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Qualche anno fa Stuart Maine e l’editore britannico Bitmap Books ci hanno regalato con “I’m Too Young to Die” un’opera quasi enciclopedica sugli sparatutto in prima persona usciti tra il 1992 e il 2002. Un lavoro encomiabile, capace di rendere onore tanto ai giochi amati da tutti che anche a piccole perle sconosciute ai più. Un qualcosa, per quanto di grandissimo valore, limitato però solo a quella decina di anni.
Ad espandere il panorama è però oggi “Hurt Me Plenty: the ultimate guide to first-person shooters 2003-2010”, che come fa presagire il nome stesso va a toccare in quasi 500 pagine tutti gli esponenti del genere degni di nota usciti in quel periodo di tempo. Grazie a Bitmap Books che ci ha gentilmente inviato il libro, ci siamo immersi nelle ultime settimane nelle sue pagine e siamo finalmente pronti a raccontarvi qualcosa di più a riguardo.
Un prodotto di qualità
La prima cosa da lodare di Hurt Me Plenty, per quanto possa essere scontata per tutti coloro che già conoscono i lavori di Bitmap Books, è sicuramente la grande qualità del prodotto in quanto a materiali usati. La copertina è infatti rigida e resistente, con tanto di sovraccoperta lucida a dare un tocco di classe in più al tutto, mentre le pagine interne sono stampante con grande attenzione, soprattutto per quanto riguarda le numerose illustrazioni e i vari screenshoot che arricchiscono il tomo. Presenti anche un segnalibro per tenere il segno e vari tocchi di classe che rendono il tutto di maggior pregio, vedi ad esempio il codice a barre che si traveste da un’istantanea di FPS old school.
Un prodotto, non ci stuferemo mai di dirlo, quindi premium, così come di valore è l’intera esperienza che parte dal momento dell’acquisto fino all’arrivo del prodotto a casa. Nell’attesa della consegna, infatti, Bitmap Books offre a tutti coloro che acquistano dal loro sito una copia digitale del libro, permettendoci così di ingannare l’attesa dell’arrivo del tomo vero e proprio.
Una volta che il postino suonerà alla porta ci troveremo poi tra le mani un pacco tanto bello da vedere, con tanto di dettagli a tema, quanto da aprire. Dentro la scatola troveremo infatti il nostro acquisto incartato come fosse un regalo di un lontano parente, rendendo l’intera esperienza ancora più di valore.
Insomma, sul piano della mera esperienza di acquisto e sulla realizzazione tecnica del prodotto stesso c’è veramente pochissimo da dire, con Bitmap Books che si conferma anche con Hurt me plenty: the ultimate guide to first-person shooters 2003-2010 una garanzia da tale punto di vista.
Tra Halo e BioShock
Hurt Me Plenty si apre con un’interessantissima introduzione di Harvey Smith, game designer noto per aver lavorato sulle saghe di Deus Ex e Dishonored, per poi passare a una disamina di tutti quegli elementi e quei termini utili per comprendere a fondo gli sparatutto in prima persona. Una sorta di glossario, insomma, che permette di avere a disposizione tutti gli strumenti necessari per immergersi al massimo all’interno dell’opera di Stuart Maine e Bitmap Books.
Dopo questa doverosa e ricca introduzione, Hurt Me Plenty va a toccare i principali sparatutto in prima persona usciti nel corso di ogni anno. Un elenco non totalmente esaustivo, ma che riesce comunque a trattare senza grossi problemi tutti i titoli degni di nota e anche diversi sconosciuti ai più. Sebbene ad alcuni di essi, vedi ad esempio al capolavoro indiscusso di Half Life 2, sono dedicate diverse pagine, per altri lo spazio a disposizione è più ridotto, ma comunque ampiamente sufficiente per rendere onore anche alle opere secondarie.
La selezione fatta da Stuart Maine è in ogni caso particolarmente interessante, dato che si concentra soprattutto su titoli che sono andati ad aggiungere qualcosa al genere e non si sofferma troppo su ogni singole capitolo di saghe se il sistema di gioco alla loro base non varia più di tanto.
Di Halo, ad esempio, Hurt Me Plenty va a trattare solo il secondo capitolo e ODST, tralasciando l’iconico terzo episodio dedicato alle avventure di Master Chief. Una scelta non completamente condivisibile, ma che permette di dare spazio anche a titoli meno noti. Non parlare di uno dei migliori FPS di sempre in un’opera che ha come sottotitolo “the ultimate guide to first-person shooters” è però un vero e proprio peccato capitale.
Oltre che andare a raccontarci nel dettaglio l’importanza di circa 200 titoli, Stuart Maine e Bitmap Books hanno incluso all’interno di Hurt Me Plenty anche una decina circa di interviste ad alcune delle personalità che più hanno segnato il periodo che va dal 2003 al 2010 in ambito sparatutto in prima persone. Tra di esse ne troviamo ad esempio una a Ken Levine, il papà dei BioShock, e una a Garry Newman, la mente dietro quella che è probabilmente la mod più influente di sempre: Garry’s Mod.
Passione in prima persona
Hurt Me Plenty the ultimate guide to first-person shooters 2003-2010 va quindi in quasi 500 pagine a raccontarci nel dettaglio e con una cura meticolosa quello che è stato il panorama degli FPS in un determinato periodo storico, regalandoci un punto di vista di tutto rispetto su quello che è uno dei generi principe dei videogiochi. Il tutto arricchito da tanti screenshoot e illustrazioni di qualità che, unite a una direzione grafica di indubbio valore, rendono il tomo decisamente bello da vedere.
Una cosa che ci sentiamo di sottolineare è di come Hurt Me Plenty sia completamente in lingua inglese. Un inglese non certo difficilissimo, ma è indubbio come sia necessaria una buona conoscenza della lingua d’Albione per godersi al massimo questo imperdibile lavoro.
Giudizio finale
Hurt Me Plenty: the ultimate guide to first-person shooters 2003-2010 è l’ennesimo grande Lavoro di Bitmap Books, che va ad ampliare il precedente I’m Too Young to Die andando a toccare quasi un’altra decade di sparatutto in prima persona, come sempre con uno spirito enciclopedico. Oltre che interessante e ricco di dettagli, il libro è poi realizzato con cura certosina, risultando un qualcosa di irrinunciabile non solo per tutti coloro che amano i videogiochi, ma anche per chi vuole arricchire la propria libreria con un tomo di indubbia qualità.
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