Killer Instinct – Anteprima

Articolo a cura di Claudio Consoli

Sono passati tredici anni da quando la saga di Killer Instinct ha preso vita, un’esclusiva di casa Nintendo mai dimenticata dai fan che, nel corso degli anni, hanno continuato a far sentire la propria voce, chiedendo il ritorno di un brand indimenticabile qual è quello sviluppato da Rare a partire dal 1994. I tempi sembrano ormai maturi per un ritorno sugli schermi del celebre picchiaduro, diventato esclusiva di una Microsoft che vuole puntare a lungo termine sul progetto, affidato alla programmazione di Double Helix (Silent Hill Homecoming, Battleship, G.I. Joe), team che sembra stia riuscendo nel confezionare un prodotto interessante nonostante la scarsa esperienza nel contesto del genere. Andiamo a vedere gli elementi chiave di questo ritorno in auge, facendo chiarezza sulla particolare forma di distribuzione scelta da sviluppatore e distributore.


Free to play?

Particolare attenzione attorno al progetto Killer Instinct è stata scatenata dalla forma di rilascio scelta da Microsoft in accordo con Double Helix. Una sorta di Free-to-play che il team di sviluppo preferisce definire “the most generous demo in the world” che potremmo tradurre non letteralmente in italiano come la demo più generosa e completa proposta sinora. La formula proposta si basa su comprensibili necessità di mercato: rispetto ai tempi dei primi Killer Instinct, periodo nel quale i giochi di combattimento vivevano la loro età d’oro, oggi il pubblico risulta ssere più di nicchia, e con questa considerazione nella mente, il marketing dietro il titolo ha pensato di distribuire quella che fondamentalmente è una versione completa del gioco in modalità gratuita, dando però modo di usare un solo personaggio tra i sei disponibili al lancio, ovvero Jago, il protagonista spirituale della saga, in modo da facilitare la distribuzione del prodotto.

Già con la versione base gratuita, il giocatore potrà partecipare a partite single player, con tanto di tutorial e storyline, sebbene questa verrà distribuita solo a posteriori rispetto al lancio del gioco, ed a sfide online contro altri avversari, siano essi paganti o meno. Seguendo il principio per il quale, secondo gli sviluppatori, i giocatori di un picchiaduro non sempre usano con la stessa frequenza tutti i personaggi, viene lasciata la scelta di sbloccare, tra i sei combattenti disponibili al lancio restanti, quello che si ha interesse ad utilizzare al costo di 4,99 €, oppure di acquistare tutti i contendenti tramite il pacchetto Combo Breaker a 19,99 €, pacchetto che comprende anche due ulteriori lottatori che verranno pubblicati solo dopo il lancio del titolo, sotto forma di DLC.

Per gli appassionati del genere che vogliono invece la completezza da subito, sebbene non sia prevista una versione retail, verrà messa a disposizione la Ultra Edition a 39,99 € ovvero la versione completa del gioco, contenente i sei personaggi presenti sin da subito, i due rilasciati a seguire, ma anche costumi, tra i quali quelli dei primi capitoli, oltre che accessori ed extra diversamente acquistabili a parte. Completa il pacchetto la presenza dell’originale Killer Instinct del ’94. Se messa in questi termini il tutto può sembrare ancora confuso, semplicemente immaginate di poter acquistare tutto e subito a 39,99 €, qualche Extra in meno a metà prezzo, oppure giocare gratuitamente ma utilizzando solo il personaggio scelto dalla produzione.

L’idea sembra particolarmente interessante ed utile a raggiungere lo scopo prefissato. Come dicevamo, però, Microsoft intende puntare fermamente su Killer Instinct, tanto da volerlo supportare a lungo termine e addirittura, se le vendite ne giustificheranno l’investimento, per tutto il ciclo vita di Xbox One. La forma di questo supporto prevede un rilascio di ulteriori “stagioni” o capitoli, che prevederanno blocchi di altri 8 personaggi e relativi contenuti con la stessa formula d’acquisto divisa tra singolo combattente, tutti e 8, oppure tutti gli 8 + Extra ai medesimi prezzi. Tali pacchetti successivi si integreranno ovviamente col gioco originale, consentendo scontri tra i personaggi di tutti i capitoli che verranno distribuiti. Ecco quindi che già dopo due possibili stagioni, gli 8 personaggi del primo capitolo, considerati pochi per gli standard odierni, diventeranno 16, ad un costo totale di 99,98 € considerando per entrambi l’acquisto delle edizioni Ultra, e cosi via. Fortunatamente è previsto un piano di scontistica per chi deciderà di acquistare un pacchetto full dopo aver preso singoli combattenti, ma è ancora presto per dettagli. A completare quello che si può benissimo definire sistema free-to-play, con buona pace degli sviluppatori, si presenta una rotazione del singolo personaggio gratuito disponibile, in maniera estremamente similare a quanto avviene nel MOBA League of Legends. Con una cadenza non ancora certa, il combattente che sarà possibile utilizzare senza costi aggiuntivi, Jago al lancio, verrà sostituito con uno tra quelli a pagamento, dando quindi la possibilità di provare diversi personaggi senza pagare ed allo stesso tempo portando il giocatore affezionato ad un lottatore disponibile in un dato lasso di tempo, a decidere di sbloccarlo per poter continuare ad usarlo dopo il cambio.

