Sand Land | Da manga a videogioco, similitudini e differenze

Come sapranno i più appassionati, Sand Land, il videogioco di Bandai Namco Entertainment appena sbarcato sul mercato, è basato su un omonimo manga uscito nel 2000 a opera del compianto Akira Toriyama. Tra la storia in 14 capitoli uscita quasi venticinque anni fa e la sua trasposizione videoludica vi sono però diverse differenze e non stiamo parlando quindi di una riproposizione 1 a 1 con il materiale originale come capita invece solitamente.

Dopo avervi quindi parlato qualche giorno fa del videogioco, abbiamo pensato di proporvi un articolo dedicato proprio alle similarità e differenze tra il Sand Land appena giunto su PC e console e quello in formato cartaceo, che tra l’altro ha anch’esso ricevuto una nuova edizione edita da Star Comics qualche settimana fa.

Ovviamente per fare ciò abbiamo la necessità di svelare vari dettagli di entrambe le opere e per tale motivo, nel caso non vogliate rovinarvi neanche in parte l’esperienza, vi consigliamo di evitare di proseguire con la lettura di questo articolo. Lettore avvisato, insomma, mezzo salvato.


Attenzione: da qui in avanti potreste incorrere in spoiler sul manga e il videogioco di Sand Land


Una nuova avventura

La prima, grande differenza tra manga e videogioco è sicuramente quella relativa ai filoni narrativi. L’opera originale di Akira Toriyama, infatti, racconta le avventure del principe dei demoni Beelzebub, dello sceriffo Rao e del demone Thief intenti a scovare una misteriosa sorgente in grado di risolvere l’annoso problema della siccità a Sand Land. Una missione che si svolge interamente in tali terre e che si conclude con la sconfitta del malvagio generale Zeu.

Nel manga Beelzebub non era certamente un amante dello stealth

Il videogioco, così come l’anime disponibile su Disney +, presenta, oltre a tale filone narrativo, anche una seconda avventura completamente inedita e che ha luogo a Forest Land, una confinante e rigogliosa terra dove non vi è assolutamente penuria d’acqua e dove i problemi sono invece ben differenti. Forest Land, e tutti i suoi abitanti, sono assolutamente inediti e non ve ne è traccia nel materiale originale di Akira Toriyama.

Espansione del materiale originale

Se non ha quindi tanto senso soffermarsi ulteriormente su Forest Land e ciò che avviene dopo la sconfitta del generale Zeu, essendo completamente nuovi, val ben la pena dedicare un paragrafo a tutto ciò che succede prima. Anche la prima parte di storia, infatti, ha subito dei rimaneggiamenti e delle modifiche rispetto al manga, volte soprattutto ad arricchire la narrazione, renderla più corposa e adatta a un medium differente e, anche, a introdurre dei personaggi inediti a dir poco fondamentali.

Il più importante di essi è sicuramente Ann, una prodigiosa giovane meccanica dal misterioso passato che si rivelerà ricoprire un ruolo fondamentale sia nell’economia del gioco che dell’intera storia. L’incontro con la ragazza e Belzeebub, Rao e Thief avviene poi proprio nelle prime ore di Sand Land, con tale personaggio che si va quindi ad aggiungere a praticamente tutte le vicende narrate fino alla battaglia con il generale Zeu.

I personaggi principali, carro armato compreso, sono gli stessi di sempre.

Nel videogioco di Bandai Namco sono inoltre state inserite, come precedentemente accennato, anche diverse sezioni inedite in questo primo filone narrativo, che non si limitano alle classiche quest secondarie. Durante la campagna principale viene ad esempio introdotta la nuova cittadina di Spira, come anche un’enorme roccaforte volante schiantatasi al suolo. Inediti sono infine anche molti dei veicoli presenti in gioco, come ad esempio il salta-bot di cui si fa la conoscenza dopo una manciata di ore nel titolo.

Delle buone aggiunte

Il Sand Land appena arrivato su PC, PlayStation e Xbox si basa quindi fortemente sul manga del leggendario Akira Toriyama, ma va poi ad espanderlo in vari sensi, con tanto di filoni narrativi inediti. Innegabile come il materiale originale sia nella sua totalità più coeso e convincente, ma è anche vero come un videogioco, soprattutto open world come quello di Bandai Namco, necessitasse di ben più eventi, fatti e missioni rispetto a quanto raccontato nella breve opera del mangaka. Il risultato finale può in ogni caso ritenersi più che soddisfacente, con le aggiunte che hanno saputo carpire tutto sommato bene l’anima di Sand Land e dell’irriverente Beelzebub.