NioH – Demo Provata

Articolo a cura di Domenico De Rosa

Dopo il primissimo assaggio offertoci da Koei Tecmo, la nuova demo di NioH è disponibile (per tutti) su PlayStation 4. Ovviamente, non potevo esimermi dal calarmi nuovamente nei panni di William e affrontare la dura sfida proposta dal titolo. Molti sono stati i cambiamenti e le nuove meccaniche di gioco aggiunte dagli sviluppatori, ma una cosa non è per nulla cambiata rispetto alla precedente demo: il numero di imprecazioni lanciate durante le varie sessioni di gioco!

Cosa diamine è NioH?

“Piacere NioH, per gli amici imprecazione libera!”. Questo potrebbe essere senza ombra di dubbio il biglietto da visita del gioco. NioH è il nuovo action-RPG dall’elevatissima difficoltà partorito dalla mente sadica di Team Ninja. Parliamo di un “Soul-Like”, ovvero un gioco che si avvicina molto alle meccaniche e al gameplay dei vari “Souls”, anche se questo termine non rispecchia totalmente la reale essenza del titolo. In NioH impersonificheremo il samurai William, partito per un lungo viaggio alla ricerca di una persona descritta come molto importante. Ambientato in Giappone, epoca Sengoku, il gioco si distingue per la folle difficoltà del suo gameplay, basato su difficilissimo combattimenti contro samurai, ninja, mercenari, non-morti, cadaveri e Yokai. Oltre a tutti questi nemici, non contenti, gli sviluppatori hanno deciso di inserire lungo il cammino numerose tombe dove riposano antichi guerrieri, anime dannate che possono essere risvegliate e afforntate. Oltre a essere un abile combattente, William possiede poteri sovrumani che gli permettono di evocare spiriti guardiani e attingere da loro misteriose abilità, utilissime durante la lotta. Detto ciò, NioH può rappresentare un’esperienza da “Sfida accettata” (citazione necessaria), oppure risultare subito frustrante data l’elevata difficoltà e portare quindi gli utenti ad abbandonarlo anche dopo solo pochissimi minuti di gioco. Così come Dark Souls, il titolo garantisce punti di respawn traducibili in piccoli templi, che hanno la stessa funzione dei falò. Inoltre, il giocatore può raccogliere Amrita (anime), utili per salire di livello e proprio come accadeva nei “Souls”, dopo essere morti (capiterà spesso) è possibile recarsi nel luogo della propria morte e recuperare il proprio spirito guardiano e tutti gli Amrita persi.

Cose vecchie e cose nuove

La demo provata segue la falsariga della precedente esperienza. Il nuovo livello messo a disposizione dagli sviluppatori, ovvero una caverna piena di cunicoli e ricca di nemici, ci farà rivivere più di un dejà-vù. All’inizio ci ritroveremo davanti a nemici umani, ma man mano che proseguiremo nei vari meandri nella caverna, i nemici e la difficoltà cambieranno notevolmente: i non-morti rappresentano avversari duri da battere, mentre gli Yokai saranno quasi impossibili da buttare giù. La difficoltà del gioco è praticamente immutata: combattere anche contro un singolo nemico può risultare fatale, mentre affrontare gruppi da due o da tre avversari è praticamente un’impresa da imprecazione multipla. Rispetto alla precedente demo però, in nostro soccorso giunge un nuovo gameplay più veloce e meno macchinoso. Le meccaniche del Ki (stamina) sono leggermente cambiate (in meglio): una volta esauritosi, William non resterà più impassibile e alla mercè dei nemici, ma potrà indietreggiare e recuperare gradualmente le forze. Anche le meccaniche delle armi hanno subito molti cambiamenti: il sistema di distruttibilità delle armi è stato sostituito da uno basato sull’affinità con una determinata arma: più questa verrà utilizzata, maggiori saranno i benefici e i potenziamenti applicabili su di essa. Inoltre, anche la schermata del gioco ha subito numerosi miglioramenti: grazie a menu veloci sarà infatti possibile accedere a un doppio inventario rapido e allo switch veloce di armi da mischia e armi a distanza. Tutto questo però non rende il gioco più semplice, ma offre agli utenti qualche speranza in più di sopravvivenza. Altra feature introdotta nella demo è la possiiblità di craftare nuove armi utilizzando nuovi oggetti raccolti lungo la nostra starda. Si tratta però di un sistema abbastanza complicato e che avrebbe bisogno di qualche revisione da parte di Team Ninja. C’è tempo!

Cosa convince e cosa no

NioH è sicuramente un gioco molto interessante, che colpisce soprattutto per la sua ambientazione. Questa permette al giocatore di calarsi nelle vesti di un vero samurai e affrontare realtà e miti dell’epoca Sengoku. Il lato RPG del titolo offre numerose possibilità di personalizzare il proprio personaggio con nuove abilità, nuove teniche e la creazione di amuleti che potenzieranno sensibilmente il nostro potere offensivo. La crescita del PG in pieno stile Dark Souls piace molto, anche se portare “a casa” Amrita da utilizzare per potenziare William sarà una sfida dura da affrontare. Ciò che invece non convince molto ancora è la difficoltà del gioco, ancora troppo elevata e a tratti quasi folle. Inoltre, sembra che in questa nuova versione del titolo, sia quasi impossibile attirare nemici singoli e quindi, spesse volte lo scontro contro più avversari pare quasi inevitabile. Chiunque avrà intenzione di acquistare NioH deve sapere cosa lo aspetterà: morte, imprecazioni, rage-quit e quant’altro… ma se vi piacciono le sfide impossibili… NioH è quello che fa per voi!

NioH for Dummies – piccola guida di sopravvivenza

Prima di lasciarvi, ho deciso di mettere su una piccola guida nata dalle mie due esperienze di gioco con NioH. Lo scopo di queste poche righe è quello di insegnarvi le basi e le tecniche di “farming” che vi permetteranno di sopravvivere alle insidie nascoste nella demo. Come già detto in precedenza, NioH incorpora meccaniche RPG basate sull’avanzamento di livello tramite acquisizione di Amrita, convertibili poi in nuovi livelli. Gli Amrita possono essere ottenuti uccidendo nemici oppure, offrendo in cambio equipaggiamento durante le visite al tempio. Una buona idea è quella di affrontare uno per uno i nemici iniziali, uccidendoli e ottendendo quindi Amrita, nuovi equipaggiamenti e punti abilità da spendere. Dopo aver fatto fuori un certo numero di nemici, onde evitare di perdere i propri Amrita a causa di violente morti, cosa saggia sarebbe quella di tornare al tempio, salire di livello utilizzando gli Amrita ottenuti e al tempo stesso, far respawnare i nemici già uccisi. Questo permette di effettuare una moltitudine di giri di farm: ripetendo questa strategia per diverse volte, otterrete Amrita, armi, armature e quant’altro senza fare troppi sforzi. Dopo aver ottenuto un numero sensibile di livelli ed equipaggiamenti superiori (ve ne accorgerete durante le lotte con i nemici inizali), potrete iniziale la vera avventura e avanzare nei meandri della caverna. Va ricordato che ongi volta che morirete, avrete una sola occasione per recuperare la vostra tomba e dunque, gli Amrita ottenuti precedentemente. Il mio consiglio? Evitate di morire!