Recensione: Final Fantasy XIV: Stormblood

Recensione: Final Fantasy XIV: Stormblood

Final Fantasy XIV: Stormblood è la seconda espansione di Final Fantasy XIV: A Realm Reborn ed oltre ad aggiungere tantissimi contenuti segna anche la fine del supporto per la versione PS3 entrando quindi pienamente del mondo della next gen. Noi di Player.it abbiamo avuto l’opportunità di provarlo per voi, buona lettura.

Stormblood aggiunge una quantità impressionante di contenuti come:

  • Nuove avventure ad Ala Mhigo e Doma.
  • Due nuovi lavori, il Mago Rosso e il Samurai.
  • Nuove esplorazioni con le immersioni e il nuoto.
  • Livello massimo aumentato da 60 a 70
  • Cambi al sistema di combattimento
  • La nuova città di Kagune
  • Gyr Abania, the Ruby Sea, Yanxia, e le Steppe di Azim come nuove zone esplorabili.
  • Nuovi primals e beastmen: Lakshmi e gli Ananta, Susano e il Kojin.
  • Nuovi Dungeon.
  • Nuovo raid per 8 giocatori: Interdimensional Rift─Omega.
  • Nuovo raid da 24 giocatori: Ritorno a Ivalice.
  • Le dimenticate terre di Eureka.
  • Nuovi equipaggiamenti e ricette.
  • Nuovo distretto residenziale: Shirogane.
  • Capienza inventario aumentata.

L’espansione ci porterà a Gyr Abania, regione ad est di Aldenard nel continente di Othard per liberare le città stato di Ala Mhigo e Doma dall’impero Garlean.

Dopo aver portato a termine una battaglia di cent’anni tra gli uomini e i draghi a nord, i Guerrieri della Luce e i loro compagni sono pronti a liberare Ala Mhigo, una terra conquistata dall’impero Garlean vent’anni fa. Nel Frattempo nel lontano est i difensori della pace dello stato in rovina di Doma, combattono per riaccendere il fuoco della speranza nei loro concittadini.

Ala Mhigo è una città-stato occupata situata nella parte est di Aldenard circondata dalle montagne. La nazione piombò nel caos vent’anni fa quando le masse insorsero contro il loro tiranno Re Theodoric il Sovrano folle. Molti non sanno che fu proprio l’Impero di Garlean ad architettare tutto per prender il controllo di Ala Mhigo mentre regnava l’anarchia, rimanendo sovrana per i successivi vent’anni.

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Sulle coste orientali di Othard sorge Doma, terra di Ninja e Samurai. Invasa dall’Impero di Garlean vent’anni fa a causa delle loro mire espansionistiche, questa pacifica nazione combatte contro il giogo dell’Impero. Alla luce del fallimento di un enorme moto di ribellione, la maggior parte dei civili è stato privato anche dei fondamentali diritti di libertà.

Per fronteggiare le nuove minacce, i giocatori potranno affinare le tecniche di spada con il Samurai o lanciare devastanti magie col Mago Rosso.

I Samurai, un tempo guerrieri assoldati nelle lunghe battaglie tra i clan dell’isola di Hingashi, dopo l’unificazione della nazione le loro spade non furono più messe al servizio dell’esercito ma a protezione della pace tra le strade della città. Quello di Final Fantasy è un chiarissimo riferimento alla storia giapponese quando durante l’epoca Tokugawa fu istituito un vero e proprio corpo di polizia composto da samurai chiamato Shinsengumi. In Stormblood i Samurai sono specializzati nell’infliggere grossi danni nel combattimento corpo a corpo, maestri dell’arte della spada grazie alle tecniche della terra di Hingashi come lo Iai. L’arte del “Sen” e i tre stili Setsu (Neve), Ka (Fiore), Getsu (Luna) verranno alternate durante i combattimenti. La katana può immagazzinare le energie per rilasciarle in poderosi attacchi.

