LittleBigPlanet PS Vita – Recensione

Recensione di Giovanni Ferlazzo:
Al primo annuncio di LittleBigPlanet su PlayStation Vita, e forse sarebbe meglio dire alla prima presentazione, in molti hanno immediatamente pensato che grazie alle caratteristiche della console e alla sua natura portatile, il franchise avesse trovato finalmente la sua vera casa, risultando molto più adatto a PlayStation Vita che a PlayStation 3. Dopo averlo provato per diverse ore grazie alla versione promozionale messa a nostra disposizione da Sony, non possiamo che confermare quelle impressioni e annunciare senza ombra di dubbio che LittleBigPlanet ha trovato casa, e speriamo sinceramente, con tutto il rispetto per gli utenti che preferiscono le console da salotto, che ci resti a lungo. LittleBigPlanet PS Vita sia insomma l’inizio di qualcosa di nuovo, non solo una comparsata.
Rieccoti, Sackboy!
Il primo impatto con LittleBigPlanet PS Vita è subito esilarante e perfettamente in linea con quanto avevamo visto già su PlayStation 3. Un filmato ci illustra la storia, francamente poco importante, che fa da sfondo ai tanti livelli messi a disposizione dagli sviluppatori e il pretesto per cui Sackboy si metterà nuovamente in viaggio per salvare il mondo dalla distruzione dell’oscurità. Con calma l’utente viene introdotto alle funzionalità di gioco di questo nuovo LittleBigPlanet (il quarto se consideriamo anche il buon spin-off per PSP), e scopre che non solo lo spirito della serie è rimasto immutato dai capitoli principali, ma anzi è stato impreziosito parecchio grazie alle feature particolari di PlayStation Vita.
Aldilà di un level design azzeccato che funziona in quasi tutti i livelli dei sei mondi di gioco a disposizione del giocatore, e che a parere di chi scrive è decisamente superiore rispetto quanto si è visto in passato soprattutto se il metro di paragone è il primo LittleBigPlanet, è l’intuizione dello sviluppatore nello sfruttare elementi touchscreen e trackpad a rendere il tutto più coinvolgente, entusiasmante e divertente. Ne avete avuto un assaggio grazie ai vari trailer distribuiti da Sony nel corso di questi mesi, ma credeteci: con quei filmati scalfite soltanto la punta di un iceberg di ispirazione e genialità. Il trackpad non viene solo utilizzato per spingere in avanti dei blocchi utili per superare voragini altrimenti insormontabili, ma anche, e facciamo solo un esempio, per controllare un mezzo di trasporto volante che il nostro eroe userà per muoversi in qualche livello. Il touchscreen, inutile dirlo, funziona al contrario, dando modo di spingere all’indietro o spostare direttamente all’interno dell’ambiente di gioco i vari blocchi per risolvere quei diversi enigmi, non complicati ma mai banali, posizionati dagli sviluppatori all’interno dei livelli. Inoltre, permetterà di dirigere ad esempio i missili sparati dal lanciarazzi (e non si tratta solo di un modo per liberarsi dei nemici, ma lo utilizzerete più per sbloccare passaggi altrimenti bloccati con una buona dose di ingegno) e altre funzioni che avrete il piacere di scoprire mentre scorrono le ore di gioco.
Un sistema così inevitabilmente prestava il fianco a delle forzature e così è stato. Prendendo in esempio quanto detto poco fa, utilizzare il trackpad per muovere il personaggio a bordo del mezzo volante non solo non dona veri vantaggi dal punto di vista dell’esperienza ludica, ma finisce per rendere il tutto più frustrante e semplicemente…meno comodo. Si poteva forse fare di meglio in certi frangenti anche con il touchscreen: in molte situazioni sarete costretti a tenere il dito pressato su un punto dello schermo per favorire il passaggio del personaggio in una zona del livello. La costruzione di PS Vita, con questo display enorme, di certo non aiuta e sarete costretti a poggiare la console su un piano per far sì che con l’altro dito possiate utilizzare l’analogico per spostare il Sackboy. A volte, come spesso accade quando gli sviluppatori si sentono obbligati a sfruttare qualche funzione non canonica, sembra che lo studio appunto abbia voluto “per forza” inserire una determinata caratteristica, quando in favore dell’economia di gioco sarebbe stato meglio lasciare che tutto si svolgesse in maniera naturale senza stravolgimenti di sorta.
Quanto descritto è comunque a conti fatti il vero e forse l’unico difetto importante di LittleBigPlanet PS Vita, perché per il resto è decisamente tra il meglio che la console portatile Sony è in grado di offrire oggi. La longevità è garantita da un alto tasso di rigiocabilità, donato non solo dal fatto che all’interno dei livelli necessario raccogliere oggetti spesso posizionati in modo da poterli raggiungere solo quando avrete nuove abilità con il passare dell’avventura, ma soprattutto ci sono delle zone che possono essere conquistate soltanto in compagnia di amici, con il gioco cooperativo che eleva di almeno un centinaio di punti il fattore divertimento di questa produzione.
Senza contare ovviamente il potente editor per i livelli che permette di creare e condividere i propri schemi con gli utenti PS Vita di tutto il mondo. Il tutto è stato ben riportato sulla console portatile, rispettando i dettami della comodità richiesta da chi gioca in formato handheld. Sono presenti alcune novità rispetto le versioni casalinghe, ma l’ossatura è rimasta la stessa, splendida già vista in LittleBigPlanet 2. Nel corso della nostra prova, tanto per continuare a spaziare nel range di esempi, ci siamo fatti una partitina a Final Fantasy VII, ricreato da un geniale utente grazie all’editor di LittleBigPlanet PS Vita. E poi con il touchscreen tutto è decisamente più semplice e immediato: resterete spiazzati da come riuscirete a far risplendere così facilmente la vostra creatività.
Splendenti pupazzi di carta  
LittleBigPlanet PS Vita si rivela ottimo anche sotto il profilo tecnico. Risoluzione dell’immagine a parte, le differenze grafiche rispetto le edizioni PlayStation 3 sono praticamente nulle, anzi azzardando possiamo anche dire che l’episodio PS Vita ne guadagna dal punto di vista della pulizia. Sono pochissime le imperfezioni riscontrate e a conti fatti si tratta di uno degli spettacoli più belli che questa console è stata in grado di offrire finora, e sappiamo di che genere di macchina parliamo. Texture, shader, effetti di luce e acqua: tutto è di alto livello e non sfigurerebbe su una console casalinga. 
Bene anche l’aspetto sonoro, impreziosito da un ottimo doppiaggio in italiano e una colonna sonora non eccezionale ma gradevole, sebbene nel corso dei livelli tenda a nostro parere a divenire un po’ troppo ripetitiva.
Commento
LittleBigPlanet PS Vita è la dimostrazione migliore delle potenzialità di questa console portatile, sottovalutata finora da pubblico e sviluppatori stessi. Un ottimo titolo, degno e per certi versi anche superiore alle controparti console, longevo e in grado di sfruttare al meglio tutte le feature di PS Vita. In quest’ultimo caso anche troppo, alcune forzature ci suggeriscono di abbassare il voto di un paio di centesimi. Non una punizione, piuttosto la voglia di vedere presto un secondo LittleBigPlanet per PS Vita, migliorato in tutti i suoi aspetti. Siamo sicuri che ne vedremo delle belle. Auguri per la tua nuova casa, Sackboy.