Captain Toad: Treasure Tracker – Recensione

Recensione a cura di Giulia Ambrosini

Il 2015 di Nintendo si apre con un titolo accattivante e per molti versi sorprendente. Parliamo naturalmente di Captain Toad: Treasure Tracker, la nuova avventura platform interamente dedicata all’iconico funghetto amico di Super Mario. A prima vista il titolo consiste essenzialmente nella ripresa della struttura introdotta nei mini giochi di Super Mario 3D Worlds, dove nei panni del capitano il giocatore doveva esplorare dei livelli tridimensionali compatti, da far ruotare manualmente, per scoprirne i segreti. Non lasciatevi ingannare comunque, Captain Toad offre molto più di una semplice espansione di quei simpatici livelli. Siamo rimasti piacevolmente colpiti dall’ottima quantità di contenuti e da altre chicche che solo la grande N riesce ad offrire.


VIA CON ZAINETTO E TORCIA!
La presenza di Toad come solo protagonista dovrebbe allertare subito il giocatore sulla tipologia di azioni che potremo intraprendere nel corso dei livelli. Il coraggioso fungo, appesantito a dovere da uno zaino da minatore e una torcia sul suo tondeggiante testone, non è in grado di saltare né di assumere poteri particolari grazie ai Power-Up. Il giocatore dovrà limitarsi a condurre il personaggio lungo il percorso camminando o compiendo una corsetta e dovrà scoprire tutti i segreti celati da un eccellente lavoro di level design attivando interruttori di diverso tipo, usando oggetti particolari come i cannoni, le rape, le manovelle, girando manualmente la telecamera per avere la visuale migliore e perlustrando minuziosamente ogni angolo e cunicolo. In mancanza quindi di un gameplay dinamico calcolato sulle azioni del giocatore, Nintendo doveva necessariamente compensare con dei livelli abbastanza affascinanti da spingere l’utente ad esplorarli, e possiamo affermare con certezza che l’obiettivo è stato pienamente raggiunto. Ciascun livello ha come scopo la raccolta di una Iper Stella generalmente già visibile sin dall’inizio ma irraggiungibile in pochi passi. Il percorso che conduce al traguardo è costellato da piccoli enigmi ed elementi mobili che possono essere studiati ruotando la telecamera per osservare meglio l’architettura dello stage. Proseguendo con la dovuta attenzione è possibile trovare e collezionare tre diamanti per ciascun livello, indispensabili per poter attraversare i cancelli e accedere alla parte successiva dell’avventura. Il gioco si compone di 64 livelli di base divisi in tre libri; una sorta di diario dell’esploratore tenuto dal nostro funghetto.


CRONACHE DI UN FUNGO CON LA PASSIONE PER I PREZIOSI
La storia raccontata in Captain Toad si discosta per certi aspetti da quella generalmente presente in Super Mario. Toad è un cacciatore di tesori e assieme alla sua compagna Toadette parte all’avventura nella speranza di arricchirsi di gemme preziose. Sfortunatamente però nel corso delle loro scorribande, i due vengono attaccati dal crudele Wingo, un rapace che in un attimo si appropria del tesoro e di Toadette. Il nostro strambo eroe cercherà di salvare la fanciulla e al contempo affronterà una serie di sfide con un livello di complessità crescente. Purtroppo l’incredibile varietà riscontrata nella costruzione dei livelli non è presente anche nella caratterizzazione dei nemici che, in sostanza, sono solamente tre e verranno incontrati a più riprese. Le premesse per creare una nuova serie di personaggi caratteristici per questo franchise c’era tutta e potrebbe consolidarsi con un successivo capitolo. Per quanto concerne le meccaniche gli aspetti vincenti riguardano soprattutto la gestione della telecamera che viene interamente affidata al giocatore. Nonostante questa si riveli in qualche occasione ancora un po’ ostica, dall’altra parte costituisce davvero un punto di svolta offrendo diverse prospettive per ogni angolo dello stage. Si tratta di un titolo tutt’altro che banale, anzi, il gameplay offre una curva di difficoltà crescente perfettamente equilibrata capace di offrire all’utente grandi soddisfazioni. Al termine di ciascun livello viene inoltre rivelato un obiettivo secondario, come ottenere un fungo dorato nascosto, non subire alcun danno oppure ottenere un certo numero di monete. Tutte queste attività secondarie non compromettono in alcun modo l’avanzamento nei livelli, che possono essere affrontati già quando si sono ottenuti i diamanti necessari, ma costituiscono indubbiamente un ottimo motivo per mettersi di nuovo alla prova una volta presa dimestichezza con la struttura già esplorata.


LA MAGIA ESTETICA DI NINTENDO
Captain Toad: Treasure Tracker sfrutta l’engine del suo progenitore Super Mario 3D Worlds. La costruzione degli ambienti, più compatta e limitata, e l’ulteriore possibilità di passare ad una visuale ravvicinata premendo il tasto X tuttavia consente di apprezzare in modo più attento la realizzazione tecnica dell’acqua, del sistema di illuminazione e la resa dei diversi materiali in un florilegio di colori e ispirazioni artistiche sopraffine. La qualità eccezionale dei livelli si sposa perfettamente con la simpatia del piccolo protagonista, che tra un’espressione preoccupata e una corsetta affannata riesce a strappare un sorriso in più di un’occasione. Toad ci sembra in effetti un personaggio estremamente riuscito, forte di una tradizione videoludica che ha sempre saputo riservargli degli spazi interessanti e che ora per la prima volta lo rende protagonista assoluto assieme alla sua controparte Toadette. Nel corso dell’avventura sarà possibile impersonare anche lei, nonostante non vi siano differenze a livello di meccaniche ma solo estetiche.


CONCLUSIONE
Sarebbe un vero errore lasciarsi sfuggire un platform come Captain Toad: Treasure Tracker. Il suo aspetto da minigioco tradisce purtroppo la natura di un progetto in sviluppo addirittura dal 2011, quando parallelamente a Super Mario 3D Wolrds gli sviluppatori stavano elaborando questo concept così originale ma ancora da definire. Oggi il titolo ha una sua identità definitiva e merita assolutamente di essere considerato dagli amanti dei puzzle game che ad un prezzo perfettamente accessibile troveranno tantissimo materiale con cui divertirsi. L’unico aspetto che poteva essere rafforzato è l’integrazione del Miiverse che appare invece ora piuttosto assente.