Ormai, di fronte a ogni immagine spettacolare, pensiamo a una modifica digitale, all’intervento di un modello generativo. Non è così per La Caduta di Icaro.
L’opera nasce da un’idea visionaria e da una perfetta sincronizzazione tra colpo d’occhio, gesto fisico e scatto. Ed è così che è nata un’immagine che sembra uscita da un sogno e che sa di mito antico. C’è già chi parla di foto del secolo.
L’autore della fotografia è un astronomo: Andrew McCarthy. E a meravigliare chi guarda l’immagine è la consapevolezza di trovarsi di fronte a un fatto reale. All’istantanea di un uomo che si lancia nel vuoto e che per un istante si perde nel riflesso solare. La bellezza è tutta lì: nella sagoma che si sovrappone al disco del Sole.
Non c’è artificio digitale, non c’è lo zampino di un’intelligenza artificiale. Dietro quest’immagine che sta facendo il giro del web c’è un’idea chiara e la pazienza di un esperto di astronomia e di fotografia che ha piazzato dei telescopi nel deserto e ha calcolato il momento esatto in cui scattare, per catturare l’attimo fuggente.
Ne La Caduta di Icaro, McCarthey dimostra grande precisione tecnica. E c’è tensione mitologica. L’opera è intitolata The Fall of Icarus perché richiama la tragedia del figlio di Dedalo che, nel racconto classico, volle avvicinarsi troppo al Sole. Un tema che coinvolge tutti. Da sempre, il Sole è il simbolo del limite umano. Icaro è l’esploratore che si lascia andare a una curiosità mortale, che vola troppo vicino all’astro rischia di farsi male.
La bellezza della foto che riafferma il primato del vero: The Fall of Icarus di Andrew McCarthey
Gli astronomi antichi, osservano la stella del nostro sistema solare e associavano la sua potenza al dio Elios o ad Apollo. Gli astronomi contemporanei osservano i suoi brillamenti continuando a ignorare molti dettagli sulla sua vera natura. E oggi, un paracadutista che sembra attraversare quel disco, suscita in tutti un brivido di tensione.

L’immagine rappresenta l’uomo che sfida la natura, lo spirito che si getta a capofitto in un mistero. E c’è un altro dettaglio interessante. Il Sole, proprio in questi mesi, si trova nel picco del suo ciclo undecennale. Le tempeste solari sono particolarmente forti e dunque capita di ammirare aurore anche a latitudini insolitamente basse.
La Caduta di Icaro non è solo la conferma che il vero vince sull’artificiale. Rappresenta anche una sintesi tra prospettiva poetica e consapevolezza scientifica.
Ma chi è l’audace paracadutista? Si tratta di un amico del fotografo: Gabriel Brown, youtuber e appassionato di sport estremi. Per permettere a McCarthey di fare la sua foto, Brown ha saltato da un ultraleggero perfettamente allineato tra l’obiettivo e il Sole.
