Non una mera scelta tecnica: Amazon punta a una rivoluzione culturale. Ecco che cosa sta succedendo ai suoi dispositivi.
Amazon starebbe per compiere una scelta epocale. Una novità che potremmo definire una vera e propria cesura tecnologica. Per oltre un decennio, Amazon ha utilizzato un sistema operativo chiamato Fire OS, una versione molto rimaneggiata e personalizzata di Android.
Tale sistema era pensata per controllare l’ecosistema dei suoi tablet Fire. Un sistema chiuso, che non prevede per esempio un Google Play Store. Chi ha mai usato un tablet Fire di Amazon sa che il sistema ha un proprio appstore dedicato.
Qualche giorno fa, però, a sorpresa, Amazon ha chiuso ufficialmente il suo appstore per Android e ha annunciato un progetto interno chiamato Kittyhawk. Secondo quanto trapelato l’azienda di Bezos punta al lancio di un nuovo tablet Fire basato su un sistema Android puro. O meglio, sull’Android Open Source Project. Il cosiddetto AOSP.
Amazon sta quindi rinunciando al suo Android particolare per passare a un linguaggio perfettamente compatibile con l’Android generale? Di certo, la grande piattaforma di commercio online si è accorta che i propri utenti desideravano dispositivi dotati di maggiore compatibilità con le app comuni.
Amazon apre all’ecosistema globale: rivoluzione sui tablet Fire
In realtà, Amazon non ha spiegato questo cambio di direzione. Ma gli analisti credono che la crisi delle vendite dei tablet Fire abbia spinto la piattaforma a una rinuncia al controllo totale. Non ci sarà dunque più un appstore esclusivo, con app dedicate e app inaccessibile.

Il nuovo tablet Fire, con il nome in codice Kittyhawk, dovrebbe portare con sé tante novità interessanti, per ora ancora top-secret. Il prezzo stimato dovrebbe essere di 400 dollari. Quindi parecchio di più rispetto ai 70 dollari del modello attuale.
Ci si aspetta un sistema operativo Android AOSP, pur senza Google Play Store. Il problema, ovviamente, non è Android in sé, ma Google… Tra le app dovrebbe essere un possibile sideloading o un nuovo appstore Amazon meno limitato rispetto al precedente.
Come target, il tablet dovrebbe competere con i modelli premium di Samsung, Lenovo e Xiaomi. Ma il progetto potrebbe subire ritardi o cancellazioni… Magari però arriverà anche in Italia. I tablet Fire, infatti, non sono più venduti nel nostro Paese ormai da anni, ma con questa svolta Amazon potrebbe anche pensare a un ritorno.
La rivalità tra Amazon e Google non è una banale competizione tra due giganti tech: è una guerra di imperi digitali, con fronti multipli e strategie divergenti. Amazon ha cercato di costruire un proprio ecosistema parallelo lanciando Fire OS, l’appstore, Alexa e poi Prime Video. E poi ha chiuso i rubinetti pubblicitari su Google Shopping. E ora che Google è sotto pressione legale, Jeff Bezos ne approfitta per rafforzare la propria posizione.
