Maya: presentata la nuova tecnologia per i movimenti facciali

Maya

I videogiochi stanno subendo una velocissima trasformazione. La narrativa è ormai un punto cardine nella struttura di un videogioco e spesso è il muro portante dell’intera esperienza. Affinché essa funzioni e crei empatia nel giocatore, ha bisogno di ottimi “interpreti”. Le espressioni facciali sono una delle cose più difficili d ricreare con il motion capture, ma con le moderne tecnologie si sono fatti passi da gigante. È in arrivo una nuova tecnologia in grado di ridefinire gli standard: si chiama Maya.

Snappers, una società di Motion Capture, ha presentato la sua nuova tecnologia per le animazioni facciali utilizzando Unreal Engine 4 con una dimostrazione video impressionante che potete vedere qui di seguito:

Questa nuova tecnologia permette di ricreare il movimento dei muscoli facciali attraverso la cattura di un volto reale per poi applicarlo ad un modello nel videogioco, in modo che tutti i gesti possano essere riprodotti fedelmente sullo schermo.

Per raggiungere questo obiettivo, la tecnologia di Snappers, Maya, viene utilizzata in questo caso con l’ausilio dell’Unreal Engine 4, anche se la società ha fatto sapere che Maya è compatibile con tutti i motori grafici esistenti sul mercato.

Il risultato è davvero molto buono, ma il sistema Maya ci sembra avanti anni luce.

La tecnica del motion capture non è di certo nuova nel mondo dei videogiochi, anzi, è ormai lo standard, e ha ottenuto risultati davvero impressionanti, basti pensare a titoli come in L.A. Noire in cui l’espressività era fondamentale per capire se gli interrogati ci stessero mentendo o meno. O ancora, il titolo di Ninja Theory, Hellbalde: Senua’s Sacrifice che permette grande immedesimazione grazie al notevole lavoro fatto col motion capture. Però, Maya promette uno o più passi in avanti nella resa finale e non possiamo che rendercene conto guardando il video. Risultati del genere li abbiamo visti raramente.

Il sistema Snappers promette una maggiore facilità d’uso per progettisti e disegnatori, transizioni meno marcate quando si cambia un’espressione e la capacità di applicare 16 mappe che ricreano l’effetto delle rughe e 16 altri micro-dettagli, come i pori della pelle.

Per ora non sono stati annunciati giochi che utilizzano questa tecnologia, ma è molto probabile che in futuro ne vedremo un bel po’, perché dal video sembra essere davvero fuori scala rispetto a tutto ciò che abbiamo visto finora.

fonte: vandal.net