Simone Alvaro "Guybrush89" Segatori
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Siamo a ottobre, Halloween si avvicina e questo è un periodo particolarmente proficuo per l’orrore nel mondo dell’intrattenimento: l’horror mistery Weapons ha sbancato il botteghino cinematografico estivo, il disturbante Silent Hil f e l’incubo post-umano di Cronos: The New Dawn sono tra gli horror più giocati della stagione (insieme a Little Nightmares 3 appena arrivato) e anche in ambito gioco di ruolo si respira un clima particolarmente terrificante grazie a POZZO, l’italianissimo party game di Hollow Press.
E allora perché non sedersi tutti insieme e imbastire una bella partita ad un gioco da tavolo putrescente, pieno di zombie famelici ma in salsa supereroistica? Ci siamo quindi seduti a giocare con DCeased: Gotham City Outbreak e siamo pronti a raccontarvi la Gotham decadente del gioco in questa recensione.
Batman e Zombicide, il nuovo dinamico duo
So che ogni appassionato di gioco da tavolo che ci legge e si rispetti sa benissimo cosa sia Zombicide, ma se siete appena resuscitati da sotto una lapide dimenticata in qualche angusto angolo del globo, dovete sapere che Zombicide è uno dei giochi da tavolo di zombie, cooperativi, più famoso al mondo. Un gioco che è andato oltre i suoi confini creando un vero e proprio sistema di battaglie a scenari che può essere applicato a più tematiche, universi, ambientazioni e franchising.
Medioevo, Far West, persino le Tartarughe Ninja, Zombicide ha visto e vede tutt’ora tantissime tipologie di ambientazioni eppure quella del crociato incappucciato risulta essere uno dei migliori connubi disponibili attualmente a meno che non odiate proprio Batman e compagni (ma in quel caso spero che uno zombie famelico vi trovi ora).
Il motivo di un’unione tanto perfetta è presto detto: Gotham City è un luogo oscuro, angusto, pericoloso di natura e l’aggiunta degli zombie è come la razione di ketchup extra al vostro cesto di patatine. Ma non solo, perché Batman e tutto il suo immaginario, le missioni che compie con la bat-famiglia, le avventure svolte a braccetto con alcuni criminali, sono linfa vitale fresca per il sistema Zombicide, capace di attrarre anche chi Zombicide lo ha già giocato in ogni salsa.
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Dalle strade di Gotham alla Batcaverna
Ma andiamo al pratico: tabellone alla mano e avventura scelta, nel gioco si deve raggiungere l’obiettivo (che va dal salvare ostaggi a liberare l’area, fino a portare a termine obiettivi secondari come la ricerca di alcuni oggetti) cooperando con gli altri giocatori. Si gioca a turno e se si gioca in 2 è possibile controllare 2 eroi a testa. Questo per equilibrare ogni modulo avventura e fronteggiare la generazione continua di zombie che, fidatevi, può essere estrema.
Ogni giocatore può muovere i suoi personaggi durante il turno, aprire porte, esplorare stanze, combattere e potenziarsi. Ogni eroe a disposizione (o villains visto che in DCeased: Gotham City Outbreak bisogna fare di necessità virtù e salvarsi la pelle con chi è rimasto) ha delle abilità specifiche che può utilizzare al raggiungimento di un certo livello di esperienza, che sale portando a termine missioni ed eliminando i nemici. Batman e Poison Ivy ad esempio hanno abilità a distanza che possono colpire gli avversari anche da zone limitrofe a quella del combattimento, Bane invece è una vera e propria arma di distruzione di massa, letale negli attacchi ad area.
Se gli eroi vi sembrano potenti non avete ancora sentito parlare degli eroi zombie, i veri villains del gioco e che fanno parte dell’Orda guidata dal gioco stesso. Killer Croc è molto veloce e in grado di eliminare facilmente uno dei vostri eroi, il Joker invece è il nemico più infido e in grado di generare altri veloci nemici sul tabellone. Si combatte tanto DCeased: Gotham City Outbreak, eppure ogni scontro è diverso, strategico, eccitante ed il gioco è in grado di ribaltare la situazione in pochissimo tempo.
Gli avversari vengono infatti gestiti dal gioco in maniera intelligente e, a meno di non barare, sembra quasi di avere contro avversari umani pronti a farvi vendere cara la pelle.
Sul fronte delle abilità segnaliamo giusto qualche personaggio meno equilibrato di altri e più sfortunato in termini di statistiche, niente di troppo sbagliato ma nel caso non lasciatelo da solo a proteggere gli ostaggi.
Miniature, dadi, segnalini e avventure, tanta, tanta roba
La scatola di DCeased: Gotham City Outbreak è ricca di cose:
- 6 Miniature Supereroe
- 4 Miniature Eroi Zombie
- 6 Pedine Passante
- 50 Pedine Zombie
- 4 Basi Colorate
- 8 Segnapunti
- 4 Indicatori di Punti Esperienza
- 6 Dadi
- 4 Tessere di Gioco (a due facce)
- 6 Schede Identità dei Supereroi
- 83 Mini Carte
- 35 Segnalini
- 1 Regolamento
Questa che potete leggere sopra è la lista presa dal sito ufficiale di Asmodee che porta il gioco Cmon e DC in Italia. Come potrete immaginare la cura nei dettagli è spaventosamente alta. Le miniature sono abbastanza plasticose, ma hanno tantissimi particolari come le foglie sul costume di Ivy o la muscolatura di Bane.
Oltre alle 10 miniature, le pedine zombie sono veramente tantissime e nelle fasi più concitate, quando sono tutte o quasi a tabellone si sente la pressione dell’invasione dell’orda e si ha quasi paura di girare la prossima carta per evitare di essere azzannati da quella mandria inferocita.
Una delle cose più interessanti è che il tabellone contiene ben 12 avventure con obiettivi e locations differenti e una durata e una difficoltà crescente. Tutte ambientate in luoghi chiave del mondo di Batman come le strade di Gotham City, la Batcaverna, Villa Wayne ma persino la Torre dell’Orologio in cui è ambientato un modulo extra, scaricabile a parte e di cui è disponibile il QR all’interno della scatola.
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Giocando a DCeased: Gotham City Outbreak ci si cala perfettamente in un’avventura oscura di Batman, dove la collaborazione è tutto e chi abbandona il gruppo è perduto. Le sensazioni sono tangibili, ogni mossa va pianificata e raggiungere gli obiettivi non è così facile come può sembrare. È bello sentirsi un eroe in un mondo di zombie (anche se si interpreta un villains), e pure se per preparare il gioco ci vuole un po’, vista la grande mole di materiali presenti nella scatola, quando si inizia a giocare il tempo vola. E ogni volta che si deve aprire una nuova porta ci si chiede “sarà la scelta giusta o condannerò per sempre il mio gruppo?” La risposta datecela voi se sceglierete di provare il gioco.
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