A.O.T. Wings of Freedom – Recensione

Articolo a cura di Samuele Zaboi

Attack on Titan è uno degli anime di maggiore successo in Giappone, e non solo, e Omega Force, team di Koei Tecmo, ha portato Eren Jaeger, Mikasa Ackerman e Armin Arelet in un nuovo titolo videoludico, A.O.T. Wings of Freedom. Il gioco, disponibile per PC, PlayStation 3, PlayStation 4, PlayStation Vita e Xbox One, ripercorre la prima stagione dell’anime, portando sullo schermo del vostre televisore le scene e i momenti che hanno caratterizzato la serie nata dalla mente di Hajime Isayam.


Dall’anime al videogioco

Il mondo di Attack on Titan rappresenta un universo post apocalittico dove l’essere umano ha persona la propria predominanza e, portato sul baratro, è costretto a vivere barricato per proteggersi dai Giganti, creature che si nutrono proprio di uomini. Per difendersi, è stata realizzata una sorta di fortezza contornata da tre mura: Wall Marie, Wall Rose e Wall Sina, costruite proprio per respingere l’avanzata di queste terribili creature.
Proprio quando la pace sembra consolidata e ormai al riparo da ogni pericolo, il nuovo arrivo dei Giganti sconvolge l’armonia che era durata praticamente un secolo. Con questi avvenimenti che fanno preambolo entra in scena il protagonista Eren Jaeger che decide di arruolarsi nell’esercito per affrontare la minaccia e riportare la tanto sperata pace. Come già menzionato in sede di presentazione, A.O.T. Wings of Freedom vi farà rivivere le emozioni della prima stagione dell’anima e, proprio con questo intento, Omega Force ha cercato di riportare nel pad della vostra mano le stesse emozioni e sensazioni di Attack on Titan.
Uno degli aspetti più complicati, proprio sotto questo aspetto, è stato il riprodurre gli attacchi con i quali eliminare i colossali nemici. Gli sviluppatori hanno realizzato la “manovra tridimensionale” in un modo decisamente gradevole e appropriato anche se servirà qualche tentativo per poter prendere confidenza con questa mossa. Per poter sconfiggere i giganti è necessario infatti colpirli all’altezza della nuca, tra l’inizio del capo e la fine del collo: amputare gli arti o le gambe non provocherà la loro morte dal momento che queste parti potranno rigenerarsi. Per poter raggiungere quindi la sommità delle creature è indispensabile quindi fare utilizzo di un sistema di rampini che vi permettere, con la giusta combinazioni di tasti, di raggiungere la sommità dei giganti e poterli eliminare. É pur che colpire i titani prima agli arti, oltre a darvi alcune ricompense, li renderà meno pericolosi e quindi sarà più facile per voi raggiungere il vostro obiettivo: la loro testa. Questo sistema funziona perfettamente dove sono presente appigli, pareti o muri sui quali fare leva mentre in zone di campo aperto sarà necessario saltare o affidarsi alla cavalleria (non sarà possibile per esempio lanciare i rampini nel vuoto come in qualche titolo dedicato all’Uomo Ragno).
Il sistema di “manovra tridimensionale” inizialmente può apparire complesso e snervante ma una volta appreso il suo funzionamento, sarà quasi un piacere utilizzare queste mosse che cercano di riprodurre la spettacolarità che i fan dell’anime già conoscono molto bene.

In A.O.T. Wings of Freedom, titolo che farà felici i fan dell’anime, non mancano però alcuni difetti, legati soprattuto ad alcuni particolari momenti di gameplay. Questi si riscontrano specialmente quando la scena è popolata da un vasto numero di Giganti: in queste occasioni la telecamera e l’inquadratura rivelano tutte le difficoltà di ultimo, rendendo difficile direzionare i propri attacchi e poter fare chiarezza sullo svolgimento dell’azione. Sarà quindi importante in questi casi, per non farsi sopraffare dalla confusione, utilizzare la giusta strategia cercando di concentrarsi sugli avversari di “taglia minore” per poi passare a quelli di “livello successivo”. Anche l’intelligenza artificiale del gioco mostra qualche lacuna con i titani che differiscono poco tra loro per attacchi e peculiarità e, con l’avanzare dell’avventura e con il consolidamento dei comandi di gioco, il livello di difficoltà di A.O.T. Wings of Freedom pare livellarsi verso il basso, con alcune missioni computabili con estrema, troppa, facilità. Una menzione finale, di merito, spetta al comparto audio: il doppiaggio originale, con le stesse voci che caratterizzano l’anime, è assolutamente di primo livello mentre resta un peccato la mancata localizzazione in lingua italiana coni sottotitoli presenti solamente in lingua inglese.

Commenti finali

A.O.T. Wings of Freedom è un titolo che farà felice tutti i gli amanti dell’anime grazie a un gameplay nel complesso gradevole anche se non manca qualche difetto, soprattutto nelle fasi più concitate e caratterizzate dalla presenza di molti personaggi sullo schermo. Chi non conosce la serie, anche se con qualche difficoltà, può comunque approcciarsi a A.O.T. Wings of Freedom per ottenere diverse ore di divertente gameplay.