Baldur’s Gate 3 farà felici anche i ruolatori più integralisti, parola di Larian

Baldur's Gate 3, Baldur's Gate, Larian Studios, Dungeons & Dragons

Che Baldur’s Gate 3 si proponga come un nuovo caposaldo nell’incontro fra videogioco di ruolo e rpg cartaceo è risaputo, ma Larian Studios ha voluto rimarcarlo raccontando un aneddoto interessante: sembra infatti che i tratti razziali dei personaggi giocanti influenzeranno nettamente la nostra esperienza di gioco portandoci in alcuni casi alla morte senza neanche avere il tempo di sfoderare la spada.

E’ il caso di Astarion, uno dei personaggi pregenerati che potremo controllare nel gioco, un mezzo-vampiro: secondo Larian sarà sufficiente fargli attraversare una via d’acqua per far scattare un game over istantaneo. E’ risaputo infatti che, folklore e lore di D&D alla mano, i vampiri hanno un piccolo problema con i corsi d’acqua, e che quindi attraversare per il buon Astarion anche un semplice fiumiciattolo in Baldur’s Gate 3 possa essere un problema davvero insormontabile.

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Una soluzione di questo tipo limiterà non poco la libertà d’azione dei giocatori, spingendoci a tener conto di cosa ci sia scritto sulla nostra “scheda personaggio”.Tuttavia, se c’è qualcosa che forse ancora manca all’rpg ispirato alle controparti cartacee è forse una reale volontà di ricreare questo tipo di dinamiche, forse sì castranti ma assolutamente irrinunciabili per i puristi.

Cosa vi aspettate da Baldur’s Gate 3? Credete che con le innovazioni del gameplay disponibili oggi potranno davvero far avvicinare il videogioco di ruolo alle atmosfere ed esperienze che è possibile provare a un tavolo durante una sessione settimanale?