Super Mario Galaxy 2 – Recensione

Recensione di Alessio Arciola

A più di vent’anni di distanza dalla sua nascita, Super Mario sbarca nuovamente e per la seconda volta su console Nintendo Wii con l’avventura “Super Mario Galaxy 2”. Presentato ufficialmente all’ E3 del 2009, in molti si aspettavano che questo secondo episodio fosse una riproposizione del primo capitolo con semplicemente nuove galassie da esplorare, ma Super Mario Galaxy 2 non è solo questo, è una nuova avventura basata sul concept ideato nel 2007, ma con gameplay, design, mondi e meccaniche completamente nuove e che rendono Super Mario Galaxy 2 non solo il degno erede, ma anche il miglior Super Mario realizzato ad oggi – si, questa frase è stata detta anche in passato, ma non è colpa nostra se Nintendo è solo capace di migliorare e migliorarsi!

IL NUOVO ED ENNESIMO RAPIMENTO DELLA PRINCIPESSA PEACH

Come ogni Super Mario che si rispetti, l’inizio presenterà il solito rapimento della Principessa Peach da parte di Bowser, a differenza del primo capitolo però, questa prima fase di gioco si sviluppa sulla falsariga dei titoli in 2D con Mario che può muoversi per un paio di quadri solo avanti e indietro con gli immancabili mattoncini per prendere i soldi e le meteore di stella da raccogliere. Durante questa prima fase il giocatore vengono ricordati l’uso dei comandi di base e non appena Peach scomparirà nella galassia sulla mano di un gigantesco Bowser, una delle nostre fidate stelle del Regno dei Funghi si trasformerà in una stella lancio per raggiungere da subito la prima delle galassie e da qui la nostra “astronave”. Tutta questa fase, esattamente come quella precedente al rapimento di Peach, serve da ripasso a chi ha giocato negli anni passati il primo capitolo della serie e da introduzione ai comandi, ai nemici e alle meccaniche di base del gioco per chi invece si sta cimentando con il titolo per la prima volta.

Super Mario Galaxy 2 non è semplicemente longevo, di più. Rispetto al primo capitolo sono state riviste alcune specifiche, ma restano comunque in totale 120 le stelle d’oro che Mario dovrà raccogliere (settanta sono comunque quelle minime per accedere al finale) e a queste si aggiungono altrettante stelle verdi che però non sono, come nel primo capitolo, connesse all’uso di Luigi, ma possono essere raccolte da Mario dopo aver ultimato la raccolta delle centoventi stelle dorate – la raccolta di tutte le stelle verdi sbloccherà qualcosa di decisamente simpatico ed interessante. Se quindi si considera che bisogna affrontare ogni galassia due volte per l’ottenimento di tutte e 240 stelle e a tutto questo si aggiungono le sfide Cometa, ossia sfide specifiche per le galassie come obiettivi di raccolta, di tempo, di salute e via via discorrendo, sarà facile capire che per completare Super Mario Galaxy 2 al cento per cento servono non meno di un venti/trenta di ore di gioco se si è abili e storici giocatori della serie già smaliziati e consci di cosa sia necessario fare per raggiungere specifiche aree o luoghi – se invece è il primo Super Mario che si gioca, mettete comunque in considerazione che non spenderete meno di quaranta ore per completarlo al 100%. Il completamento del gioco con il minimo sindacabile, ossia settanta stelle e nulla più, richiede comunque circa quindici ore di gioco.


