Gmail: spunte blu e tutela contro le frodi via mail, una tutela in più

gmail arriva la verifica con la spunta blu

Dopo Twitter e Instagram di Meta, le spunte blu sono diventate una moda e ogni altra piattaforma di social media ha escogitato i propri metodi di verifica. In linea con questa tendenza, Gmail inizierà a visualizzare un segno di spunta blu dall’aspetto familiare accanto al nome del mittente per verificarne l’identità.

In un post sul blog, Google afferma che questa funzione dovrebbe aiutare gli utenti a capire se l’e-mail ricevuta proviene da una fonte legittima o meno.

Logo Gmail circondato da spunte blu

La spunta blu è ovunque, ora anche su Gmail

Possiamo dire che i segni di spunta blu hanno fatto parecchia notizia negli ultimi mesi, soprattutto a causa del pasticcio di Twitter iniziato quando il social network di proprietà di Elon Musk ha iniziato a proporre la funzione esclusivamente agli abbonati. La scorsa settimana, Twitter ha ufficialmente eliminato le spunte blu tradizionali, mentre all’inizio di questa settimana un inconveniente le ha riportate momentaneamente se si aggiornava la propria biografia.

Come già saprete, le spunte blu non sono una funzione esclusiva di Twitter, sono state introdotte anche su YouTube, Pinterest, TikTok e molte altre piattaforme digitali. A marzo Meta ha preso spunto da Musk e ha lanciato i checkmark di verifica a pagamento, e anche LinkedIn ha recentemente introdotto i badge di verifica. E ora? Ora tocca a Google.

Come funzioneranno le spunte di verifica di Google

Come risulta dagli aggiornamenti ufficiali di Gmail, il gigante tecnologico Google ha ufficialmente introdotto l’ambita “spunta blu” per gli utenti che si sono verificati con i Brand Indicators for Message Identification (BIMI). Questa funzione, però, per ora è limitata alle aziende che hanno adottato il BIMI di Gmail, e chi era già in possesso del BIMI riceverà automaticamente il segno di spunta. Questo richiede alle aziende di verificare se il marchio che stanno utilizzando, come avatar della loro e-mail, sia in grado di far capire agli utenti che il logo appartiene effettivamente a loro.

Come funziona la spunta blu

Il gigante tecnologico avrebbe anche confermato che tutti i clienti di Google Workspace, i clienti di G Suite Basic e Business – e anche gli utenti con un account Google personale – potranno presto ottenere il segno di spunta blu. Grazie a questa nuova funzione, basterà passare il mouse sul segno di spunta per capire se il mittente ha un account verificato, dimostrando così di essere il proprietario del dominio e dell’immagine del profilo che sta utilizzando per inviare l’e-mail. Google osserva che l’autenticazione delle e-mail può aiutare utenti e sistemi di sicurezza a “identificare e bloccare lo spam”, consentendo al contempo ai mittenti di sfruttare la fiducia nel proprio marchio.

Come ottenere la spunta blu su Gmail

Per coloro che si chiedono come ottenere questa spunta blu su Gmail, sappiate che è necessario verificare il proprio logo su BIMI creando un account su BIMI. Per creare questo account, sono necessarie anche le informazioni sul dominio. Successivamente, bisogna caricare il logo del proprio marchio in formato SVG e registrarlo come marchio. Infine, si può richiedere un certificato di marchio verificato (VMC) per aggiungere una spunta blu al proprio dominio Gmail, e il gioco è fatto.

Logo Gmail sullo schermo di un telefono.

“Un’affidabile autenticazione delle e-mail aiuta gli utenti e i sistemi di sicurezza delle e-mail a identificare e bloccare lo spam, oltre a consentire ai mittenti di sfruttare la fiducia nel proprio marchio“, ha scritto l’azienda in un post sul blog. “Questo aumenta la fiducia nelle fonti di posta elettronica e offre ai lettori un’esperienza coinvolgente, creando un ecosistema di posta elettronica migliore per tutti”.

Preparatevi a vedere questi checkmark molto presto; Gmail sta introducendo i segni di spunta blu verificati proprio in questi giorni, sia per quanto riguarda gli account Workspace che gli account Google personali: “Migliaia di aziende hanno già adottato questo standard di verifica aperto e ci aspettiamo che molte altre vi aderiscano nei prossimi giorni”.