Anche se molti bonus non torneranno nel 2026, questa misura si farà e potrebbe darti 1500 euro. Ecco quali requisiti devi avere per chiederla.
Con il 2026 che arriva è importante sapere anche quelli che sono i bonus che potresti ricevere dallo Stato attraverso le misure che sono presenti nella manovra. Manovra che deve coprire l’anno che sta per arrivare. Nel 2026 ci sono diverse misure interessanti che si possono attivare per evitare di ossessionarsi per qualunque piccola spesa.
Uno di questi bonus, se hai i requisiti, può darti 1.500 euro da usare proprio per migliorare la vita di tutti i giorni. Si tratta di una misura tra le tante che sono state inserite nella manovra e quindi potrebbero esserci ancora piccoli cambiamenti prima che il testo diventi quello ufficiale, ma è difficile che ci sia uno stravolgimento totale.
Le caratteristiche principali, quindi, rimarranno queste. Vediamo più nel dettaglio per che cosa è stato pensato questo bonus da 1.500 euro e quindi a chi è destinato nei fatti.
Ecco come funziona il bonus da 1.500 euro per le famiglie italiane
Di solito i bonus servono per aiutare le famiglie che sono in evidente difficoltà. E il governo ha trovato diversi modi per aiutare chi fa fatica ad arrivare alla fine del mese. La misura di cui parliamo oggi serve in parte ad ammortizzare la spesa e in parte, questa è la volontà dichiarata del governo, a migliorare la qualità dell’istruzione delle future generazioni garantendo libertà di scelta.

Il bonus da 1.500 euro che è stato inserito in manovra, infatti, serve a coprire le spese relative alle rette delle scuole paritarie per i ragazzi che frequentano le medie oppure i primi anni delle superiori. Si tratta di un bonus che quindi può dare garanzie a quelle famiglie che vorrebbero sfruttare un istituto paritario ma non hanno i fondi necessari.
I requisiti per poter attivare il bonus, oltre a quello scontato dell’avere un figlio che frequenti le medie o i primi due anni delle superiori in una scuola paritaria, sono quelli dell’ISEE. Il bonus può essere richiesto infatti solo da chi ha un ISEE entro i 30.000 euro.
Dato però che la copertura è di 20 milioni di euro per il 2026, verranno approntate anche delle liste con scaglioni che sono valutati in maniera inversamente proporzionale al reddito. Questo significa che più il reddito ISEE si avvicina alla soglia dei 30.000 euro, minore sarà il contributo, con quello da 1.500 euro che viene chiaramente destinato a chi ha l’ISEE più basso.
Il bonus, come accennavo prima, è tra quelli inseriti nella manovra che deve essere licenziata per il 2026 e quindi potrebbero esserci degli aggiustamenti prima che il testo raggiunga la sua forma definitiva, ma è difficile, data la copertura economica già calcolata, che ci siano stravolgimenti totali. Per quelle famiglie che avrebbero voluto far studiare i figli in un istituto paritario ma non hanno mai avuto i mezzi, questo bonus potrebbe essere un’ottima soluzione. Quello che resta da vedere è come si potrà richiedere il bonus.
