Alessandro Colantonio
Amori nascosti e passioni bollenti, feste in maschera e scenate di gelosia, truffe ai danni di principesse svedesi e lotte di potere per ottenere il controllo di strutture turistiche, figli segreti e nonne che cadono dalla cima di un faro…
Tutto questo delirio è accaduto nel giro di una puntata, o meglio, di una sessione di Pasión de las Pasiones, un gioco di ruolo basato sulle telenovelas che vi abbiamo già recensito qualche tempo fa, ma che torna su Player.it per parlarvi del suo piccolo ma efficace modulo di espansione Sangre y Pasión, pubblicato sempre da Need Games ma creato dalle manine dell’associazione Uno Critico, coi quali abbiamo già avuto il piacere di giocare a una dimostrazione leggendaria di Paranoia al Play 2025 di Bologna.
Abbiamo provato le novità di questo piccolo manualetto al Gamever di Napoli, partendo proprio dalla creazione dei personaggi con le nuove specifiche di Sangre y Pasión. L’atmosfera che si era creata al tavolo è piaciuta così tanto che i giocatori hanno voluto anche registrare sul momento una sigla che ho caricato sul mio profilo instagram! (video in basso).
Piccolo spillato, grandi prospettive
Sangre y Pasión introduce in Pasión de las Pasiones delle meccaniche inedite, oltre a presentare degli scenari ideati da Uno Critico, accompagnati da personaggi prefatti con i loro rispettivi libretti. Il libricino si presenta come uno spillato di una quarantina di pagine a cui sono stati preferiti dei disegni a differenza del manuale base che era gremito di immagini patinate. La cosa mi rallegra molto, dato che la presenza di quelle immagini era probabilmente l’unica nota negativa che per me aveva il manuale, sembravano immagini prese da siti stock.
Il layout grafico cattura a pieno la dimensione romantica delle telenovelas, ma soprattutto le singole avventure si adattano bene a ogni atmosfera grazie a disegni, font, sfondi e colori: per esempio Cena con el Crimen ha chiaramente riferimenti noir, mentre Promesas de Amor Eterno sembra un invito di matrimonio.
Avventure e libretti dei personaggi sono fatti di pagine staccabili, anzi, è proprio il manuale che invita a staccarle, tant’è che se si prova a leggere Sangre y Pasión in maniera tradizionale, passando da una pagina all’altra in ordine cronologico, si resterà parecchio confusi: le pagine hanno effettivamente senso logico solo una volta separate dal manuale. Ammetto che è una soluzione un po’ strana, anche perché se si voleva rendere tangibili e tascabili libretti e sessioni, esistono comunque i PDF.
Non solo personaggi, anche attori
Sange y Pasión aggiunge un po’ di pepe alle partite di Pasión de las Pasiones grazie all’introduzione di elementi semplici, quanto geniali, che alzano il livello delle partite su un piano meta-narrativo: gli oggetti di scena, i segreti e le mosse degli attori. Tali elementi, infatti, fanno concentrare i giocatori anche sul loro ruolo di attore, oltre a quello di personaggi di una soap opera. Ma andiamo con ordine…
Gli oggetti di scena, o prop, sono elementi tipici del personaggio interpretato che, sebbene possano essere sempre sventolati in giro come flavor, possono essere usati in termini meccanici aggiungendo un +1 ai tiri delle mosse. Nella sessione di prova al Gamever, per esempio, ci siamo inventati la soap opera El Juego Eterno (parodia di Gamever, appunto), un resort e casinò che avrebbe avuto di lì a poco una festa in maschera. Come prop di scena ho chiesto ai giocatori di prepararmi sia un oggetto relativo al proprio costume della serata in maschera, sia un oggetto iconico del personaggio.
I segreti possono essere sia dei personaggi, che degli attori. Nel primo caso, vanno giusto a sommarsi a sotterfugi, flashback e segreti già condivisi con il Master, e quindi semplicemente sono elementi che ricevono giusto una dovuta istituzionalizzazione. Nel secondo caso, invece, i segreti vanno a inserire elementi metanarrativi in gioco che sono in grado di scatenare il caos nelle sessioni.
Facendo sempre esempi con la nostra sessione al Gamever, c’era un giocatore, un Empleado, che come segreto da attore aveva firmato di nascosto un contratto con una soap opera rivale, e avrebbe dovuto lasciare messaggi subliminali di addio ai suoi telespettatori senza farsi scoprire dalla produzione – che in questo caso semplicemente significava non far capire agli altri giocatori che si trattava di un vero addio alla serie. Le sue giocate hanno preso davvero una piega malinconica (e divertente), fino al suicidio finale del suo personaggio, nell’esatto punto in cui è già morta un’anziana caduta accidentalmente.
Anche le mosse degli attori aggiungono un layer metanarrativo, permettendo non solo che i giocatori non presenti in scena possano interagire con più efficacia del semplice televoto in casi di mosse contrapposte tra altri giocatori, ma facendo anche in modo che possano ruolare fuori dall’inquadratura, dietro le quinte, per ostacolare i personaggi in scena o per cambiare le sorti della partita intera.
Le mosse da attori sono tre e ogni giocatore può usarne solo una per episodio:
- Approfittare della pausa sigaretta consente di “sbirciare la sceneggiatura” per conoscere i segreti di un altro personaggio.
- Rovistare dietro le scenografie permette di rubare un prop di scena a un personaggio, o di entrare in possesso di un prop nuovo.
- Sabotaggio della scena provoca un guasto tecnico che fa uscire di scena con la forza un personaggio, un effetto ottenibile però solo con un successo critico.
In ogni caso, siccome gli elementi di Sangre y Pasión da inserire in partita sono tanti per quanto semplici, il consiglio è di introdurli in maniera graduale, soprattutto se avete a che fare con nuovi giocatori che già dovranno apprendere le basi e i rudimenti del gioco base. Durante la nostra sessione di prova, per esempio, alcuni giocatori che erano alle prime armi con Pasión de las Pasiones hanno avuto difficoltà a ricordarsi di usare queste meccaniche in più, proprio perché erano concentrati sull’apprendere il gioco.
La telenovela nella telenovela
Sangre y Pasión spalanca una finestra di Pasión de las Pasiones su un set televisivo in cui le luci accecano, i microfoni restano aperti dopo aver girato tutte le inquadrature, e gli attori, a volte, interpretano sé stessi più di quanto recitino la loro parte. È un invito a sporcarsi le mani con il dietro-le-quinte, a mischiare la finzione con la finzione nella finzione, finché diventa impossibile capire dove finisce la trama e dove comincia l’ego degli attori. Questo manuale amplifica il melodramma di Pasión de las Pasiones quasi suggerendo con una certa dose di malizia che, in fondo, la vera telenovela è sempre quella che si consuma fuori dalle inquadrature delle telecamere, fuori dal tavolo di gioco… la vera telenovela è quella di noi giocatori, è la vita di tutti i giorni.