Da schede video a quotazioni impossibili | Ecco perché Nvidia vale così tanto

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Sono ormai andati i tempi in cui Nvidia era “solo” un’azienda produttrice di schede video; adesso l’azienda statunitense fondata nell’ormai lontano 1993 scala la vetta delle quotazioni di borsa, superando anche i più grandi colossi.

Il NASDAQ si tinge di verde

È ufficiale: Nvidia ha superato, con la sua quotazione di borsa, alcuni dei più grandi colossi del tech americano. Dopo, infatti, aver scavalcato Amazon il 14 Febbraio, a distanza di una giornata riesce anche a superare Alphabet per quanto riguarda la capitalizzazione di mercato.

A riferirci l’accaduto è la testata giornalistica economica Bloomberg, sempre attenta agli ultimi sviluppi della borsa americana, che riferisce per l’azienda produttrice di chip uno stock dal valore di circa $1.83 trilioni di dollari; per intenderci un numero a 18 zeri. Anche se il superamento dell’azienda proprietaria di Google è avvenuto per un pelo, più precisamente per $1.82 dollari, Nvidia diventa ufficialmente la quarta compagnia al mondo per capitale, dopo Microsoft, quotata a $3.04 trilioni di dollari, Apple a $2.84 trilioni e la saudita Aramco

Ma qual è il segreto del boom delle quotazioni di Nvidia? A quanto pare non si tratta delle schede grafiche, che pur rimangono nel top di gamma per il gaming PC, ma piuttosto del chip H100, chip che qualunque big del mondo tech desidera, soprattutto se si sta parlando di Intelligenze Artificiali, visto che sono proprio i chip H100 a reggere gran parte, se non la stragrande maggioranza, dei Large Language Model adesso sul mercato; prime tra tutte ChatGPT di OpenAI, ed i progetti IA di Microsoft, Meta ed Amazon.

Si tratta, a tutti gli effetti, di una vera e propria “guerra dei chip”, che coinvolge tutte le più grandi aziende del mondo tecnologico; ognuna di queste infatti cerca di creare il proprio chip, capace di superare per prestazioni il monopolio virtuale che Nvidia ha su questo specifico mercato. Ironicamente, come riporta la stessa Bloomberg, i maggiori acquirenti di chip Nvidia sembrano essere proprio essere quelli che dovrebbero essere i suoi competitor. All’inizio del mese, la testata giornalistica Reuters riportava come Nvidia avesse investito ben $30 miliardi di dollari in un’unità con lo specifico scopo di aiutare altre aziende a creare i loro chip personali, andando di fatto ad assorbire parte degli introiti di possibili nuovi modelli di terze parti.

Nel mentre, Nvidia stessa ha già annunciato l’arrivo di un nuovo chip, dedicato alle IA, con maggiore memoria e capacità elaborative, propriamente chiamato H200, mentre Intel e AMD stanno lavorando a modelli che riescano a rivaleggiare con questo nuovo annuncio. All’inizio del mese, sempre secondo Reuters, anche la cinese Huawei aveva deciso di fermare le sue produzioni di chip, e riavviarle preferendo concentrarsi sui chip Ascend 910B, dedicati alle IA, piuttosto che ai Kirin da montare nei propri dispositivi mobili.