Addio giocatori tossici, Riot e Ubisoft prendono provvedimenti, l’era delle AI

Ubisoft e Riot Gaming

Dopo la mossa di Microsoft che ha portato la sospensione di quasi 4,8 milioni di account dai servizi di Xbox, Ubisoft e Riot Games annunciano la loro campagna di moderazione preventiva riguardo le interazioni online.

Per migliorare l’esperienza di gioco online dei propri utenti, prevenendo il più possibile interazioni tossiche tra i giocatori, Ubisoft e Riot Games uniscono le forze grazie all’iniziativa incentrata sull’intelligenza artificiale denominata Zero Harm in Comms.

In cosa consiste la Zero Harm in Comms?

Ubisoft e Riot Games fanno parte della Fair Play Alliance, una coalizione globale di professionisti e aziende del settore videoludico impegnati nello sviluppo e nella condivisione delle migliori pratiche per incoraggiare la nascita di comunità sane e interazioni piacevoli tra i giocatori nei vari titoli online.

Per inseguire il sogno di un mondo virtuale libero da molestie, discriminazioni e abusi, nasce la Zero Harm in Comms: una ricerca finalizzata alla creazione di un database e un ecosistema di identificazione, condivisi e trasversali al settore dei videogiochi, per raccogliere tutti i dati necessari all’addestramento delle IA. Grazie a questi database sarà possibile svolgere una moderazione preventiva con lo scopo di abbattere sul nascere la diffusione di comportamenti tossici tra le varie comunità online.

L’alleanza di Ubisoft e Riot Games

Grazie ai numerosi e diversificati titoli di successo di entrambe le case di sviluppo, il numero di utenti online sotto gli occhi di Ubisof e Riot Games è davvero enorme. Un potenziale assolutamente indispensabile per dare vita ad un database variegato in grado di catalogare ogni tipologia di giocatore e di comportamento, al fine di addestrare meglio i sistemi preventivi sfruttati dalle nuove IA.

Questo progetto è solo un esempio dell’impegno perpetrato ultimamente da svariate aziende legate all’industria dei videogiochi, oggi impegnate come non mai nell’assicurare interazione positive e inclusive tra i loro giocatori. Il progetto Zero Harm in Comms è ancora alle prime fasi di sviluppo, ma è sicuramente un’iniziativa che dimostra come il mondo del gaming stia velocemente cambiando.