Giuseppe F.
Un video che è diventato subito virale mostra il robot umanoide dal volto più realistico di sempre.
Uno dei topos più affascinanti dalla fantascienza distopica insiste da mezzo secolo e oltre sull’idea che i confini tra umano e artificiale possano in un futuro non troppo remoto dissolversi sempre di più. Negli incubi futuristici i robot diventeranno infine indistinguibili dagli uomini, fisicamente e dal punto di vista comportamentale.
Nel cult Blade Runner del 1982 i replicanti sono per esempio indistinguibili dagli uomini, ma privi di diritti. Il test Voight-Kampff serve a smascherarli, cercando l’emozione e l’autocoscienza nelle simulazioni delle intelligenze artificiali.
Anche nel videogame Detroit: Become Human, nel futuro, gli androidi saranno uguali all’uomo e svilupperanno pure una coscienza. E saranno così evoluti da voler lottare per la libertà e un maggiore riconoscimento sociale.
Il punto è che tali visioni raccontano davvero il nostro futuro. E che non dovremmo nemmeno aspettare il 2038 per vedere un robot che è in tutto e per tutto simile all’uomo. Almeno per quanto concerne l’apparenza.
Il robot umanoide presentato dall’azienda cinese AheadForm rivela una somiglianza inquietante con un essere umano. Sul web gira già un video che mostra il volto del robot chiamato AheadForm Origin M1, un viso capace di esprimere diverse emozioni grazie a 25 micro motori che controllano i movimenti facciali, il battito delle palpebre, lo sguardo e tutto il resto.
I robot umanoidi indistinguibili dall’essere umano sono già qui
La AheadForm è una startup cinese fondata nel 2024, specializzata in robot umanoidi con intelligenza artificiale. E il loro ultimo robot è progettato per comprendere ogni tipo di messaggio, interpretando i toni e i segnali non verbali. Sa anche comunicare in modo espressivo.
Il modello mostrato nel video è solo la parte facciale del robot. E presto arriverà il resto del corpo… Intanto l’azienda ha anche presentato una linea completa di robot chiamata Lan Series e un personaggio elfico chiamato ELF V1.
Il fondatore Hu Yuhang ha dichiarato che entro qualche anno la sua azienda metterà in commercio robot al 90% indistinguibili dagli esseri umani, in grado di parlare, sorridere, piangere, camminare e svolgere compiti diversi proprio come noi. O meglio di noi.
Negli USA hanno già un’espressione per raccontare il disagio legato a questi progressi tecnologici. La sensazione è nota come uncanny valley. Ed è la reazione dell’uomo comune rispetto a qualcosa è quasi umano, senza esserlo del tutto. A inquietarci è la possibilità che i robot possano fregarci, ingannandoci sulla loro natura. Come già fanno molte AI.