Crusader Kings III, il nuovo DLC Royal Court espande le meccaniche della Corte

L’annuncio bomba del PDXCON Remixed del 21 maggio 2021 è stato sicuramente Victoria 3, sequel della saga atteso da più di un decennio, ma nel corso della conferenza digitale di Paradox Interactive è stato annunciata anche Royal Court, una espansione di Crusader Kings III, compresa nel pacchetto di DLC del – per ora primo – Season Pass.

Crusader Kings III è un grand strategy game di Paradox Interactive, un titolo strategico 4X ambientato nel periodo delle crociate dove le meccaniche enfatizzano l’aspetto ruolistico del gioco, chiamato a interpretare ogni regnante e discendente di una dinastia reale (o reggente). Per ulteriori dettagli vi invitiamo a consultare la nostra dettagliata recensione.

Negli scorsi mesi Paradox aveva rilasciato un DLC minore focalizzato sui vichinghi, un “Flavor Pack” chiamato Northern Lords, ma adesso sta per arrivare in gioco la prima vera grande espansione di Crusader Kings III, Royal Court.

Il trailer di annuncio comincia con una frase che chiarisce in pieno cosa significhi l’intera espansione: “Non è abbastanza avere semplicemente il potere, bisogna anche mostrarlo“. Royal Court, in effetti, per la prima volta nella saga espande proprio il sistema della Corte reale, introducendo nuove meccaniche che enfatizzano l’aspetto ruolistico di Crusader Kings III piuttosto che semplicemente ampliare un’area della mappa di gioco.

Royal Court aggiungerà una nuova finestra in 3D con la sala del trono dove il giocatore può esporre i suoi artefatti, tesori e cimeli di famiglia, come le armi utilizzabili anche nei duelli, e dove può interagire con gli altri personaggi che chiederanno udienza da tutto il regno. Verrà reintrodotto in questa maniera anche l’inventario che fu implementato in Cursader Kings II: Monks and Mystics. La Corte Reale, tuttavia, sarà accessibile solo a Re e Imperatori con un governo feudale o basato sui clan. Ciò significa che tribù, e i gradi più bassi del feudo (duchi e conti), avranno solo un ambiente 2D.

È presente anche una nuova statistica chiamata Grandeur, traducibile come grandiosità o magnificenza, aumentabile spendendo denaro per la propria corte, facendola diventare un simbolo di potere e di opulenza. Con la magnificenza si possono tenere a bada i vassalli e si possono attrarre personaggi interessanti come fabbri o poeti famosi. E più grande è il proprio regno, più ci si aspetta che la propria Corte venga mantenuta con un’apparenza di grandiosità: trascurarla potrebbe danneggiare anche i rapporti con i propri vassalli o diminuire il Prestigio.

In altre parole, Royal Court aggiunge un nuovo elemento di gestione all’interno di Crusader Kings III; ciò complica un po’ il gioco, ma introduce anche notevoli vantaggi. Un buon fabbro attirato dalla propria corte opulente può essere incaricato di forgiare un’arma speciale, una corona o un set di cimeli, che entreranno a far parte dell’inventario di famiglia e potranno essere tramandati attraverso le generazioni. Attenzione, però… certi oggetti hanno bisogno anche di manutenzione: la spada della bis-nonna potrebbe aver bisogno di essere riforgiata per rimanere utile in combattimento e per tenere alto il prestigio del sovrano.

Investire denaro e risorse nella propria Corte Reale, tuttavia, non è un’azione fine al semplice aumento della statistica Grandeur. La Corte del giocatore può sbloccare nuovi uffici, nuovi compiti come l’assaggiatore reale, nuovi tutori che possono insegnare, per esempio, nuove lingue utili nella diplomazia. Insomma, ampliare la propria Corte espande le opportunità di gameplay.

Come al solito, ad accompagnare ogni nuovo DLC a pagamento di un gioco Paradox, in Crusader Kings III arriverà anche una patch gratuita che riorganizzerà un po’ statistiche e meccaniche di gioco. In questo caso, l’aggiornamento introdurrà una modifica completa del sistema di gioco della Cultura, il quale verrà reso in maniera simile a come è attualmente il sistema della Religione; ogni Cultura avrà sue Etiche, Tradizioni e Pilastri:

  • Etiche: che siano bellicose o spirituali, definiscono l’aspetto principale della Cultura di appartenenza di ogni personaggio;
  • Tradizioni: ogni Cultura può averne 6, e consistono in bonus di gioco come per esempio l’essere bravi nella coltivazione su terreni impervi o nell’essere inclini al combattimento, e così via;
  • Pilastri: questi definiscono cose come il tipo di abbigliamento, e anche il vecchio Gruppo Culturale, un termine ombrello per abbracciare più culture simili (ad esempio il gruppo Latino), ora rimpiazzato dal termine Heritage, “eredità“.

Ovviamente chi si procurerà il DLC Royal Court potrà anche notare ulteriori migliorie al nuovo sistema culturale. I giocatori potranno creare di propria mano culture divergenti, spendendo il proprio Prestigio per riarrangiare i tratti di cui sopra. Tale meccanica è già presente in gioco con le Religioni, dove il giocatore, spendendo abbastanza Fede, può creare il suo culto personale. In questa maniera, per esempio, un sovrano di una terra lontana può creare una cultura ibrida tra la propria e quella del paese sottomesso.

Non abbiamo ancora una data di rilascio per Royal Court, ma seguendo il ciclo di uscite di Paradox supponiamo che il nuovo DLC di Crusader Kings III vedrà la luce nel corso di quest’anno.