Google crolla a picco a Wall Street | La sua Intelligenza artificale sembra non convincere

google crolla in borsa

Le azioni di Google hanno subito un forte calo a causa di uno spot pubblicitario che mostrava Bard, la AI generativa testuale sviluppata dalla grande “G”, dare una risposta sbagliata.

La borsa statunitense ha chiuso in ribasso mercoledì, annullando la maggior parte dei forti guadagni registrati nella seduta precedente: nonostante il fallimento di Bard e Google, le azioni del settore tecnologico rimangono in testa.

Logo Google affiancato a Bard

Google e l’errore costato miliardi di dollari

Dopo aver ingaggiato una battaglia a suon di AI con Microsoft, le azioni di Alphabet, società madre di Google, questo mercoledì hanno chiuso in ribasso di quasi l’8%, cancellando miliardi di dollari dal suo valore di mercato. L’impatto sul prezzo delle azioni è stato causato da un’anomalia del funzionamento di Bard, emerso proprio durante una dimostrazione dell’ultima intelligenza artificiale firmata Google.

Il video progettato per mettere in luce le qualità di Bard, tanto decantate al suo annuncio (trovate qui l’articolo), non ha fatto altro che mettere in evidenza i problemi e le sfide che l’azienda deve ancora affrontare per portare adeguatamente sul mercato il proprio chatbot, così da poter offrire il nuovo stile di ricerca basato sulle chat lanciato dal ChatGPT di OnpenAI.

I limiti di Bard e delle AI generative testuali

Il video che ha messo in luce questi problemi è stato pubblicato su Twitter da Google, allo scopo di dimostrare il “servizio sperimentale di AI conversazionale alimentato da LaMDA”, ha scritto l’azienda. Per chi non lo sapesse, come detto all’annuncio di Bard, LaMDA è il modello linguistico di Google utilizzato per generare dialoghi, una tecnologia in grado di applicare l’apprendimento automatico ai chatbot e consentire loro di impegnarsi in conversazioni complesse e articolate.

Nella pubblicità viene chiesta la seguente domanda: “Quali nuove scoperte del telescopio spaziale James Webb posso raccontare a mio figlio di 9 anni?”. Bard fornisce rapidamente due risposte corrette, ma cade nell’errore proprio con la sua risposta finale, fin troppo imprecisa per gli standard richiesti. Bard ha scritto che il telescopio ha scattato le prime foto di un pianeta al di fuori del nostro sistema solare, ma è incorretto perché, secondo i dati della NASA, le prime immagini di questi esopianeti sono state scattate dal Very Large Telescope dell’European Southern Observatory.

La targa della via di Wall Street

L’inconveniente ha evidenziato un difetto non estraneo ai sistemi di intelligenza artificiale generativa come Bard o ChatGPT, che non riescono ancora a valutare l’affidabilità delle informazioni su cui si basano. Non riuscendo a capire con esattezza cosa sia vero, falso o impreciso, questa tipologia di AI si regola facendo ipotesi basate sulle probabilità, ed è proprio questo limite che ha portato Bard a sbagliare davanti gli occhi di milioni di persone.

In una nota di ricerca di mercoledì, Colin Sebastian, analista di Baird, ha affermato che Microsoft sta vincendo lo sprint delle relazioni pubbliche sull’IA, ma è anche vero che secondo Colin la maratona è appena iniziata. Microsoft è uno dei principali investitori di OpenAI, l’azienda che gestisce il chatbot ChatGPT, diventato virale e al centro di parecchie discussioni nelle ultime settimane, fuori e dentro il web.

La corsa alle AI

Questa settimana l’azienda ha presentato una nuova versione del suo motore di ricerca Bing, che è rimasto decisamente indietro rispetto a Google: il piano di Microsoft è quello di implementare nel motore di ricerca la stessa tecnologia AI utilizzata da ChatGPT, una funzionalità che potrebbe finalmente dare a Bing la possibilità di recuperare terreno sull’utilizzatissimo Google.

Un cellulare con chatGPT messo davanti il logo Google

Secondo Colin Sebastian le dimensioni, l’ingegneria, le risorse cloud e le capacità di intelligenza artificiale di Google, conferiscono all’azienda un vantaggio competitivo a lungo termine. Inoltre la grande “G” ha tutte le risorse per beneficiare al meglio della prossima generazione di IA. Come riportato dal New York Time a inizio Dicembre, tuttavia, è anche vero che la stessa Google ha lanciato un allarme sulla possibilità che i chatbot possano sconvolgere il loro modello di business.

Mercoledì scorso, Google ha tenuto un evento nella sua sede di Parigi in cui ha illustrato i piani riguardo le AI, una tecnologia in grado di cambiare radicalmente il modo in cui le persone cercheranno informazioni online. Durante la presentazione un dirigente di Google ha annunciato l’intenzione di utilizzare questa tecnologia per offrire risposte più complesse e colloquiali alle domande: Google potrà informarci velocemente sui periodi dell’anno migliori per vedere le varie costellazioni oppure aiutarci a valutare i pro e i contro per l’acquisto di un veicolo. Il dirigente ha affermato che la tecnologia AI aprirà la strada alla “prossima frontiera dei nostri prodotti informativi”.