Momenti BG 32: La Guerra della Bestia, Parte 1

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Ullanor, la culla dell’impero orkesco di Urlakk Urg, uno dei più grandi kapiguerra della storia galattica e colui la cui morte segnò il Trionfo di Ullanor. Fu durante questo evento, avvenuto nel 000.M31, che l’Imperatore nominò Horus Signore della Guerra. Quella era la fine della storia di Urlakk, ma non la fine di Ullanor.

Nel 544.M32, l’Imperium iniziò il suo più grande scontro con la razza degli Orki. Sul pianeta Ardamantua (nel Segmentum Solar), i Magli Imperiali, la Guardia Imperiale e l’Adeptus Mechanicus stavano affrontando degli xenos insettoidi chiamati Chromes, quando gli Orki giunsero con una luna d’attacco, ossia un costrutto dalla grandezza realmente paragonabile a quella di un satellite orbitante intorno a un pianeta. Questa luna d’attacco, oltre alla gravità improvvisamente generata dalla sua mera presenza e vicinanza, sfoderò un arsenale mai visto. Dal suo interno iniziarono a fuoriuscire fiumi apparentemente infiniti di navi e delle tecnologie gravitazionali devastarono la crosta terrestre di Ardamantua. Come se non bastasse, ondate di pelleverde scesero sulla superficie per macellare qualsiasi cosa. Questi orki risultarono essere immensamente più grandi del solito, i ragazzi erano praticamente dei kapi e a loro volta i kapi erano ancora più giganteschi. Tra di loro spiccava l’orko che venne identificato per la prima volta come La Bestia, un mastodonte alto una decina di metri. Per difendersi dall’attacco, l’Imperium mobilitò tutti i Magli Imperiali rimasti sulla Terra, ma ciò non bastò. I sopravvissuti furono pochissimi, il Capitolo dei Magli Imperiali venne annientato e rimase solo il Capitano della 2° Compagnia Koorland, il quale riferì di aver visto La Bestia.
Da quel momento iniziarono i due anni della Guerra della Bestia. La luna d’attacco comparsa su Ardamantua non si rivelò essere una creazione solitaria. Gli Orki sfoderarono un’intera flotta di lune d’attacco, capaci di spostarsi a velocità altissime nel Materium attraverso una dimensione chiamata subspazio ed equipaggiate con potenti tecnologie gravitazionali e portali che permettevano di far arrivare immediatamente una quantità virtualmente infinita di navi orkesche. Gli orki della Bestia, la quale iniziò a propagare psionicamente il suo messaggio “Io sono massacro!” attraverso tutta la galassia, si rivelarono diversi da tutti. Essi erano mediamente molto più grandi e dall’intelligenza superiore. Dimostrarono acume in battaglia e manovre astute durante le battaglie spaziali, comprese delle ritirate tattiche.

L’intero Imperium venne mosso in diversi modi da questa guerra. Il Capitano Koorland richiamò tutti i Capitoli Successori dei Magli Imperiali tramite il protocollo dell’Ultimo Muro, così da trovare un modo di affrontare La Bestia e risolvere la questione del Capitolo Progenitore distrutto. Proprio questa questione venne inizialmente nascosta all’opinione pubblica per ordine dei Sommi Signori della Terra, poiché la distruzione di un Capitolo di Prima Fondazione avrebbe sicuramente devastato il morale delle truppe. Nel frattempo, i Maestri Capitolari dei Successori presenti nominarono Koorland il nuovo Maestro Capitolare dei Magli Imperiali, sebbene lui non pensasse di meritare tale grado, poiché lo aveva ricevuto solo a causa della morte dei propri fratelli. I Maestri Capitolari presenti erano Maximus Thane dei Fists Exemplar, Quesadra dei Magli Scarlatti, Bohemond dei Templari Neri (in quel momento Maresciallo, con l’avanzare della guerra si riferiscono a lui come Grande Maresciallo, facendo intuire la morte di quello precedente), Issachar degli Excoriators. Solo dopo risposero al protocollo anche Malfons dei Cavalieri di Ferro, Vorkogun dei Carnefici ed Euclydeas dei Bevitori di Anime.

Il Lord Inquisitore Puritano Lastan Neemagiun Veritus considerò la Rappresentante Inquisitoriale Marguarethe A. Wienand una traditrice e diede ad alcuni suoi agenti il compito di ucciderla. Lei, grazie alla sua accolita Rendenstein (con la quale aveva una relazione) e l’assassino Esad Wire, agente del Gran Maestro dell’Officio Assassinorum Drakan Vangorich, riuscì a simulare la propria morte e a scappare dal Palazzo Imperiale dirigendosi verso la Fortezza Inquisitoriale, situata in quella che attualmente è l’Antartide.

Quintarn e Prandium, nel Regno di Ultramar, vennero attaccati, occupando gli Ultramarine e vari Successori. Gli Angeli Sanguinari riuscirono a distruggere una luna d’attacco. Alcune Mani di Ferro riuscirono ad inviare tre compagnie verso la Terra. I Guerrieri di Ferro vennero attaccati dagli orki su Klostra, nella zona del Maelstrom. Vennero riportate campagne da parte di Lupi Siderali, Salamandre e Guardia del Corvo. Questi fuoron solo alcuni conflitti riportati, ma in realtà la Guerra della Bestia coinvolse tutti i Segmentum. Era praticamente un attacco a tutta la galassia.

