Amazon dichiara guerra a Elon Musk: la mossa che cambia tutto

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Amazon dichiara guerra a Elon Musk: la mossa che cambia tutto - player.it

Amazon ha deciso di cambiare un po’ le carte in tavola e nel mirino ci sono Elon Musk e una delle sue società.

Sembra non poterci essere nulla in comune tra un colosso delle vendite on-line e qualcuno che vuole mandare la gente nello spazio. Ma è chiaro invece che Amazon da tempo non è più solo il grande e-commerce su cui è possibile trovare quasi qualunque cosa, e Elon Musk non è soltanto l’uomo che cerca di lanciare razzi e razzetti verso il pianeta rosso per creare lì una qualche fantomatica colonia.

Da una parte la società fondata da Bezos e dall’altra il miliardario sudafricano cercano di battersi per un posto al sole in un settore molto particolare. Un settore in cui finora proprio Musk sembrava unico attore. Ma con l’annuncio fatto da Amazon la competizione si è effettivamente riaperta.

Questa è la novità Amazon che sfida Elon Musk

Come provavamo a domandarci prima, sembra difficile trovare qualche punto in comune tra una società che si occupa di shopping e qualcuno che ha talmente tante società attive che è difficile incasellarlo.

amazon leo
Questa è la novità Amazon che sfida Elon Musk – player.it

Ora c’è qualcosa in comune proprio tra Amazon ed Elon Musk, adesso più che mai in realtà: la guerra per chi diventerà reale dominatore dello spazio delle telecomunicazioni via satellite. Perché finora il sistema Starlink di Elon Musk non sembrava aver avuto nessun concorrente.

Ma Amazon, con un post sul suo blog ufficiale, ha annunciato quella che è una operazione di re-branding nonché una mossa per farci abituare al suo nuovo servizio: si chiama Amazon Leo ed è un servizio di connessione via satellite con satelliti in orbita bassa.

Quello che è evidente è come la fetta di mercato cui tenta di rivolgersi Amazon con il nuovo progetto Leo, che prima si chiamava Project Kuiper, è la stessa cui si rivolge proprio Elon Musk con Starlink.

Nel blog si legge infatti come ci siano tuttora persone in tutto il mondo che non hanno accesso a un internet ad alta velocità o associazioni, persino governi che non possono fare affidamento su una connessione stabile. Con una costellazione di satelliti in orbita bassa si può ottenere una buona copertura.

Il progetto però è di certo ancora indietro rispetto a Starlink, con i primi 27 satelliti che sono stati lanciati ad aprile di quest’anno.

Ma il fatto che Amazon abbia deciso di dare a questa tecnologia finalmente un nome stabilito e lo abbia annunciato al mondo ci dice che la società ha ora intenzione di andare forse un po’ più veloce. Nello spazio della connettività via satellite c’è in effetti ancora molto che si può fare ed è anche innegabile come si siano effettivamente molte zone nelle quali la connettività è una barzelletta. Qui, come in altri ambiti, la competizione non può che farci bene.