Attenzione ai bonifici, cambia la legge: cosa fare per evitare controlli

Ragazza che indica una carta di credito
Attenzione ai bonifici, cambia la legge: cosa fare per evitare controlli - player.it

L’UE vuole rivoluzionare il modo in cui siamo abituati a fare e ricevere bonifici. Ecco cosa cambierà in concreto, per tutti.

Mandare e incassare soldi diventerà un po’ più complicato, dato che il fisco vuole sapere chi è che manda soldi, a chi, e perché. Come? Con la Travel Rule, una norma dettagliata, severa, e pensata per stanare i furbi. Tutto parte dalla raccomandazione 16 del GAFI, nata in ambito internazionale per contrastare il terrorismo e i flussi di danaro sporco…

Quel tipo di proposta è stata ora recepita nel diritto europeo con il Regolamento (UE) 2023/1113. E dal 9 ottobre 2025, ogni bonifico superiore a mille euro dovrà essere accompagnato da una vera e propria scheda anagrafica del mittente e del beneficiario.

Cambieranno dunque le regole di compilazione dei bonifici. E tutti quanti dovranno imparare a evita certi errori. Oppure il bonifico rischia di essere bloccato. Ci sono varie novità da recepire… Con la Travel Rule, già applicata negli Stati Uniti da diversi anni, tutti gli intermediari finanziari avranno infatti l’obbligo di trasmettere assieme al trasferimento di fondi alcune informazioni identificative del mittente e del beneficiario.

In pratica, chi effettua un bonifico, specialmente di tipo internazionale o con determinati importi, dovrà aggiungere parecchie informazioni. Materialmente toccherà alla banca o al prestatore di servizi di pagamento allegare al trasferimento una scheda anagrafica con i dati essenziali dei soggetti coinvolti. Quali dati? Nome, cognome, indirizzo, data di nascita e codice IBAN.

I bonifici SEPA, che un tempo scorrevano liberi, da ottobre dovranno superare un sistema di verifica automatica chiamato Verification of Payee. Se il nome del beneficiario non corrisponde all’IBAN, il bonifico verrà bloccato. Siamo dunque al cospetto della fine dei bonifici “alla cieca”! Me esiste un modo per evitare il VoP, o Verification of Payee?

Nuove regole per i bonifici, come evitare l’eccesso di burocrazia

Per chi paga cambia poco. Il bonifico andrà compilato come sempre. Però il sistema verificherà che il nome del beneficiario corrisponda all’IBAN inserito. Se c’è corrispondenza, nessun problema: il bonifico procederà. Invece, se c’è una “close match”, al mittente sarà segnalata la discrepanza. Il caso più grave riguarda la mancata corrispondenza: in una simile circostanza, il mittente riceverà un avviso. A quel punto potrà decidere se procedere comunque, ma a proprio rischio e pericolo.

Ragazza alla scrivania con laptop e calcolatrice
Nuove regole per i bonifici, come evitare l’eccesso di burocrazia – player.it

Utenti non consumatori, come per esempio aziende o enti pubblici, che inviano bonifici in blocco possono optare per non ricevere il VoP, se previsto dal contratto con il PSP. Alcuni PSP potrebbero offrire servizi di VoP flessibili, dove l’utente può decidere se attivare o meno la verifica per ogni singolo bonifico. In generale, però, banche, prestatori di servizi di pagamento e operatori fintech diventeranno guardiani del flusso monetario. Dovranno quindi raccogliere, conservare e verificare i dati. E se qualcosa non torna, far scattare il blocco.

Nel concreto, non si potrà più fare un bonifico inserendo solo l’IBAN. E ogni errore formale (un refuso, un nome sbagliato) potrà bloccare l’operazione. E anche i trasferimenti in criptovalute saranno soggetti alle stesse regole. Siete pronti al cambiamento?