The Last of Us Parte II avrebbe dovuto avere un finale più pessimista

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La conclusione di The Last of Us Parte II ha lasciato sconvolti e rattristati molti giocatori e creato una certa discussione in merito a esso, ma stando alle parole di Neil Druckmann e Halley Gross (responsabile della narrativa assieme al director) i piani iniziali sulla conclusione di questo atteso gioco erano diversi.

Stando a un’intervista delle ultime ore, infatti, il finale di The Last of Us Parte II sarebbe dovuto essere molto più pessimista.

Attenzione: spoiler

La differenza sta tutta in una decisione di Ellie: sembra infatti che in principio la protagonista scegliesse di uccidere comunque Abby portando a termine la sua vendetta, ma al contempo precipitando sempre più nella sua spirale di follia e cupezza.

Tuttavia, alla fine non è andata così. Halley Gross ha infatti spiegato come il team creativo abbia voluto far riemergere la parte umana di Ellie, la parte legata ai bei ricordi che ha di Joel e agli insegnamenti che ha tentato di impartirgli.

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La decisione è partita da un altro elemento di trama, ovvero la sopravvivenza del personaggio di Lev, il ragazzo appartenente alle Iene che segue Abby nella seconda parte dell’avventura e diventa una sorta di “ancora” della ragazza alla sua umanità (esattamente come Ellie rappresenta l’ancora di umanità di Joel durante il primo episodio della serie, nda). A quel punto, spiega Druckmann, alla produzione è sembrato più coerente dare una conclusione diversa alle vicende di entrambe le protagoniste del gioco, mettendo in luce ciò che c’era ancora di “puro” in Ellie.

Cossa ne pensate? Credete sia stato il finale giusto o avreste preferito un esito diverso?

In ogni caso, vi consigliamo di dare un’occhiata alla recensione a cura di Claudio Albero (che trovate qui) e al nostro speciale sull’analisi narrativa di The Last of Us Parte II (che trovate a questo link).