Il ritorno dell’istinto omicida

Stando ai dati raccolti sinora, la lista di otto personaggi pronti a tornare nelle arene di Killer Instinct si compone di alcuni nomi noti, ma non solo. Ecco quindi che rivedremo faccie conosciute come Cinder, Fulgore, Glacius, Jago, Sabrewulf, Spinal e il neo annunciato Thunder, ma anche una nuova avversaria, Sadira, una sorta di donna ragno che, al pari dell’eroe Marvel, utilizza la propria tela sia per avvicinare il nemico che per colpirlo dalla distanza, pur non disdegnando il combattimento ravvicinato, grazie a delle lame poste sul dorso delle mani.

La realizzazione dei personaggi visti sinora sembra di buon livello, sebbene alcune animazioni appaiano piuttosto legnose, considerando lo stadio della produzione c’è da ben sperare. I personaggi mantengono infatti le caratteristiche fisiche storiche che li rendono riconoscibili e la loro realizzazione grafica, che sembra strizzare un occhio a Street Fighter IV pur facendo a meno delle sue volute deformità, sembra portare su schermo un giusto rapporto tra caratterizzazione e realismo. Peculiarità del titolo originale, mantenuta in questo remake, sono gli esagerati effetti particellari, soprattutto per quanto riguarda gli impatti di colpi energetici tra la distanza, che danno vita ad esplosioni di luci e colori interessanti. I 720p a 60 fotogrammi al secondo sul quale il gioco gira sono una scelta del team di sviluppo, la cui priorità è stata dare al prodotto un’alta risposta ai comandi, pur senza trascurare l’aspetto grafico.

Oltre alla lista di personaggi di cui sopra, tornano dal precedente Killer Istinct anche la colonna sonora originale, rivista e attualizzata, ed un commentatore nuovo, ma ispirato allo storico anni ’90, e che non mancherà di deliziare i giocatori con le sue urla “Ultra Combo”, “C-C-C-Combo Breaker” e tante altre, a scandire l’azione di gioco. Ai nostalgici verrà comunque offerta la possibilità di abilitare il commento originale di Chris Sutherland, per un feeling ancora più arcade.

Gampelay classimo, ma evoluto e rivisto

Sul versante del gameplay, gli scontri si baseranno su una forma evoluta dell’originale, ma con qualche attualizzazione e correzione dei problemi dei primi capitoli, oltre che l’introduzione di nuovi attacchi tra le quali “Istinct Mode”, l’immancabile tecnica da caricare colpendo l’avversario o subendo danno sino al riempimento di un’apposita barra arancione, che consentirà di ottenere bonus percentuali in danni, rigenerazione della salute e non solo, mostrando su schermo variazioni fisiche del personaggio, come ad esempio l’aumento della massa muscolare, oltre che un’effetto glow di colore arancio. Altra novità saranno le Counter Breaker, ovvero una tecnica avanzata che consentirà letteralmente di interrompere l’interruzione di una combo. In altre parole, se in passato una combinazione di colpi poteva essere interrotta lasciando l’attaccante scoperto, ora ques’ultimo potrà, se abbastanza reattivo, difendersi dall’interruzione, continuando nella sua manovra offensiva.

A detta degli sviluppatori, il gameplay sarà maggiormente orientato al premiare la corretta realizzazione di tecniche avanzate quali combo, Combo Breaker e le nuove Counter breakers, grazie a bonus e malus sull’utilizzo di tecniche avanzate da parte dei giocatori che portino a termine tali tecniche o che ne subiscano. Si tratta di funzioni che vanno ad interessare una fascia di giocatori dalle capacità medio-alte e che normalmente non interessano le sfide tra esordienti, ma la cui cura potrebbe essere la chiave per valorizzare le sfide di altro livello, rendendo Killer Instinct un gioco adatto a tornei, importante obiettivo per i picchiaduro attuali, più di quanto non lo fosse a negli anni ’90.

Caratteristica peculiare di Xbox One è il supporto del cloud che, a detta di Microsoft, consente di potenziare le caratteristiche tecniche della console tramite computazione remota, ma anche la fornitura di servizi avanzati. Nel caso di Killer Istinct, il supporto al cloud consentirà agli sviluppatori di tenere traccia delle statistiche sulle partite dei giocatori, ipotizziamo al fine di ribilanciare il gameplay, oltre che per l’upload dei video realizzati dai giocatori.

Commento finale

Killer Istinct sembra conservare le caratteristiche storiche della saga, fattore che potrebbe consentire di mantenere la solida base di giocatori-fan dei vecchi capitoli, oltre che di ritagliarsi uno spazio in quello che è un genere che vede la presenza di pochi ma agguerratissimi sfidanti. La ridefinizione del gameplay può diventare la chiave per il successo del titolo, che si presenta sul mercato con una formula di vendita ispirata ai più celebri Free-to-Play dell’attuale era videoludica, consentendo di essere provato a costo zero, ma anche di essere acquistato nella sua interezza a prezzo pieno. La mancata conferma di una versione retail sembra conseguenza della politica di distribuzione a lungo termine basata su capitoli, una formula che, se il gioco avrà successo, potrebbe virtualmente consegnarci negli anni il titolo più ricco di contenuti della storia, ma anche il più caro. Staremo a vedere la reazione del pubblico e della stampa al rilascio del primo capitolo, che ricordiamo avverrà in concomitanza con l’uscita di Xbox One, console della quale Killer Istinct rappresenta un’interessantissima esclusiva e, chissà, forse anche una Killer Application, ma questo lo scopriremo solo in fase di recensione.