L’Adeptus Mechanicus, dal canto suo, cercò di sfruttare la situazione. Il Fabricator-General Kubik riunì decine di migliaia di cadaveri di orki avviando il Grande Esperimento che coinvolse tecnologia orkesca e il Labirinto Noctis. Il Grande Esperimento aveva l’obiettivo di replicare la tecnologia di teletrasporto orkesca, in modo da usarla per spostare Marte e metterlo al sicuro. Il primo collaudo riuscì a spostare la luna Phobos da una parte all’altra di Marte, ma gli agenti di Vangorich del tempio Vanus ottennero man mano varie informazioni…

Il Lord Ammiraglio della Marina Imperiale Lansung, spinto da Wienand (quando non era ancora scappata), lanciò la Flotta da Battaglia Solar in un’offensiva contro la luna d’attacco arrivata a Porto Sanctus. Fu lì che gli orki dimostrarono le loro ritirate tattiche e la loro strana intelligenza, mettendo in difficoltà Lansung. L’Imperium riuscì a conquistare la propria vittoria, pur subendo molti danni. Lansung viaggiò velocemente verso la Terra trionfante mentre il resto della flotta procedeva verso la rotta di ritorno e, pur avendo ottenuto una vittoria, la partenza della Flotta da Battaglia Solar privò la Terra di una grossa parte delle proprie difese spaziali.
Fu in quel momento che una luna d’attacco apparve nell’orbita della Terra. La sua improvvisa gravità scatenò un terremoto sulla Terra, ma poi la luna rimase immobile, senza alcuna attività. Il terrore si scatenò sulla Terra e i Sommi Signori della Terra discussero a lungo per trovare una soluzione, la quale sembrò essere offerta da Juskina Tull e Mesring, rispettivamente la Portavoce dei Capitani Cartisti e l’Ecclesiarca dell’Adeptus Ministorum. Venne annunciata la Crociata Proletaria: milioni di soldati della Frateris Militia e civili, insieme a un discreto numero di Guardie e Arbitrator vennero trasportati sulle navi della Flotta Mercante di Tull, sferrando un attacco diretto verso la luna orkesca. Vangorich, Veritus, Lansung e altri Sommi Signori della Terra considerarono questa idea un puro atto di pazzia, ma niente riuscì a impedire il lancio della Crociata Proletaria.

Fu un disastro. La luna rispose immediatamente all’attacco facendo apparire le proprie navi dal portale, a milioni morirono prima di riuscire a raggiungere la superficie esterna della luna. Molti altri ci riuscirono, ma gli orki usarono la loro tecnologia per spostare letteralmente le montagne della luna e schiacciare gli invasori. Tra i pochissimi sopravvissuti ci fu un Mercante Corsaro e il suo equipaggio, la cui nave venne attaccata dalla fanteria orkesca. Ciononostante, non fu un attacco con l’obiettivo di uccidere. La nave tornò sulla Terra, raggiungendo il Palazzo Imperiale. Vangorich intervenne controllando chi ci fosse all’interno della nave e ne scese il Mercante Corsaro con alle spalle tre orki, ossia uno con due guardie del corpo. Il Mercante Corsaro espresse le intenzioni degli orki dicendo “Vogliono solo parlare” e infatti così fu. L’orko con un lungo abito e un bastone si presentò ai Sommi Signori della Terra come l’ambasciatore Bezhrak parlando in Gotico e offrì all’Imperium due possibilità: arrendersi o morire. In quel momento i Sommi Signori della Terra risultarono gli stupidi della situazione, non seppero mettersi d’accordo, schiamazzavano come scimmie impazzite e alcuni urlarono contro Bezhrak, finché lui capì la loro risposta e si ritirò tornando sulla luna d’attacco.

Ovviamente tutto ciò non bastava, perciò arrivarono gli Eldar. Eldrad Ulthran aprì un portale che permise a una troupe di sette Arlecchini, tra cui la Veggente Ombra Lhaerial Rey, di entrare proprio in mezzo al Palazzo Imperiale. Sebbene dicessero di venire in pace, gli Arlecchini ammazzarono chiunque si mettesse in mezzo per impedire loro di raggiungere il Trono d’Oro, compresi vari Custodes. Alla fine sopravvisse solo Lhaerial Rey, la quale venne imprigionata. Quando parlò, disse di dover riferire un messaggio direttamente all’Imperatore e cercò di usare come prova un dente di drago di Nocturne, descrivendolo come un oggetto donato ad Eldrad da parte di Vulkan, ma non si fermò lì. Sostenne che Ulthwé avesse calmato le correnti Warp intorno alla Terra in modo che i rinforzi imperiali potessero arrivare prima, ma disse anche che la vera minaccia (Caos) si stesse riunendo.

Tutto questo fu solo un assaggio di grandi battaglie, duelli e rivelazioni…

Bibliografia

  • The Beast Arises: I Am Slaughter, di Dan Abnett
  • The Beast Arises: Predator, Prey, di Rob Sanders
  • The Beast Arises: The Emperor Expects, di Gav Thorpe
  • The Beast Arises: The Last Wall, di David Annandale
  • The Beast Arises: Throneworld, di Guy Haley
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