaccio e si sta congelando lentamente con ogni singolo essere vivente sul bordo.

La trama del gioco ha però una sua doppia natura, come anche il breve filmato iniziale ci mostra.
Se da una parte dovremo affrontare e conoscere la rompighiaccio bloccata nelle nevi, dall’altra entreremo in pieno contatto con la leggenda del popolo al di là del bosco. Che cosa ha a che fare questa leggenda con la trama principale? Lo scopriremo solamente durante le sezioni del titolo e vi garantisco che non è la solita storia banale o trita e ritrita. Principalmente Cryostasis è un survival horror atipico, nel senso che la sua visuale sarà in prima persona e che non si focalizzerà del tutto sui combattimenti ma sulle visioni che il personaggio principale sarà in grado di controllare mentalmente. In parole povere, potremo semplicemente entrare nella mente di alcuni personaggio sparsi per la nave e rivivere le loro gesta, modificando lo stesso andamento della loro sorte. Se sembra risultare macchinoso, sappiate invece che questo potere, chiamato Menthal Echo, è molto semplice da utilizzare e basterà avvicinarsi solamente al soggetto in questione per far partire le visioni del suo passato. In questo modo, oltre a scoprire numerosi particolari dell’equipaggio della nave e della sua storia, potremo anche modificare il presente. In un semplice esempio, vi posso descrivere di come sia necessario entrare nella mente di un morto congelato per far si di salvarlo da questa orribile fine: potremo dunque rivivere letteralmente gli ultimi momenti della sua vita e scegliere di prendere un corridoio per la salvezza anziché quello che poi lo ha portato a morte certa. In questo modo la strada nel nostro presente non sarà bloccata dal suo corpo ma sarà libera.
Come potete capire, questa scelta ben definita di gameplay, aggiunge un notevole tocco di classe alla sua struttura o comunque al genere dei survival horror. Questo elemento incide notevolmente non solo con la struttura del gioco ma anche con la sua trama. Oltre alle visioni angoscianti o alla possibilità di cambiare il passato, sappiate che questi viaggi mentali hanno dato la possibilità agli sviluppatori di implementare numerose sequenze da puzzle game, che ben si sposano con l’atmosfera da serviva horror generale che ci si sente addosso. 

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SENTO FREDDO

Il freddo è il soggetto principale che unisce gli scontri con i nemici e la grafica generale.
Per quanto riguarda i mostri presenti nel gioco, sappiate che hanno la caratteristica principale di succhiare via il vostro caldo corporeo (in definitiva la vita del giocatore) e saranno dunque in grado di congelarvi in pochi secondi con due o tre colpi andati bene a segno. Oltre ai mostri presenti negli schemi, sappiate anche che esporvi ad ambienti aperti è particolarmente mortale per il personaggio visto che il calore corporeo scenderà a vista d’occhio, che cosa comporta questa scelta?
Prima di tutto che il calore corporeo è una costante da tenere sempre sotto controllo, anche camminando su pavimenti leggermente ghiacciati, l’indicatore rosso posto a sinistra dello schermo, scenderà leggermente e dovrete trovare dei punti di calore per riportarlo in alto: questi punti possono essere di varia natura, si può trovare un fuoco acceso o prendere energia da una lampadina o da una stufa o ancora da qualche marchingegno atomico che riusciremo ad accendere. L’indicatore a schermo, oltre alla temperatura del protagonista, mostra anche la temperatura esterna (quella dell’ambiente) e la nostra resistenza che servirà per i combattimenti e per la corsa del protagonista.
Sempre per i combattimenti, sappiate che all’inizio saranno molto grezzi, nel senso che dovremo affrontare i primi mostri solamente con l’ausilio di oggetti che troveremo in giro per lo schema.
Quindi preparatevi a dare qualche pugno con una catena attorcigliata alla nostra mano oppure a colpire i nemici con pezzi di legno o con asce trovate in giro per gli schemi. Il sistema di combattimento implementa anche qualche genere di combo che si possono effettuare tenendo premuti il tasto sinistro del mouse più la direzione della vista, di modo da eseguire due o tre colpi in sequenza, capaci di mettere subito al tappeto i nemici. Da questo punto di vista, Cryostasis, ricorda moltissimo quel bel gioco che è stato Condemned, che univa i combattimenti a mani nude con le armi da fuoco. Per quanto riguarda queste ultime, Cryostasis ripropone alcuni gingilli di morte d’epoca come fucili e mitragliatrici – i loro modelli sono ricreati con molta attenzione e le pallottole disponibili, saranno sempre superiori alla media dei survival horror.

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Parlando della componente grafica, dobbiamo proprio fare i complimenti ai ragazzi di Action Forms.
Come detto sopra, il freddo risulta sempre la componente principale del gioco e anche dal punto di vista grafico ci troviamo per le mani una delle caratterizzazioni più riuscite in questo senso.
Principalmente, il ghiaccio e la dinamica dell’acqua o del ghiaccio che si scioglie o si congela davanti ai nostri occhi, ha dell’eccezionale. Le texture che ricoprono i muri sono formate da numerosi strati di localizzazione, grazie anche al sapiente uso del normal map multiplo. Se lo dovessi confrontare con un altro titolo presente sul mercato, Bioshock sarebbe senza ombra di dubbio un bel confronto.
Il motore che muove il gioco ha il nome di Atmosfera Engine e può gestire tranquillamente numerose fonti di luce ma anche effetti di post processing e motion blur a tutto schermo. Anche a risoluzioni più elevate e con tutte le ombre attivate e con l’effetto anti aliasing al massimo, il gioco non da particolari problemi, ovviamente testato su macchine dotate di almeno un doppio processore e tre giga di ram.
Su macchine medio potenti, consiglierei vivamente di abolire l’anti aliasing e le ombre, di modo da giocare più che decentemente il titolo a costo di rinunciare a qualche effetto in più a schermo. 
Sempre per quanto riguarda grafica, nota di merito per quanto riguarda gli effetti delle visioni: alcuni frangenti saranno ben caratterizzati dal colore seppia o dal bianco e nero, per passare a colori sbiaditi o altamente allucinogeni come luci stroboscopiche all’inverosimile (sembra che abbiano preso spunto dai primi film di Dario Argento). Per ultimo non posso non citare un particolare che mi ha colpito molto, essendo il gioco ambientato all’interno di una nave, le scenografie alla lunga potrebbero risultare noiose. In questo frangente, le varie sfumature di temperatura o di tempo, riescono perfettamente a limare questo problema, rendendo gli ambienti sempre differenti gli uni dagli altri.

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SILENZIO GLACIALE

Cryostasis è indubbiamente una bella sorpresa. Ci troviamo per le mani un FPS che prende a piene mani dal genere ma che riesce anche ad aggiungere tanto di suo: ambientazione e visioni modificabili sono due di questi elementi. Il titolo si mantiene su una costante molto lenta (che crea anche grossa tensione) ma la grande varietà di situazioni proposte non farà venire a noia neanche il giocatore più navigato. Cryostasis è un titolo dotato di enorme tensione (in questo caso anche suoni e musica fanno il loro sporco lavoro) e carisma, la sua ambientazione da survival horror farà felice i fan del genere, riuscendo anche a catturare l’attenzione con una grafica veramente ben gestita, soprattutto per quanto riguarda gli effetti speciali e gli effetti di gestione di acqua e ghiaccio, veri protagonisti del gioco. Se proprio dovessi trovare il pelo nell’uovo, potrei aggiungere che il titolo risulta relativamente troppo breve per i giocatori che si nutrono di pane ed FPS, anche se alcune sezioni prettamente stealth o da survival horror, saranno più difficili da affrontare. Detto questo, Cryostasis resta assolutamente consigliato a chi vuole avere una visione differente del mondo che lo circonda o a chi si vuole immergere in un gioco crudo e deviante. In ultimo, attenzione agli spifferi del vento perché in questo caso, potrebbero essere fatali.

Votazione finale: 80/100

Requisiti di sistema
CPU core 2 duo da 3GHz
RAM 2GB
SCHEDA VIDEO da 512MB
HD 5GB