Football Manager 2017: 10 regole per diventare allenatori di successo

Articolo a cura di Pietro Gualano

La strada per diventare il miglior allenatore del mondo è difficile e piena di insidie, ma ci sono alcune regole di base che possono facilitarvi le cose (a patto che le seguiate costantemente ovviamente). Nessuno qui ha la bacchetta magica, nessuno può garantirvi coppe e campionati o permettervi di acquistare Cristiano Ronaldo: quello che possiamo fare, con questa guida, è darvi 10 consigli per essere degli allenatori migliori, per aspirare a quei livelli che uomini come Sacchi, Mourinho o Malesani hanno raggiunto con anni di sacrifici e fatica. Cercate quindi, se possibile, di non dimenticare queste linee guida (e ringraziateci nella conferenza stampa dopo la vittoria della Champions!)

1) Modelli Virtuosi: come realizzarli (sulle orme di Torino, Sassuolo, Udinese)
2) Consigli utili dello staff, ecco quando ascoltarli
3) La magia del turnover: una panchina profonda
4) I mille ruoli dell’allenatore: la gestione dei giocatori
5) La disciplina: il coraggio del manager
6) Voi e lo staff: delegare serve davvero?
7) La teoria è tutto: l’importanza delle regole
8) Scout, preparatori e non solo: la preparazione della partita
9) La Brexit: un fattore imprevedibile
10) Le magie degli svincolati a costo zero: usateli!

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Le nostre guide per Football Manager 2017: Guida alle tatticheGuida alle giovani promesseGuida per principiantiGuida agli affari miglioriGuida agli svincolatiGuida ai budget delle squadre

 

1 – Modello Torino/Udinese/Sassuolo

Nel calcio moderno in cui i forti sono sempre più forti e i deboli sono sempre più deboli (specialmente in Italia) gli allenatori delle medio-piccole devono fare i conti con budget spesso infimi e inadeguati. L’unico modo per uscire dalla situazione di stallo in cui si trovano queste società è trovare un ragazzino, acquistarlo per pochi spiccioli, farlo diventare un fenomeno e venderlo a più di 10 milioni (un’operazione alla Pogba per intenderci). Ora, una strategia di questo tipo potrebbe riuscirvi una o due volte, ma difficilmente azzeccherete sempre il colpo perfetto… Il nostro consiglio, quindi, è di adottare il modus operandi di Udinese, Toro o Sassuolo: acquistate un tot. di giovani promettenti, vendetene uno (massimo due) all’anno e tenete gli altri. A questo punto investite parte del denaro in altri giovani da vendere negli anni successivi e così via, fino ad avere uno squadrone.

 

2 – Consigli utili dello staff

In Football Manager 2017 abbiamo una quantità di rapporti, osservazioni, schermate e analisi superiore rispetto al passato, quindi non ignorate mai il lavoro svolto dal vostro staff per voi. Le relazioni sono sicuramente il punto da cui partire per decidere acquisti e strategie in sede di mercato. Utilizzate tutte le figure professionali a vostra disposizione, fidatevi dei collaboratori competenti e cacciate senza pietà gli incapaci. Ricordate di selezionare il ruolo che desiderate coprire per visualizzare le statistiche correlate, i valori come sempre sono in scala 1-20. Troppe stagioni sono andate a farsi benedire a causa di allenatori o osservatori incompetenti e voi non avete di certo tempo da perdere!

 

3 – Squadra che vince si cambia

Nel calcio di oggi il detto “squadra che vince non si cambia” ha perso ogni significato. Spesso e volentieri si giocano tre partite a settimana, quindi è assolutamente essenziale avere una panchina lunga in grado di garantire turnover o coperture per infortuni. Ovviamente tenete sempre sotto osservazione il numero massimo di giocatori ammessi per la registrazione, ma evitate di ridurvi a schierare i primavera in ruoli chiave perché avete investito 100 sui titolari e 0 sulle riserve. Come li Napoli lo scorso anno, una panchina non sufficentemente lunga può assolutamente rischiare di farvi raccogliere meno punti di quelli che meritereste. In fase di mercato quindi bilanciate sempre le risorse economiche seguendo il mantra di dare una buona alternativa in ogni ruolo al giocatore titolare!

 

4 – Allenatore/Psicologo/Preparatore/Badante

I calciatori di Football Manager sono peggio dei bambini: cambiano umore spessissimo e passano rapidamente dall’esaltazione alla depressione più nera. Non dovete mai commettere l’errore di sottovalutare la componente psicologica del vostro lavoro: dei giocatori felici sono più efficienti sul campo, commettono meno falli di frustrazione e tendono a essere più fedeli in sede di trattativa contrattuale. Parlate spesso ai singoli incoraggiandoli ed elogiandoli, tenete riunioni di squadra e date il benvenuto ai nuovi arrivati: questo è il segreto per tenere in mano lo spogliatoio incarnando i tantissimi ruoli che la vostra figura richiede: non solo allenatore ma anche psicologo, preparatore e…perchè no, badante!