Detto ciò che ci aspetta in ore di gioco, passiamo a ciò che dovremo e ciò che potremo fare con il gioco acceso ed i controller in mano. Una volta vista e giocata l’introduzione in cui Peach verrà rapita, ci ritroveremo come accennato già proiettati verso la prima galassia dove dovremo riprendere mano con le meccaniche di salto, di eliminazione dei nemici ed ovviamente del mondo platform delle galassie tra giochi gravitazionali, pavimenti a comparsa e molto altro ancora. Superata questa fase raggiungeremo la nostra astronave, non più quel piccolo mondo pieno di collegamenti alle galassie che era l’astronave di Rosalina, ma una piccola astronave dalla forma identica alla faccia di Mario e che dopo la raccolta di 30 stelle sbloccherà come personaggio Luigi (la cosa avverrà parlando con uno Sfavilotto che riferendosi ai colori dell’astronave, dirà che ricorda più il verde Luigi che il rosso Mario). La presenza di questa astronave dunque è una delle più importanti novità perché trasforma l’esplorazione delle galassie in un sistema molto più lineare, con uno sblocco di nuove galassie e lo spostamento verso queste che ricorda moltissimo il passato – in Galaxy nuove galassie si sbloccavano sempre dopo la raccolta di un numero specifico di stelle, ma l’astronave di Rosalina rendeva il tutto molto più simile al modo che si usa nei giochi moderni di sbloccare nuove aree. Per raggiungere dunque una nuova galassia in Super Mario Galaxy 2, dovremo conquistare un minimo di otto stelle e fatto ciò passare alla galassia successiva spostando la nave su questo percorso obbligato.
La novità principale rispetto al passato è il ritorno piccolo dinosauro verde Yoshi, compagno di Mario in molte passate avventure e nuovamente a fianco del nostro protagonista in Super Mario Galaxy 2. La presenza di Yoshi cambierà completamente il modo di affrontare le galassie, se infatto con Mario si tende a giocare in modo protettivo evitando i nemici, quando si è in groppa a Yoshi i nemici possono essere mangiati grazie alla sua lunga lingua e sfruttati come armi per colpire altri nemici più lontani. Il simpatico dinosauro inoltre presenta tre speciali poteri che permettono a Mario di raggiungere luoghi non altresì raggiungibili e si tratta dell’abilità di correre a velocità extra, gonfiarsi come un palloncino e trasportare Mario verso l’alto o illuminarsi come una lampadina allo xeno e rischiarare aree che altrimenti sarebbero sembrati semplici muri neri – Yoshi accederà a questi poteri mangiando rispettivamente un frutto rosso, azzurro e viola (la forma del frutto è quella di un peperoncino). A questi poteri ovviamente si affiancano anche i poteri extra che grazie a specifici costumi Mario potrà ottenere, ossia:

Ape (già presente in passato e trasforma Mario in un’ape dandogli così modo di volare e muoversi sui muri alveari);
Boo (trasforma Mario in un Boo dandogli così modo di attraversare pareti e cancelli senza bisogno di aprirli);
Fiore (da a Mario l’abilità di lanciare una palla di fuoco con cui distruggere oggetti, casse ed ovviamente i nemici);
Molla (già presente in passato e trasforma Mario in una molla dandogli modo di saltare molto più in alto del normale);
Nuvola (Mario ruota su se stesso creando sino ad un massimo di tre nuvole per raggiungere zone alte);
Roccia (Mario si trasforma in una palla di roccia distruggendo qualunque cosa o nemico gli si pari di fronte);
Trivella (Mario si trasforma in una trivella che gli consente di raggiungere aree interne o la superficie opposta del mondo).

Tutte queste abilità legate a Mario più tutte quelle fornite da Yoshi sarebbero già sufficienti per un semplice titolo platform, ma ovviamente Nintendo non si è fermata solo a questo. Grazie ad un level design di qualità finissima, ogni galassia ci pone in sfide sempre diverse che di continuo cambia stile grazie ad un sapiente uso della telecamera che in alcuni momenti ci pone in un mondo completamente in 3D con una totale e completa libertà di movimento, mentre in altri casi ci troveremo trasportati con una camera laterale che si rifà ai precedenti capitoli in 2D. Tutti questi cambi sono gestiti in modo morbido e senza far rendere effettivamente conto al giocatore di quanti e in quali stili diversi di platform è stato messo a giocare. A tutto ciò è poi stata data una maggiore libertà al giocatore, se l’unico effettivo difetto del precedente capitolo era una forse eccessiva linearità di esecuzione nei mondi, in Super Mario Galaxy 2 ogni obiettivo è raggiungibile con vie o tattiche differenti. Il gameplay del gioco offre quindi una maggiore libertà al giocatore dandogli così modo non solo di decidere in quale sfida confrontarsi, ma anche come affrontarla. C’è ben poco da dire poi sulla fantasia e sulla varietà, se ogni boss della galassia è unico con i propri difetti e le proprie abilità e richiede sempre un modo diverso di approccio per batterlo sbloccando così la stella, ogni mondo offre sfide sempre differenti dal puro platform al cambio di stile come corse a terra ed in aria, giochi di equilibrismo e molto, molto altro ancora. Ogni mondo è un luogo a se con la sua vita ed il suo modo di mettere il giocatore al lavoro, non ci sarà mai la sensazione da “già visto, già giocato” in Super Mario Galaxy 2, pur completandolo al 100%.

