Glass Masquerade 2: Illusions | recensione

Glass Masquerade 2 recensione

Siamo abituati ormai ad una componente del gioco che prevale su tutte le altre: il videogioco deve essere divertente. Ma questa caratteristica non è l’unica necessaria affinché un titolo possa essere definito come “ben riuscito”. Glass Masquerade 2: Illusions non è necessariamente tale, ma riteniamo sia un prodotto sicuramente valevole.

Una nuova tipologia: jigsaw puzzle digitale

Il gioco si basa su un gameplay semplice: ricreare figure in un quadrante, mettendo insieme tutti i pezzi (che vanno man mano crescendo, arrivando ad un centinaio per 31 livelli) senza però avere una figura di riferimento. Quello che potrebbe sembrare un limite invalicabile rende un’attività semplice come quella di ricomporre un puzzle, nuova e rilassante: Glass Masquerade evidenzia i pezzi da cui partire (i più esterni) ed offre una modalità semplice (per capire più o meno le dinamiche), una più complessa e la possibilità di attivare e disattivare il timer (che non comporterà nessuna penalità). 

Glass Masquerade il puzzle

Relax è la caratteristica principale del titolo: già completando i primi set proviamo appagamento, grazie all’intuitività del gioco, a cui si aggiunge la componente visiva con una grafica eccellente.

La hard mode ci permette di prendere uno dei pezzi del puzzle e ruotarlo fino ad otto volte; la difficoltà sta nel fatto che nella modalità di base è il gioco stesso a ruotare i frammenti, quindi dovremo capire sia la posizione del pezzo, sia il suo orientamento.  

Glass Masquerade menu home

Set usciti da un altro tempo

Se nel primo capitolo di Glass Masquerade dovevamo completare piccoli orologi con elementi che si rifacevano alla cultura di tutto il mondo, nel secondo titolo dovremo completare dei modelli circolari; alcuni giocatori sicuramente saranno spiazzati dalla bellezza di quelle che ricordano le vetrare di una chiesa gotica.

L’ambientazione semplice e stuzzicante del gioco si rifà al tema “carnival funfair” misto a quello di “Mardi-Gras” con clown, figure femminili snelle, colorate e lucide; ricomponendo le vetrate andate in frantumi con piccoli pezzi che sembrano senza alcuna connessione, troveremo queste figure e potremo leggere enigmi o la “risposta” ad un interrogativo posto accedendo al set, solitamente a sfondo esistenziale.  

La versione del gioco per la Nintendo Switch è uno spettacolo: potremo utilizzare sia i joycon oppure il touch screen; entrambi i comandi non presentano bug o rallentamenti, e permettono di giocare in modo fluido.
Le musiche di Nikita Sevalnev sono assolutamente appropriate per l’ambientazione e la loro semplicità accompagna il giocatore durante le sessioni di gioco. Inoltre, anche completato un set, sarà possibile ripeterlo ogni volta che lo si desidera, provando la modalità difficile oppure cercando di ricomporlo nel minor tempo possibile.

Glass Masquerade la vetrata

Giudizio finale

Glass Masquerade 2: Illusion è un gioco perfetto per lo svago o per il tempo libero: libererà la vostra mente e vi sorprenderà con la sua ambientazione favolosa e le musiche semplici ma appropriate.