5 – Sergente di ferro

Certe volte l’unico modo per uscire da una situazione difficile è sbattere i pugni sul tavolo, chiudere i giocatori nello spogliatoio dicendo tutta la verità senza paura delle conseguenze. Anche in Football Manager è così, quindi non abbiate paura in certe occasioni di usare un approccio cattivo e aggressivo.  Come fare? Semplice: quando è il momento di parlare ai vostri uomini selezionate la voce “aggressivo” o “appassionato” e scegliete l’espressione più esplicita (o cattiva) possibile. Non siate disonesti: attaccate i vostri giocatori solo ed esclusivamente se avete effettivamente la sensazione che non stiano dando tutto in campo. Un allenatore molle ed eccessivamente tenero anche nei momenti più critici difficilmente farà strada.

 

6 – Delegate gente, delegate

Nelle vostre partite di Football Manager gestire in prima persona tutti gli aspetti della vostra società potrebbe rivelarsi controproducente. Difficilmente riuscirete a prestare la giusta attenzione alle decine e decine di cose da fare, quindi la soluzione è semplicissima: delegate. Possibilmente a qualcuno competente, quando possibile… Non abbiate paura ad assegnare incarichi ai vostri sottoposti, questo gioco è già abbastanza difficile di suo senza dover complicare ulteriormente le cose. Naturalmente ognuno resta libero di giocare le proprie partite come vuole, ma è oggettivamente molto più complesso arrivare alla vittoria gestendo ogni singola componente societaria. Vi sconsigliamo comunque di delegare la gestione del mercato e dei rinnovi contrattuali ai vostri collaboratori, i danni potrebbero essere irreparabili. Questo discorso, ovviamente, non vale per la gestione dei giovani che sono spesso numerosi e difficili da controllare in prima persona.

 

7 – Studiate il regolamento

Quando inizia la sessione di calciomercato e fate la vostra lista della spesa dovete tenere conto di un fattore fondamentale: il regolamento. Non ha nessun senso (e credeteci, capita molto spesso) spendere decine e decine di milioni in giocatori che poi non potranno essere registrati perché stranieri o troppo vecchi. Evitate di ridurvi agli ultimi giorni a vendere giocatori che non avreste ceduto solo per fare spazio ai vostri nuovi innesti, in futuro potreste anche pentirvene. 

La regola in vigore in Italia è folle, ne siamo consapevoli, ma cercate di tenere sempre a mente le basi quando pianificate una campagna acquisti. Lasciate, se possibile, i posti da extracomunitario liberi il più a lungo possibile…

 

8 – Filmati, numeri e 007

La preparazione della partita è tanto importante quanto la partita stessa, non sottovalutate questa fase perché con una buona tattica di partenza sarete già a metà del lavoro. Fortunatamente per voi il gioco vi offre un sacco di strumenti utili per decidere come e dove aggredire l’avversario, con filmati, statistiche, osservatori da inviare, tabelle e non solo. Non limitatevi a seguire ogni singola volta i consigli dello staff, l’intelligenza artificiale è buona ma può tranquillamente sbagliare quindi, se proprio dovete perdere, fate almeno in modo che sia per colpa vostra. Ricordatevi sempre di assegnare almeno un osservatore all’analisi dell’avversario e se necessario mandatene altri a visionare i principali giocatori dell’altra squadra. Solo così, infatti, potrete avere un quadro chiaro e preciso delle loro statistiche e in questo modo avrete la possibilità di agire in modo più consapevole.

 

9 – Brexit

Se allenate una squadra inglese o avete intenzione di fare affari con un team del Regno Unito dovete assolutamente tenere in considerazione il fattore Brexit. Lo scenario politico che vi si presenterà è imprevedibile, ma seguite con attenzione la vicenda perché potreste trovarvi con un blocco totale del mercato. Naturalmente la situazione potrebbe anche rimanere invariata, ma in caso di blocco assicuratevi di vendere i vostri giocatori britannici a peso d’oro.

 

10 – Mai più Andrea Pirlo

Le squadre senza soldi (e non solo) possono fare affidamento su giocatori in scadenza e svincolati. Questi calciatori costano poco o niente e garantiscono generalmente un apporto sufficiente, quindi non sottovalutate le offerte provenienti dal mercato degli indesiderati. Naturalmente potete cercare di forzare la mano per ottenere un giocatore prima della scadenza e strappare un taglio sul prezzo, ma questo non vi garantirà comunque un acquisto sicuro. Il discorso vale anche al contrario: assicuratevi che i vostri gioielli siano sempre blindati da contratti di più anni con clausole pesanti per evitare un caso come quello di Andrea Pirlo quando nel 2011 si ritrovò svincolato dal Milan per approdare poi per tanti anni ricchi di successi alla Juventus!