Devil May Cry 5: così tamarro da far brillare gli occhi

Devil May Cry 5 trailer E3 2018

Capcom finalmente ha rotto gli indugi mostrando durante la conferenza Microsoft dell’E3 2018 il trailer di Devil May Cry 5. Dopo mesi di leak e rumor che anticipavano vita, morte e miracoli (veri e presunti) del quinto capitolo della serie principale, abbiamo potuto toccare con mano, si fa per dire, qualcosa di concreto… e di incredibilmente bello.

Sì, bello, perché il trailer mostrato all’E3 a me ha fatto davvero impazzire. Da amante della saga che venera il primo e il terzo capitolo, il commento che mi sarei aspettato da me stesso, d’altronde l’età avanza e si diventa un po’ dei vecchietti rompiscatole, sarebbe stato: “Non è Devil May Cry, come lo hanno ridotto, povero Dante!“. E invece no. Un trailer frizzante, dinamico, pirotecnico e meravigliosamente tamarro mi ha convinto del contrario.

Siamo tutti affezionati a Dante, ma nessuno può negare che anche i “suoi” titoli fossero maleducati e villani. Un mezzo demone dalla chioma albina che fracassa di botte orde di demoni passando da spade ad armi da fuoco anche in volo, mentre cammina allegramente sui muri e fa piroette con musica heavy metal sparata a palla. E se non è tamarro un gioco così…

Devil May Cry 5: torna il divertimento sfrenato

Il trailer di Devil May Cry 5 ha fatto intravedere (sarà tutto da confermare pad alla mano) un videogioco divertente. Questa parola sta diventando obsoleta nel mondo videoludico, la si usa pochissimo quando si recensisce o si fa critica da bar. Diciamolo apertamente, senza peli sulla lingua: stiamo diventando tutti dei sommelier videoludici. Si annusa il prodotto, si assaggia con un’espressione dipinta sul volto che, se si potesse tradurre a parole, suonerebbe più o meno così: “Non so cosa diamine io stia facendo, ma meglio sparare paroloni a caso per pavoneggiarmi“.

Questo sta avvenendo sempre più spesso nel mondo dei videogiochi. Si fa a gara a chi vede per primo un difetto, anche minimo, o a chi dice con maggior convinzione “gioco sopravvalutato!”. In queste ore, molti ci stanno ricascando con Devil May Cry 5. Nero non è neanche un’unghia di Dante, la serie è morta con DMC 3, Capcom vergognati. Possibile che nessuno sia riuscito a vedere, in quei due minuti circa di filmato, un videogioco fottutamente divertente (scusate il bizantinismo)?

Gli sviluppatori hanno preso un Nero ancora poco convinto delle sue abilità e lo hanno portato dal barbiere e dal mental coach di Dante protagonista del reboot (lasciandogli i capelli bianchi), gli hanno messo intorno personaggi più strafottenti di lui e demoni brutti (in senso buono) come la fame.

devil may cry 5
Classe da vendere, mi sono già innamorato.

La scritta luminosa sulla fiancata del furgone, guidato da una bella figliola, recita Devil May Cry, come l’insegna dell’agenzia che Dante portava avanti con zelo ma che ha rischiato di far fallire più volte a furia di comprarsi pizze; da questo Nero esce e rientra senza aprire le portiere, ma aprendo il cranio delle creature infernali che infestano la città. Lei nel frattempo prende una sigaretta al volo e continua come se nulla fosse, Nero allora non pago tira fuori… il braccio bionico elettrizzante con cui affronta boss giganteschi che sputano fuoco dal petto. E al minuto 2:30 chi appare in sella alla sua motocicletta? Guardate il trailer se ancora non ne siete a conoscenza.

Insomma, una grezzata assurda. E così deve essere! Ho spesso criticato Capcom per alcune scelte incomprensibili, legate soprattutto a un’altra sua saga storica, Resident Evil, ma questa volta l’azienda giapponese ha assunto il ruolo del padre amorevole e imprenditore che lascia la carta di credito al figlio dicendogli con noncuranza: Divertiti!. Se poi il divertimento per alcuni è diventato un fattore di secondo piano, allora c’è poco da discutere. Vogliamo, dunque, parlare dell’aspetto tecnico che si è visto nel trailer? Sul piano estetico ci appare davanti un mix sensazionale di ambienti urbani realistici e di effetti speciali vulcanici e scintillanti. Le animazioni facciali sono di altissimo livello, tanto da farci entrare nella testa dei protagonisti e farci ascoltare le loro sensazioni: “Sì, mi sto divertendo a massacrare mostri“. Vedete? La parola divertimento torna sempre.

Qualcuno dirà che su console ci sarà un downgrade, ma queste pillole di saggezza le lascio volentieri agli altri. Io mi sono gasato alla grandissima, perché prima di essere un giornalista sono un videogiocatore che vuole, scusate la ripetizione, divertirsi. Il trailer di Devil May Cry 5 è nella top three dei contenuti visti all’E3 finora.