Elon Musk rischia di perdere tutto quello che ha? Di certo qualcosa sta perdendo e a rimetterci è in particolare una delle sue società, nel mirino di tanti.
È molto probabile che nessuno avesse previsto il modo in cui quella che possiamo definire discesa in campo politico del proprietario di Tesla e di quello che una volta si chiamava Twitter, tra le altre cose, avrebbe provocato le reazioni globali stizzite che invece abbiamo iniziato a vedere dall’attimo in cui è stato chiaro quello che Elon Musk avrebbe fatto all’interno dell’amministrazione americana.
Ora però la situazione è talmente tanto complicata che c’è un nuovo pericolo che è stato messo nero su bianco e che quindi viene certificato e riconosciuto. A rischio proprio una di quelle società cui il miliardario sudafricano tiene di più.
Per le società di Musk è un brutto momento, ci sono le carte
Nonostante l’etichetta che gli è stata affibbiata da un po’ di tempo di visionario e genio, sembra che Elon Musk sia riuscito a non prendere in considerazione quello che sarebbe diventato il sentimento pubblico globale nei suoi confronti. Non solo nella community dei gamer che per esempio proprio di recente lo ha distrutto online mentre moriva ripetutamente in una partita di Path of Exile 2, ma in generale nella community del mondo composta da cittadini e cittadine.

A partire dai cittadini e dalle cittadine degli Stati Uniti dove il coinvolgimento del proprietario di Tesla con l’amministrazione guidata da Trump ha scatenato proteste ferocissime. E queste proteste si sono poi espanse anche ad altre parti del mondo e hanno preso di mira di nuovo le automobili elettriche di Musk.
La situazione ora è talmente tanto complessa e le proteste sono talmente tanto diffuse che sono state inserite tra i fattori di rischio nelle scartoffie che Tesla è costretta periodicamente a inviare agli organi di controllo federali negli Stati Uniti.
Lo scorso mercoledì è infatti stato messo nero su bianco che le proteste che possono verificarsi contro Elon Musk sono un fattore di rischio che potrebbe danneggiare l’investimento che si potrebbe fare nella sua società di auto elettriche.
Riconoscere nero su bianco che le proteste sono un possibile problema e non solo un fastidioso disguido è per una delle associazioni che si occupa di organizzare le proteste un riconoscimento che viene visto con estremo orgoglio.
Perché è chiaro che se gli avvocati della grande società che appartiene a Elon Musk sono costretti a mettere quello che fai tra i fattori di rischio ufficiali da presentare agli azionisti è chiaro che qualcosa si sta effettivamente muovendo.
Ed è evidente a partire dai profitti che rispetto all’anno scorso sono crollati a causa delle pochissime vendite, per lo più provocate proprio dal sentimento contrario alla stessa esistenza di Elon Musk a capo della società. I profitti erano già crollati nel del 2024 rispetto al 2023 e nell’ultimo report il netto è sceso del 71%, rispetto a quello che era l’ultimo quarto dell’anno scorso.