Nel panorama dei social non si può mai stare davvero tranquilli. Ora c’è infatti il nuovo rivale pronto a prendete il posto sui vostri device sia di TikTok sia di Instagram.
Nel mondo dei social media si vive sempre un po’ sul filo. Le società che decidono di costruire delle piattaforme che possano diventare veri e propri punti di riferimento per fette variegate della popolazione mondiale è sempre una guerra aperta.
Ed è per questo motivo che vediamo aggiornamenti continui e costanti. Alcuni sono piccoli, altri sono più importanti. Alcuni sembrano voler attirare alcune tipologie di utenti, altre rendono finalmente felici quelli che sono gli utenti storici.
Tutto questo si fa principalmente perché può sempre capitare che qualcuno decida di entrare nel settore e, dato che siamo comunque sempre attratti dalle novità, occorre fare in modo che i propri utenti non scappino tutti.
Ma per chi è stanco di alcune dinamiche che si sono venute a costruire sia su TikTok sia su Instagram, questo potrebbe essere davvero il social del futuro. Alcune dichiarazioni di chi lo ha costruito stanno già facendo il giro del mondo. Si tratta di promesse molto precise. Promesse che parlano di qualcosa che sembra una rivoluzione.
E se questo fosse il social che tutti volevamo da sempre?
C’è ora più che mai un consumo di contenuti di ogni tipo. Video con i quali facciamo di tutto. Alcuni contenuti servono per intrattenerci, altri possono essere contenuti distruttivi. Il problema è che ci sono poi ora tutti i contenuti che sono generati dall’Intelligenza Artificiale e che quindi di autentico, di reale e di utile o di divertente non hanno in realtà nulla.

E allora ecco che dalle nebbie di un passato che sembra un’altra epoca, emerge o riemerge una piattaforma. Una piattaforma che all’inizio si chiamava semplicemente Vine ma che ora rinasce come DiVine. Vine cominciò la sua avventura nel 2013 ma nel 2017 Twitter, cui faceva capo, decise di chiudere l’app votata ai mini video.
Ora questa app rinasce proprio con il vecchio fondatore di Twitter su una piattaforma decentralizzata ma soprattutto con una serie di paletti che dovrebbero riuscire a mantenere gli utenti che scelgono DiVine in condizione di non incontrare video generati dall’Intelligenza Artificiale.
In una delle pagine di presentazione di DiVine, che per ora non può essere scaricata liberamente ma che ha una waiting list, viene infatti chiarito che verranno messi in atto tutti i sistemi per riconoscere quando un video è creato utilizzando per esempio l’hardware reale di uno smartphone rispetto a quando invece viene costruito da una scemenza artificiale.
Questo ci dice però anche qualcosa in più sugli altri social. Se la piattaforma di DiVine può riuscire a riconoscere quelli che sono i contenuti autentici perché non è possibile inserire questi stessi sistemi di riconoscimento dei contenuti sulle altre piattaforme e magari finalmente dare agli utenti di quelle altre piattaforme la possibilità di scegliere se vogliono o meno lasciarsi fuorviare?
A leggere sul sito ufficiale di DiVine non sembra che sia poi così difficile. Sarà forse questo il modo in cui DiVine supererà la concorrenza? Noi quasi ce lo auguriamo.
