A cosa stiamo giocando? (Settembre 2021)

A cosa stiamo giocando? o sono le software house a giocare coi nostri sentimenti (e portafogli)?

Si, lavoriamo tutti nel mondo dell’editoria videoludica e giochiamo sostanzialmente per lavoro ma, ogni tanto, ci lasciamo andare a qualcosa che non sia esattamente sulla cresta dell’onda.
Visto che ci annoiamo a parlare sempre delle stesse cose pesanti inauguriamo oggi la rubrica dal nome più banale di tutti: “A cosa stiamo giocando?” dove parleremo dei giochi sulla quale abbiamo messo le mani recentemente, tra un gioco da recensire e la triste incombenza della vita reale.

Rappresentazione artistica dello stato d’animo di alcuni dei redattori qui sotto

Tema di questa primissima puntata è, sicuramente, la depressione e la tristezza portati avanti dai nostri cari giocatori multiplayer, uno alle prese con una dipendenza da sostanze chiamate “mid, bottom e top lane” e l’altro con per le mani un gioco gestito da una compagnia che non sappiamo se arriverà a fine anno. Gli altri, più o meno, se la passano tutti bene.

Qual è il compito di questo speciale?
Magari convincere qualcuno a provare un vecchio gioco o un titolo meno noto che, per motivi complicati, non avrebbe spazio sulla nostra testata, magari semplicemente fungere da valvola di sfogo per qualche redattore un po’ attempato.
Forse entrambi.

SYSTEM SHOCK 2 (GRAZIANO SALINI)

System Shock 2

Pixelloni grandi a schermo e navi spaziali labirintiche a tal punto che ti viene solo voglia di prendere a testate l’eventuale architetto. Visto che prima o poi spero di poter mettere mano sul remake/seguito che qualcuno farà uscire (ci sono due progetti diversi in ballo: un seguito della saga ed un remake reboot re-qualcosa del primissimo capitolo) ho pensato che fosse cosa buona e giusta assaporare la storia del videogioco. Tolta l’interfaccia clunky e alcune scelte abbastanza bislacche (forse dovute alle mod installate) System Shock 2 è fascino distillato e declinato come negli anni novanta sapevano fare. Qualche informazione di più la potevano mettere a schermo, specie in fase costruzione del personaggio, ma per ora vi giuro che mi sta bene tutto.

DEATH’S DOOR (SIMONE ALVARO SEGATORI)

Death's Door

Ieri ho finito Death’s Door e ho scoperto che in fondo la morte può essere una grande liberazione. Per scoprirlo peró sono dovuto passare attraverso un’infinità di porte, parlare con un calamaro gigante che usa un cadavere per fingersi umano, combattere con una mostruosa creatura divoratrice di uomini e che porta il terrificante appellativo di BETTY e piantare semi. Tanti semi. Tipo 50, ma ne è valsa la pena. Adesso sto giocando a Psychonauts 2 e davvero, vorrei rimanere ancora qui a parlarvi di come Tim Schafer e Double Fine abbiamo dipinto uno dei più interessanti e folli viaggi nella mente umana, ma gli psiconauti hanno bisogna di me e io della mia dose di follia quotidiana. P.S. Ogni tanto torno a giocare ad Hades su Switch, ma questa è un’altra storia o un altro tentativo di fuga.

CONTROL (FABIO ANTINUCCI)

Control gameplay

Approfittando dell’offerta PS Plus di qualche mese fa, ho finalmente recuperato questo piccolo gioiello del 2019, trovandomi di fronte uno dei giochi più entusiasmanti del mio anno videoludico: ambientazione scifi e cospirazionista di altissimo livello, una resa grafica molto aggressiva anche su old-gen ma, soprattutto, un gameplay che riesce a farsi amare e odiare al tempo stesso.
Control è uno splendido esempio di tps, che gioca gran parte delle sue carte buone in un combat system che, pur essendo a tratti molto frenetico e quindi impegnativo (leggi: in grado di far venire l’istinto di rage quit), premia la creatività del giocatore e la sua voglia di esplorare i livelli, mettendolo costantemente alla prova.
In definitva, Control è senza dubbio il gioco che mi ha fatto svoltare un 2021 sì pieno di ottime esperienze (da Breath of the Wild al mio recuperone degli Uncharted, sino al bel Resident Evil Village), ma che fino a ora non era ancora riuscito a regalarmi delle vere emozioni, anche a causa di uscite abbastanza povere e deludenti. Per fortuna ci ha pensato Remedy: da tempo non rosicavo così tanto nel non riuscire a battere un boss e al contempo a desiderare in modo ardente di farlo, solo per vedere cosa si cela nella stanza successiva dell’Oldest House…

DOTA 2 (DANIELE DI EGIDIO)

Dota 2 gameplay

Saranno 5000 ore che gioco a questo titolo, puntualmente come tutte le estati mi ritrovo a lanciare Steam e avere davanti al naso quell’icona maledetta rossa, con un graffio sopra a sancirne le tre lane della morte.
Mi preparo ad andare come al mio solito in posizione 2 Mid con la Queen of Pain, non perché ho realmente voglia di giocarla ma perché devo fare 1000 ultimate circa per sbloccare la nuova skin arcana.
Non so cosa sto facendo della mia esistenza, sto pagando un Gamepass per non giocare a nulla, ho 20 giochi su switch da giocare e The Last Of Us 2 da finire. Eppure dota è lì, come la droga per un tossico.
E va così, da anni, va bene anche così. Credo.

PSYCHONAUTS 2 (CLAUDIO ALBERO)

psychonauts 2

Mentre mi godo gli sgoccioli dell’estate, non posso non tornare con la mente a Psychonauts 2. Avevo sempre sentito parlare della prima, folle creatura di quel simpatico genio di Tim Schafer, ma non avevo idea di che cosa mi avrebbe aspettato nel secondo capitolo e, sin dai primi minuti di gioco, mi sono reso conto che niente avrebbe potuto prepararmi al primo frutto dei “nuovi” Xbox Game Studios. Una storia divertente ed avvincente, un level design sopra le righe, un’art direction ispirata come raramente se ne vedono al giorno d’oggi e, last but not least, ore e ore di divertimento. Psychonauts 2 riesce a trattare temi importanti e difficili attraverso metafore nient’affatto banali, riuscendo sempre a strapparci un sorriso. I “viaggi psichici” sono ancora il piatto forte dell’esperienza di gioco, a cui si aggiunge un mondo “reale” vasto e pieno di segreti da scoprire.

Avete sempre desiderato sapere cosa si cela nella psiche umana? Psychonauts 2 è quello che fa per voi! Volete un platform divertente ed avvincente? E cosa aspettate a scaricare ed installare Psychonauts 2?

WORLD OF WARCRAFT (DIEGO DEL BUONO)

World of Warcraft gameplay

Nonostante il clima non sia dei migliori tra scandali e malumori ho spezzato la monotonia livellando un nuovo personaggio per prendermi una pausa dal ruolo di DPS con Jameson il mio nonmorto ladro. WoW non se la passa benissimo nell’ultimo periodo, ma a differenza di molti giocatori e content creator non sono migrato verso Final Fantasy 14. Per carità l’ho provato e portato sul mio canale Twitch così come ho portato Guild Wars 2 e probabilmente proverò anche New World ma sono arrivato all’onestà conclusione che io non cerco un altro MMO, io voglio giocare a WoW e spero che dopo gli ultimi sviluppi le cose possano davvero migliorare. Personalmente le vere alternative sono rappresentate dai titoli di cui dovrò scrivere soprattutto in arrivo a settembre come Riders Republic, Tails of Iron e Hot Wheels Unleashed.

HADES (ALESSANDRO COLANTONIO)

hades gameplay

Dopo aver attivato il pass per rituffarmi nel primo Quake e provare Humankind, ho approfittato dell’occasione per provare anche Hades e adesso non riesco a staccarmene più. Ho tante recensioni da dover sviluppare in questi giorni, ma appena trovo un minimo di tempo libero è sempre l’occasione giusta per provare la fuga dall’Oltretomba. Ora capisco perché ha vinto così tanti premi nel 2020: grafica disegnata eccezionale, gameplay divertente e sempre vario di partita in partita, ma la cosa che più mi ha sconvolto è lo storytelling incastrato benissimo nella ripetitività tipica dei roguelike. In questo momento sto cercando di battere Teseo… sono due volte che sono riuscito finalmente ad ammazzare il Minotauro, ma poi ho troppa poca vita per resistere al suo amichetto dei Campi Elisi.

GHOST OF TSUSHIMA DIRECTOR’S CUT (MICHELE GIANNINI)

ghost of tsushima director's cut gameplay

Ammetto di aver sbagliato. Non ho acquistato questo capolavoro al day one e me ne pento. La redazione di Player mi ha dato la possibilità di recensirlo ed è stato subito amore!
Tutta l’isola di Tsushima è rappresentata nei minimi dettagli ed è un piacere perdersi a cavallo nei paesaggi. Il gioco riesce a trasmettere a pieno lo spirito dei Samurai, la loro abnegazione al codice ed alla cultura degli anni intorno al 1274.
Vogliamo parlare dei duelli con le spade? Eccezionali!
In questa ultima settimana di Agosto sto vivendo il mio momento Zen, e non è per niente male.

STARDEW VALLEY (SALVATORE MONTAGNOLO)

stardew valley gameplay

Dalla prima volta che l’ho visto giocare me ne sono subito innamorato tant’è che l’ho giocato sia in versione PC che Switch.
Un connubio perfetto tra il genere life sim ed elementi RPG basilari, ma efficaci.
Gameplay ricco di elementi per tutti i gusti: simulazione, collezionismo, combattimento, building, strategie, segreti ed esplorazione per un titolo che prende il meglio dal “cugino” Harvest Moon. 2D colorato, grafica in pixel art seppur ricca di dettagli, ma con un rapporto qualità/prezzo tra i più convenienti sul mercato videoludico attuale.
Il gioco poi è in continuo aggiornamento e i contenuti sono ormai numerosissimi garantendo dalle 100 alle 150 ore di gioco a poche decine di euro, capolavoro.
Ah, dimenticavo, c’è anche il multiplayer.

YAKUZA KIWAMI 2 (NICHOLAS SACCO AKA L’ASTROPATE)

yakuza kiwami 2 gameplay

Ho iniziato il mio viaggio nella serie di Yakuza solo quest’anno grazie al Game Pass. La conoscevo già, ma non avevo ancora sfruttato l’occasione di cominciarla, poi sentii dire “Like a Dragon è essenzialmente un gioco di Dragon Quest nell’universo di Yakuza”. In quel momento la mia mente capì di dover recuperare quest’altra grande serie videoludica giapponese. Dopo aver adorato Yakuza Kiwami, ora mi trovo alle prese con Yakuza Kiwami 2 e sono costantemente affascinato da ciò che questa serie mi sta proponendo.
La storia di Kazuma Kiryu è paragonabile a un imponente spin off di Le Bizzarre Avventure di JoJo che mescola momenti seri o commoventi a momenti di pura follia, botte incredibili, omaggi al cinema giapponese, accurate rappresentazioni della vita locale e pura voglia di ignorare la gravità terrestre, l’anatomia umana o qualsiasi altro concetto fisico o biologico chiaramente poco importante.
Sto decisamente trovando un’altra serie da amare.