Last Day of June – Hands On

Articolo a cura di Iris Prina

Last Day of June, il nuovo titolo dello sviluppatore italiano Ovosonico e del publisher 505 Games, è in dirittura d’arrivo e noi abbiamo avuto la possibilità di provarlo in maniera approfondita per la seconda volta. Vogliamo raccontarvi il nostro viaggio nel suo mondo fatto di colori come fossero su tela e malinconia, seguiteci!

Ascoltate in silenzio

La storia di Last Day of June è caratterizzata da una narrazione silenziosa, tutto viene “raccontato” attraverso un linguaggio incomprensibile, seguendo gesti ed espressioni che in realtà non ci sono. Sì, avete letto bene, i protagonisti non hanno volto in realtà, ma anche così riescono a trasmettere una varietà di emozioni che sembrerebbe impensabile. Proprio in questo il gioco riesce benissimo, scoprirete tanto, semplicemente osservando e “sentirete” a un livello differente rispetto a quanto siete abituati solitamente. Last Day of June parla di perdita e vi chiede cosa sareste disposti a fare pur di salvare la persona che amate. Vi costringe a una lotta continua contro il destino, per tentare di cambiare l’amara sorte.

Loop spazio-temporale

Il gameplay si basa unicamente sull’esplorazione e sulla risoluzione di enigmi. Nei panni del protagonista vi ritroverete a ricostruire il tragico avvenimento che apre la storia, vivendo dei veri e propri flashback nei quali sarete chiamati di volta in volta a rimuovere gli ostacoli che si pareranno sul vostro cammino. Tutto si svolge a partire da una sorta di hub che vi mette davanti delle tele da riempire e che saranno il veicolo per rivivere e modificare i vostri ricordi. Ogni scelta sarà fondamentale, perché porta a determinate conseguenze e il vostro compito sarà quello di incastrare correttamente i “pezzi del puzzle”, in modo da arrivare alla soluzione ottimale. All’interno di ogni ricordo sono anche presenti dei collezionabili, sotto forma di bolle, che una volta raccolti potrete visualizzare come fotografie in un apposito menu. Anche questo è un modo per suggerirvi momenti e ricordi che hanno animato il passato dei vari personaggi, per approfondire ulteriormente la dimensione narrativa.

Direttamente da una tela

Dal punto di vista puramente artistico il gioco è un piccolo gioiello: sembra di guardare un quadro impressionista in movimento. Tutto è caratterizzato da tocchi di colore, con una palette sempre azzeccata e uno stile che ricorda vagamente i disegni di Tim Burton. Non lasciatevi ingannare però, perché tutto ha comunque una forte personalità. Anche l’accompagnamento sonoro è molto curato, mai invadente e fornisce un commento sempre adeguato alle situazioni. Abbiamo provato il gioco su una PlayStation 4 standard e dal punto di vista tecnico non abbiamo notato problemi o sbavature.

Conclusione

In Conclusione, le impressioni dopo le prime tre ore di gioco sono estremamente positive, resta da vedere come si comporterà la versione finale. L’unico rischio è la ripetitività di alcuni momenti, che rischiano di stancare i meno pazienti. Noi attendiamo fiduciosi il 31 agosto 2017, data di uscita di Last Day of June su PlayStation 4 e PC, vi consigliamo di tenerlo sul vostro radar!