Originari della regione montana di Gyr AbaniaMaghi Rossi sono caratterizzati da uno stile ibrido che unisce l’uso dello stocco per i combattimenti rafficinati a quello della Magia Rossa per gli attacchi da lunga distanza. Riescono ad infliggere ingenti danni grazie all’unione di queste due abilità, concatenando diverse magie grazie al Dualcast, abilità presente in tutta la saga di Final Fantasy che permette di lanciare più magie nello stesso turno. Il risultato è un combattimento basato sugli spostamenti ad alta velocità ed il cambio repentino di range.

Dopo tante avventue i giocatori potranno riposarsi grazie all’housing ed altre innovazioni.

Completate le quest secondarie di Kugane si avrà accesso a Shirogane, il nuovo distretto residenziale dove i giocatori potranno accedere alla funzione housing comprando una casa vicino Hangashi.

Oltre a comprare casa i giocatori potranno finalmente immergersi e nuotare negli specchi d’acqua, esplorando i fondali e svolgendo quest secondarie. Potranno addirittura collezionare costumi da bagno per i propri personaggi.

Anche il sistema di combattimento è stato migliorato con una serie di bilanciamenti ai lavori (o classi) rendendo quindi l’esperienza di livellaggio più fluida negli scontri durante le quest. Di conseguenza anche PvP giova di questo cambiamento, tutti i lavori avranno delle abilità esclusive per questa modalità.

Ritorno a Ivalice è il nuovo raid da 24 giocatori, simile alla Torre di Cristallo. I giocatori torneranno nel mondo di Ivalice con una storia interamente scritta da Yasumi Matsuno.

I fan ricorderanno sicuramente Ivalice, come regione presente in Final Fantasy XII. Terra un tempo dominata dagli Occuria, i creatori degli Esper evocazioni appunto di questo capitolo della saga.

Final Fantasy Stormblood 15
La mappa di Ivalice in Final Fantasy XII.

L’intera storia di questo raid in Final fantasy XIV: Stormblood è scritta da Yasumi Matsuno game director di Square Enix, fu il supervisore e responsabile “Story and Concept” di Final Fantasy XII ed a lui è dedicato il boss Yiazmat (gioco di parole con Yazumi Matsuno) presente sia nel XI che nel XIV.

Per giocare a questo titolo su PlayStation 4 non è necessario avere attivo un abbonamento PlayStation Plus.

Il gioco presenta un metodo metodo di pagamento mensile simile ad altri MMO con server dedicati, proprio per questo non vi servirà il Playstation Plus. In Final Fantasy XIV è possibile creare un account di prova che permetterà di entrare gratuitamente nel gioco con alcune restrizioni come un unico slot personaggio per server invece di otto ed un livello massimo raggiungibile fissato a 35 invece di 70. Per poter giocare sono necessari ben 65GB di spazio disponibile sulla memoria della vostra console, se avete quindi una PS4 da 125GB o 160GB ed avete di recente giocato a Final Fantasy XV oltre ad altri giochi è consigliabile fare un controllo prima di far partire l’installazione.

La grafica non è proprio all’altezza del motore grafico di PS4 se si vanno a guardare i dettagli come l’inespressività dei numerosi PNG o i modelli dei personaggi giocabili ma nel complesso è leggera e non stufa, la scelta dei colori e del character design è un chiaro richiamo a Final Fantasy XII. In conclusione:

Final Fantasy XIV: Stormblood è un’espansione davvero immensa che aggiunge non poco al gioco base con nuove classi, un intero continente da esplorare e nuovi dungeon contornati da tantissime quest. Il gioco però “risente” di un modello di MMO molto più indirizzato al pubblico orientale con lunghissimi dialoghi e l’interfaccia spesso ingombrante.

Ringrazio Square Enix e Koch Media per avermi dato la possibilità di recensire Final Fantasy XIV: Stormblood.