Google acquisisce Chushou, piattaforma cinese di eSports

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Google investe negli eSports

Quando c’è la possibilità di fare tanti soldi, le grandi aziende rispondono sempre presente e non perdono tempo in chiacchiere, ma investono ingenti capitali sicure di un ritorno dell’investimento. Gli eSports rappresentano oggi, e lo faranno in futuro, un investimento senza troppi rischi, soprattutto per chi sa gestire fortune così cospicue.

Google sa quando entrare in campo e non poteva certo farsi sfuggire questa occasione. Tutti ormai si sono accorti delle potenzialità economiche degli sport elettronici e molti si accalcano per avere la propria fetta. Google ha fatto la sua mossa: ha acquisito una piattaforma cinese di streaming, Chushou.

Chushou è una start-up cinese che si occupa della trasmissione in streaming di tornei di videogiochi, un po’ come avviene su Twitch. Grazie ad alcuni dati molto interessanti, veniamo a sapere che Chushou, fondata nel 2015, aveva fatturato quasi 60 milioni di dollari nel 2016, raddoppiando questa cifra alla fine del 2017 e raggiungendo così quota 120 milioni di dollari.

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L’interfaccia di Chushou è molto colorata e abbastanza immediata, anche se forse un po’ troppo fumettosa. La piattaforma cinese di live streaming può vantare ben 90 milioni di giocatori registrati.

Su Chushou i giocatori possono trasmettere in streaming le proprie performance “armati” di mouse e tastiera o di joypad, e non si pensi che i numeri siano irrisori. Certo, i numeri raggiunti da Twitch (di proprietà di Amazon) sono molto più considerevoli, ma la piattaforma cinese può vantare per ora 90 milioni di utenti registrati8 milioni di giocatori attivi sull’app mobile e 250.000 dirette streaming al giorno. Ora che Chushou è di Google avrà senza dubbio una portata maggiore e potrà allargare il proprio bacino d’utenza.

Google vuole entrare nel mercato cinese

Con questa acquisizione, Google vuole prendere due piccioni con una fava, infatti, oltre ad accaparrarsi una delle start-up più importanti del paese asiatico che gli permetterà di entrare in pianta stabile nel mondo degli eSports, il motore di ricerca palesa la sua intenzione di spingersi nel mercato cinese. Ricordiamo che in Cina Google è stato bloccato dalle autorità nel 2012.

Questa non è la prima mossa messa in atto da Google per “infiltrarsi” nel mercato cinese, infatti, nel 2015 Google è diventata uno dei maggiori finanziatori di Mobvoi, start-up cinese che si occupa di intelligenza artificiale. Frank Lin, supervisore delle politiche di Google in Asia, ha dichiarato:

Chushou ha costruito una piattaforma impressionante, con una base in rapida crescita di creatori di contenuti e consumatori e piani di espansione intelligenti

La notizia non ha lasciato indifferenti i media e gli esperti di mercato di tutto il mondo: