Etherstone, la recensione di un gioco da tavolo che ci fa salvare il mondo un draft alla volta

Copertina del gioco da tavolo Etherstone

Vita e morte in un ciclo indissolubile segnano da sempre quella che è l’esistenza delle creature di Nobura, uno sperduto pianeta dove il Vuoto incombe desideroso di porre fine all’esistenza di tutti i suoi abitanti. Un pericolo alquanto temibile, al quale è possibile sottrarsi solo potenziandosi e perseguendo la sopravvivenza con ogni mezzo a propria disposizione.

Quello che vi abbiamo appena descritto è il setting di Etherstone, gioco da tavolo di Virginio Gigli e Simone Luciani edito da Ghenos Games e basato sull’omonimo romanzo di Gonzalo Aguirre Bisi e William Allan Gosline. Un board game che abbiamo avuto modo di provare approfonditamente nelle scorse settimane e di cui siamo finalmente pronti a raccontarvi qualcosa di più.

Un mondo da salvare

In Etherstone ogni giocatore prende il ruolo di leader di una fazione di Nobura, in una lotta all’apparenza disperata contro le minacce del vuoto. Per sperare di uscirne vittoriosi sarà necessario ottenere quanti più punti possibile evocando entità, usando abilità e sconfiggendo minacce.

Tre carte di Etherstone
Un mondo da salvare – Player.it

Per farlo una partita a Earthstone si divide in due fasi successive, una di draft, dove ogni giocatore crea la sua mano di 7 carte come durante un qualsiasi draft di un tradizionale card game, e una principale dove avviene invece la partita vera e propria.

Prima di dare il via al gioco è però necessario predisporre il campo: una cosa che fortunatamente non occuperà molto tempo. I segnalini, compresi quelli punto il cui numero dipende da quanti giocatori ci sono al tavolo, vanno infatti posti in un’apposita riserva su un lato, mentre gli anelli riserva vengono posizionati a fianco, con al loro interno il relativo dado.

Dopo di che, sempre in base al numero di giocatori, si prepara il mazzo delle carte minaccia e se ne dispongono tre a faccia in su, con ogni giocatore che si appropria poi di un disco su cui segnare i propri punti vita. Pochi minuti, insomma, e si è pronti a giocare e a dare il via alla missione per salvare Nobura.

Draft ed evocazioni

Dopo aver disposto il tavolo in base anche al numero di giocatori, è ora di far cominciare la partita e provare a cambiare il destino di Nobura. Ogni match, come accennato in precedenza, si svolge in due differenti fasi, la prima delle quali consente di creare la propria mano iniziale e che ricorda da molto vicino quanto siamo abituati a vedere in un gioco di carte collezionabili come Magic the Gathering.

Ogni giocatore, dopo aver scelto il proprio leader tra due opzioni casuali, prende infatti in mano 7 carte Entità e ne sceglie una, passando le rimanenti al giocatore al proprio fianco. Tale operazione si conclude quando tutti hanno scelto la propria settima carta Entità e si trovano quindi nelle condizioni per dare il via alla fase principale.

Dadi, segnapunti e altri materiali di Etherstone
Draft ed evocazioni – Player.it

La fase principale vede invece i giocatori muoversi uno alla volta e compiere svariate azioni in un ciclo continuo fino al realizzarsi di alcune condizioni. Affinché una partita di Etherstone veda la fine, infatti, è necessario che si concretizzi una delle tre seguenti cose: l’esaurimento della riserva principale dei punti, del mazzo delle carte Minaccia o delle carte in mano a un giocatore. Appena avviene uno di questi fatti si completa comunque il round in corso e alla fine di esso viene calcolato il punteggio finale della partita e decretato il vincitore.

Prima di arrivare a una di tali condizioni si svolgono però svariati turni, che vedono i vari giocatori guadagnare Eatherstone, ossia le risorse del gioco, evocare carte, attaccare minacce e altro ancora, in una guerra senza confini contro il Vuoto.

Una serie di azioni semplici da imparare ma davvero accattivanti e che fanno subito sentire come se ci si trovasse all’interno di una battaglia per la propria sopravvivenza, dove ogni azione deve essere ponderata con la massima attenzione.

La sensazione, complice la fase di draft e le caratteristiche delle carte, ognuna dotata di punti vita, abilità speciali, costo di evocazione e forza, è poi proprio quella di trovarsi dentro un TCG, dove attivare sinergie, elaborare tattiche e prevedere le azioni degli altri giocatori. Un qualcosa che alla prova dei fatti funziona bene e che ci ha divertito per parecchie ore.

Tre leader di Etherstone
Draft ed evocazioni – Player.it

Direzione artistica

Un piccolo capitolo finale non potevamo poi non dedicarlo alle bellissime illustrazioni di Paolo Voto che arricchiscono le varie carte di Etherstone. Delle vere e proprie piccole opere d’arte, che donano all’intera esperienza un valore ancora maggiore e che non sfigurerebbero neanche come art di giochi come Magic.

Nei paragrafi di questo articolo potete trovarne diverse, che abbiamo selezionato tra quelle di maggior impatto, ma la cosa fantastica è che tutte riescono a mantenersi su un livello decisamente alto e a far immergere i giocatori nell’onirico ma cruento mondo di Nobura.

I materiali usati, poi, sono di ottimo livello e contribuiscono anch’essi all’appeal di Etherstone, che risulta quindi un gioco da tavolo tanto divertente da giocare quanto bello da osservare e tenere in mano.

Conclusioni

Etherstone è un ottimo gioco da tavolo fondato su meccaniche da card game, capace di offrire sfide veloci e rapide ma non per questo banali. La presenta di svariate abilità sinergiche e la fase iniziale di draft rendono infatti ogni partita differente e colma di situazioni nuove da affrontare. Le bellissime illustrazioni delle carte sono poi un quid non indifferente e aumentano non di poco il valore dell’intero prodotto.