Ys Memoire: The Oath Of Felgana | Recensione (PS5) | Perennemente alla ricerca di nuove avventure

Ys Memoire: The Oath Of Felgana

In un universo fatto da grandi produzioni videoludiche con budget che risultano complicati da calcolare, esistono saghe di videogiochi che ancora cercano di offrire esperienze di valore senza mettere in mezzo le capacità produttive dei colossi dell’intrattenimento. Ys Memoire: The Oath Of Felgana rientra esattamente all’interno di questo incapsulamento: budget limitato in videogioco memorabile.

In realtà la storia produttiva di questo videogioco è piuttosto articolata: Oath Of Felgana nasce nel 2005 come remake del bistrattato Ys III: Wanderers From Ys e poi viene riproposto nel 2010 in occidente su PSP con lo stesso nome, per poi approdare di nuovo su PC nel 2012 e venir ritradotto nuovamente sulle console attuali. Bell’intreccio, vero?

Remaster di un porting di un remake

Ys Memoire: The Oath Of Felgana

La domanda base che uno si potrebbe ragionevolmente porre è semplice: di tutte le versioni di The Oath In Felgana, la Memorie è la migliore in commercio? La risposta corretta è più o meno. Dal punto di vista tecnico abbiamo sicuramente a che fare con un passo in avanti abbastanza netto rispetto al passato: la versione PS5, rispetto a Switch e PSP, riesce sempre a rimanere sui 60 frames per secondo con risoluzioni degne delle tecnologie attuali. L’aspetto grafico estetico, invece, soffre un po’ a causa di texturing sconnessi nelle pavimentazioni che sono plausibilmente collegati agli algoritmi di upscaling utilizzati per aggiornare un gioco che ha sul groppone comunque parecchi anni; non è da escludere che questo sia direttamente collegato alla scelta di utilizzare, come materiale originale, la versione PSP di The Oath In Felgana invece che la versione PC. A dare maggiormente fastidio ai nostri occhi è l’interfaccia utente, che sembra slavata e sfocata a causa proprio dell’upscaling.

Ys Memoire: The Oath Of Felgana

Le altre aggiunte degne di nota sono la modalità turbo (che può aiutare i giocatori più pigri in determinate sezioni) e la presenza del doppiaggio per il protagonista Adol, una cosa completamente inedita in tutte le precedenti riedizioni. Il resto delle aggiunte, invece, hanno il gusto del contenuto per appassionati: abbiamo tre versioni della colonna sonora (X6800, PSP, moderna), la possibilità di giocare con i portrait dei personaggi seguendo estetico diverse e così via.

Ma io non ho ancora capito di cosa parla questo videogioco!

Piccolo riassuntino della trama per chi non sa minimamente di cosa stiamo parlando: Ys III racconta il viaggio di Adol verso Redmont, il villaggio madre del suo compare Dogi che ha conosciuto giusto un paio di giochi prima. Questo viaggio, inizialmente deciso per investigare su dei problemi che sembrano affliggere la nazione di Felghana: dai mostri che passeggiano liberamente per le strade ai problemi politici derivanti dalla riattivazione di un vulcano da cui si estrae un prezioso minerale chiamato Raval.

Attenti, giocatori di nuova data!

In tutto questo, però, non abbiamo ancora parlato del gioco in sé e per sé! Questo è un gran peccato per Ys Memoire, al netto della sua posizione all’interno del canone, altro non è che un bellissimo ARPG e uno dei migliori Ys in circolazione. Chiunque si sia approcciato alla saga con i capitoli tridimensionali (a partire da Ys VIII, per capirci) qui troverà un videogioco radicalmente diverso ad aspettarlo! In primis perché molta meno importanza viene posta nei confronti della narrativa che, seppur non pretestuosa, non pone troppo le luci dei riflettori su Adol e comprimari.

Questi sono ancora presenti eh: il gioco è pur sempre uno Ys ma sono visti soltanto come gli strumenti narrativi per permettere al giocatore di esplorare un mondo di gioco ricco di dungeon, di torri e caverne da esplorare. La formula del gameplay, qui, è molto più severa rispetto ai capitoli più recenti e si allinea perfettamente a un certo tipo di videogioco del primo decennio degli anni duemila in cui è importante fare attenzione a cosa viene detto ai personaggi, in cui gli oggetti chiave sono elementi dell’equipaggiamento, in cui i checkpoint sono posizionati in maniera particolarmente severa lungo il tragitto dell’esplorazione.

Gameplay al burro, come sempre

Ys Memoire: The Oath Of Felgana

In tutto questo inutile nasconderlo: il titolo si lascia giocare in una maniera estremamente goduriosa grazie al gameplay velocissimo e liscissimo. Adol può concatenare diversi attacchi con la spada, lanciando anche i nemici a mezz’aria e continuando i suoi attacchi lì ottenendo, poi, nel corso della storia nuove abilità esplorative che avvicinano parzialmente il videogioco alla struttura e alla natura di un metroidvania. Attaccando i nemici è possibile riempire una barra chiamata Burst Meter che una volta carica offre al nostro protagonista un grosso power up che si rivela provvidenziale durante il corso degli scontri con i boss.

Ys Memoire: The Oath Of Felgana

L’esplorazione viene incentivata dalla disposizione delle risorse lungo i dungeon: gli equipaggiamenti infatti si possono potenziare con dei cristalli che sono nascosti per tutto il mondo di giochi; mantenere elevato il counter delle combo permette al giocatore di moltiplicare i punti esperienza raccolti e di accedere poi a power up di vario genere. Al netto di una difficoltà che potrebbe spaventare i videogiocatori meno avvezzi ai videogiochi “vecchio stile”, non c’è motivo per cui un appassionato di ARPG giapponesi debba evitare di acquistare questo Ys Memorie, al netto forse di un prezzo che si poteva ritoccare un pelino verso il basso (ma questo starà al reparto marketing dirlo o meno).

Conclusioni

Ys Memoire: The Oath Of Felgana è un’ottima maniera per poter mettere le mani su un videogioco molto bello e anche tristemente sottovalutato. Nonostante le storture tecniche lo rendano potenzialmente meno interessante della versione disponibile su Steam, se si ha una PS5 o una Nintendo Switch e si è appassionati di ARPG è un acquisto consigliatissimo!

PRO

  • Sistema di combattimento ancora oggi galvanizzante
  • Atmosfere emozionanti per gli amanti delle avventure classiche
  • Si respira l'aria di una grande ed emozionante avventura
  • Colonna sonora (come al solito) fantasmagorica

CONTRO

  • Comparto grafico oggettivamente vecchiotto
  • Le migliorie fatte alla grafica non incontreranno il gusto degli appassionati

Se hai letto tutta la recensione (e l'hai letta per davvero tutta senza imbrogliare) puoi cliccare qui sotto per scoprire il voto:

7.5

Storia - 7.5 / 10

Grafica - 6 / 10

Longevità - 9 / 10

Gameplay - 9.5 / 10

Sonoro - 9.5 / 10