Tutorial D&D: Quando mancano i Giocatori – Guido’s Guide Vol.3

Quando mancano i Giocatori

Mi è capitato molto recentemente che una sessione sia saltata per la mancanza di un Giocatore. Una grande sfortuna, ne siamo tutti consci. Alla fine abbiamo giocato fino alle 5 di notte a Descent: un gran bel gioco, ma certamente non è la stessa cosa. Non penso che abbiamo sbagliato a non giocare, anzi nel nostro caso alla fine ha avuto senso, e tutto ciò mi ha dato lo spunto per scrivere questo articolo.

Come gestire le assenze dei Giocatori?

Di solito non mi viene da annullare la sessione solo perché manca un Giocatore, e immagino che per molti sia così. Ma il fatto è che tutto dipende dal gruppo e dal gioco. Cosa fareste se mancasse la metà dei giocatori? Oppure se ne mancassero cinque? Cinque su otto? Oppure cinque su tredici?

Se fosse assente quello che manca da tre sessioni, oppure quello che è letteralmente al centro dell’azione l’ultima volta che abbiamo giocato? Chiaramente non è un discorso facile ed è difficile dare delle regole, ma piuttosto posso dare dei consigli.

Quattro metodi classici

  1. Dare il Personaggio al Master
    Questo approccio è molto usato ma incontra facilmente numerose problematiche. Il Master utilizza solitamente dei png (personaggi non giocanti) e non dei Personaggi con la P maiuscola.
  2. Dare il Personaggio a un altro Giocatore
    La maturità, la pazienza, l’esperienza e l’interesse dei Giocatori sono requisiti fondamentali per rendere efficace questo trucco.
  3. Mettere il Personaggio fuori scena
    Se il Personaggio non c’è allora ci sarà certamente un motivo, anche molto seri. Andiamo avanti!
  4. Mettere il Personaggio in background
    Il Personaggio c’è ma non è importante, è li vicino a noi come al solito solo che non ne parliamo.

Ovviamente questi sono i metodi più classici: possiamo approfondirli quanto volete ma non hanno nulla di speciale, quindi ho deciso di proporvene altrettanti che potete provare.

Quattro metodi da provare

Side Quest

Questo metodo sfrutta la flessibilità temporale che abbiamo tra una sessione e l’altra.

Fondamentalmente stiamo mettendo il Personaggio in background, ma approfittiamo di questa situazione per approfondire qualcosa che invece abbiamo ignorato, o per andare a giocare un po’ con parti di un background o side quest. Per esempio possiamo giocare nel passato di uno dei Personaggi presenti e vivere una specifica storia che sappiamo essere accaduta.

Oppure si potrebbe parlare del tempo trascorso durante l’ultima volta che il gruppo si è fermato nel villaggio. Ci sono molto spesso dei buchi di tempo che decidiamo di saltare: ricordate di segnarveli così che la prossima volta possiate usarli per questo metodo.

La Lettera d’Amore

Questo metodo viene direttamente dal manuale di Apocalypse World II edito da Narrattiva.

Fondamentalmente stiamo mettendo il Personaggio fuori scena, ma in preparazione a quando il Personaggio tornerà il Master crea una lettera contenente un quesito. Cosa ti è successo?
Dopo una rapida introduzione della situazione, il Master elenca una serie di scelte che il Giocatore fa e permette molto rapidamente di impostare una nuova scena all’inizio della sessione successiva, con già un po’ di carne al fuoco, per ributtare il Personaggio nell’azione.

Non è facile e può sembrare un arte, ma è solo questione di pratica; eccovi un esempio:lettera del dm

Non è un gruppo, è un Cast

Questo metodo forse vi sembrerà strano, ma basta provarlo per capire quanto ormai ci siamo abituati.

 

D&D e Stranger Things
In una serie tv è difficile che tutti i personaggi stiano sempre in scena…

 

Fondamentalmente stiamo dando il Personaggio a un Giocatore, ma in realtà nessuno dei Personaggio è veramente di proprietà di un Giocatore. All’inizio della campagna creiamo vari Personaggi, sia che siamo Giocatori sia come Master; magari ne creiamo anche più del numero di Giocatori, e mettiamo tutte le schede al centro del tavolo.

Questo è esattamente come in una serie TV in cui, con un mega party, le loro azioni si intrecciano a creare trame molto più complesse. Ovvero, mettiamo in scena qualche personaggio, ne seguiamo le gesta e, quando sembra sensato, passiamo a un’altra scena con altri personaggi, in modo tale che i vari Personaggi non siano quasi mai tutti insieme e/o non siano quasi mai gestiti dalla stessa persona. Quando manca un Giocatore allora abbiamo perso uno “scrittore”, ma possiamo andare avanti senza problemi.

L’ospite speciale

Per quando avete dei giocatori che sapete ci saranno solo raramente.

A volte capita che ci sia quell’amico che è sempre ben voluto nel gruppo, ma che per una ragione o per l’altra non c’è quasi mai a sessione. Fargli creare un personaggio e usarlo quasi sempre come png durante le sessioni può diventare stressante, e prende molte più energie di quello che può sembrare.

Provate piuttosto a creare con lui una buona scusa per cui il suo personaggio sia esterno al gruppo e in alcune rare occasioni si unisca a loro per aiutarli con obbiettivi coincidenti. Questo trucco può essere usato su molti livelli, e può variare dall’oggetto magico che diventa senziente in modo apparentemente causale a un avventuriero che viene spesso incontrato mentre si sta già occupando di una missione di interesse per gli altri giocatori, e a cui possono unirsi per aiutarlo.

Un incantatore di D&D alle prese con una trappola

Cose da evitare assolutamente

Ci sono chiaramente anche dei comportamenti che sono “inefficaci” nel gestire efficacemente queste situazioni:

  • Volete punire chi salta la sessione?
    Ricordate sempre che perdere una sessione di gioco è già una punizione abbastanza grave, e pertanto non ha alcun senso aggiunge al danno la beffa. La motivazione dell’assenza è seria? Beh, è la vita, funziona così. Non pensate che giocare di ruolo sia più importante di ogni altra cosa, per voi (e per me) può esserlo ma non è assolutamente così per tutti.
    La motivazione non è molto seria oppure hanno accampato delle scuse? Qualcosa non va se hanno preferito non esserci: forse quello che state facendo non li attira oppure non è divertente per loro quanto pensate, quindi parlatene apertamente.
  • Poi c’è la questione dell’avanzamento.
    Gli altri sono andati avanti e gli assenti sono rimasti indietro; valutate la situazione come un gruppo e trovate un accordo su come gestire la cosa e usate sempre quello. Dare loro delle ricompense senza rischio? Oppure se rimangono indietro il gioco può sbilanciarsi? A che punto stiamo “punendo” il Giocatore? Risolvete questo dilemma insieme e ascoltate tutte le parti.
  • Il Personaggio è morto mentre il giocatore non c’era.
    Perché? Ce n’era bisogno? È almeno sensato? Vi giuro che per me è incomprensibile come una cosa del genere possa accadere, ci state perdendo tutti. Il Giocatore ha perso il Personaggio e per di più nel modo meno interessante possibile per lui, il gruppo ha perso un proprio elemento e il Master perde la possibilità di rendere la sua morte una parte della propria storia. Un totale fallimento insomma; evitate questa situazione con ogni mezzo a vostra disposizione… anche in caso di TPK (total party kill).