Joe Manganiello porta Dungeons&Dragons al Children’s Hospital di Pittsburgh

Joe Manganiello gioca a D&D con i piccoli pazienti del Children's Hospital di Pittsburgh

Joe Manganiello, abbandona le vesti da super cattivo, diventando per un giorno la via di fuga dalla realtà dei bambini pazienti del Children’s Hospital di Pittsburgh. Ha vestito i panni di eroe insieme a suo fratello Nick, armati di manuali di Dungeons&Dragons e fantasia. Nella speranza di far conoscere ai piccoli pazienti un modo per sfuggire alla tremenda realtà in cui si trovano, Joe e Nick hanno deciso di condividere il loro passatempo di quando erano bambini.

Manganiello, attore (ha interpretato Deathstroke nel film Batman v Superman: Dawn of Justice, tra i tanti ruoli) e ospite della webserie Critical Role, ha spiegato le regole ai giovani pazienti, introducendoli a Dungeons&Dragons e dando loro i fondamenti per creare una campagna.

Joe Manganiello insieme ad uno dei pazienti dell'ospedale di Pittsburgh

I fratelli Manganiello hanno fatto giocare i bambini per una giornata, portandoli all’avventura senza varcare la soglia dell’ospedale, rendendoli degli eroi anche nella fantasia, non solo nella realtà. Hanno fatto scoprire loro che, nonostante la battaglia che devono affrontare tutti i giorni, una battaglia che li ha resi adulti troppo presto, si può ancora essere bambini.

Hanno dimostrato che Dungeons&Dragons non è solo uno strumento educativo o di divertimento, ma anche uno strumento di aiuto, un modo per insegnare a giocare quando giocare come tutti gli altri bambini non è possibile. Tutto questo ci insegna che grazie al gioco di ruolo si può dare una libertà enorme: si può essere ciò che si vuole, fare ciò che si vuole, esplorare il mondo anche quando non è possibile farlo nella vita reale. Non dimentichiamolo mai.

“Credo che il cuore di questo gioco sia l’immersione, il poter scappare dalla realtà per un po’. E quando si tratta del Children’s Hospital e dei bambini, che dovranno stare qui per parecchio tempo, questo diventa necessario. I bambini devono giocare, essere bambini, anche quando affrontano situazione mediche che li forzano a essere non più bambini, ma adulti.”