A tutto questo si aggiunge anche la possibilità che intervenga nella nostra avventura un secondo giocatore con l’uso di un altro controller. Seppur il titolo abbia una forte connotazione per il single player, la componente multi giocatore è stata rivista e migliorata rispetto al passato, ora difatti il secondo giocatore è uno Sfavilotto che potrà interagire direttamente sullo schermo eliminando i nemici, raccogliendo oggetti ed esattamente come avveniva in passato, lanciare le astro-schegge contro nemici ed oggetti – questa era l’unica azione consentita al secondo giocatore nel primo Galaxy.

LA PERFEZIONE SI FA BELLA

Super Mario Galaxy 2 è una chicca unica di tecnica, se nel 2007 il primo capitolo fu in grado di creare un nuovo step qualitativo che ad oggi nessuno ha ancora battuto – solo Monster Hunter Tri si è avvicinato molto a questo step creando un top di gamma differente da quello in cui si trovano i titoli di Mario – Nintendo con il secondo capitolo di Galaxy ha migliorato ogni aspetto di quel motore grafico andando a limare ogni angolo e problema con la precisione e cura di un artigiano. Tutto adesso risulta più pulito, più stabile e ancor più dettagliato che mai con mondi pieni di luci, ombre, colori, forme e dettagli mai visti prima.
A livello tecnico poi è stato fatto effettivamente un ulteriore passo avanti nel comparto della fisica con la gestione di Mario che ha un suo peso e struttura ben visibili nei momenti in cui il nostro personaggio non ha i piedi a terra come i giochi di equilibrismo ad esempio. Grazie poi alle abilità di salto di Yoshi possiamo apprezzare maggiore ciò che in passato era presente, ma legato a piccole distanze, ossia il ritrovarci a saltare per passare dalla gravità di un pianeta a quella di un altro – il tutto, nonostante le maggiori distanze ottenute grazie a Yoshi, risulta estremamente fluido e decisamente non forzato.

La componente audio si attesta come al solito ad altissimi livelli con riproposizioni di temi presenti in Super Mario Galaxy e non solo, molti effetti aiuto e alcuni brani infatti sono stati presi dal passato in due dimensioni. Testi ed audio ovviamente sono totalmente localizzati anche se effettivamente il parlato in Super Mario è decisamente molto, molto poco.


CONCLUSIONE

Il secondo capitolo di Super Mario Galaxy ha pienamente risolto i pochissimi difetti del primo capitolo di questa mini saga all’interno dell’immensa serie di titoli legati all’idraulico rossastro. Ciò lo ha reso indiscutibilmente il miglior platform visto ad oggi su console Nintendo grazie ad una grafica bella da vedere e pompata di dettagli, una longevità elevata ed un sistema di gioco che richiama i classici Super Mario e la sua nuova vita “spaziale”. Super Mario Galaxy 2 non è un semplice secondo capitolo di quanto già visto nel primo, ma presenta novità sotto ogni punto di vista, dal gameplay alla grafica, passando per la fisica ed il concept design delle varie galassie, varie ed uniche e non semplici riproposizioni del passato.

Se siete degli amanti della lunga serie dei titoli di Super Mario, sicuramente questa recensione non vi è servita a capire se acquistare o meno il gioco, ma solo a far passare questi giorni che mancano alla release aumentando in modo esponenziale l’hype. Se al contrario siete possessori di una Wii, ma non avete mai giocato un titolo di Mario, questo è decisamente il capitolo giusto che vi farà innamorare. Se infine non avete una Wii… compratela, Super Mario Galaxy 2 è una vera killer application che vale l’acquisto di una console.

Il gioco sarà disponibile in esclusiva per console Nintendo Wii dal 11 Giugno 2010.

VOTO: 10/10